Le stronzate di Pulcinella

Vincenzo Iaquinta:dalla nazionale al dimenticatoio ecco il perchè

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view post Posted on 27/1/2015, 18:52
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Pulcinella291 Forum

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Vincenzo Iaquinta (Crotone, 21 novembre 1979) è stato un eccellente attaccante , forte fisicamente e nel gioco aereo. Rapido sotto rete, abile nell'approfittare delle disattenzioni degli avversari e a sfruttare al meglio i palloni sporchi presenti in area di rigore , uno di quei giocatori duttili che potevano ricoprire tutte le zone d'attacco e che poteva anche fare reparto da solo,eppure è scomparso dalla scene gia' da qualche anno.
Possiamo dire che Iaquinta è passato dalla nazionale dove ha giocato 40 partite e segnato 6 reti al dimenticatoio.
Dopo di aver fatto la trafila nei campionati minori, esordisce in Serie A con L'Udinese il 1º ottobre 2000 in Udinese-Brescia (4-2), segnando il goal del momentaneo 2-0. Chiude la stagione con 14 presenze e 2 reti.
Esordisce in Champions League il 14 settembre 2005 in Udinese-Panathinaikos (3-0), siglando una tripletta. Dopo aver rifiutato il rinnovo del contratto, viene messo fuori rosa. Rientra in campo il 2 ottobre contro la Lazio, sbloccando il match su rigore.Chiude la stagione con 34 presenze e 17 reti, suo record di reti. Con i friulani ha disputato sette stagioni, ottenendo complessivamente 205 presenze e 70 reti.
Il 19 giugno 2007 passa alla Juventus per 11,3 milioni di euro, firmando un contratto quinquennale.
Esordisce in campionato il 25 agosto in Juventus-Livorno (5-1), realizzando una doppietta. Il 15 aprile 2008 si procura una distrazione di primo grado del bicipite femorale della coscia sinistra, chiudendo in anticipo la stagione. Al termine della stagione, si laurea capocannoniere della Coppa Italia, a pari merito con Cruz e Balotelli.

La stagione successiva mette a segno 12 reti in campionato, di cui dieci nel girone di ritorno, inclusa la doppietta messa a segno all'ultima giornata contro la Lazio, che consente alla squadra di terminare la stagione al secondo posto. Al termine della stagione rinnova il proprio contratto fino al 30 giugno 2013.
La stagione seguente va a segno all'esordio in campionato contro il Chievo, con un colpo di testa su assist di Diego, ripetendosi in Champions League contro il Bordeaux. Il 27 ottobre 2009 viene operato al menisco esterno del ginocchio sinistro,[23] rientrando in campo il 6 marzo 2010 in Fiorentina-Juventus (1-2), subentrando al 72' al posto di Trezeguet.[24] Torna al goal il 25 aprile contro il Bari (3-0), mettendo a segno una doppietta.Chiude la stagione con 18 presenze e 7 reti.

Il 19 settembre 2010 in Udinese-Juventus (0-4), dopo aver realizzato la quarta rete dei piemontesi, si rende protagonista di un'esultanza provocatoria verso i suoi ex tifosi, che secondo il giocatore, gli avevano offeso la madre il giocatore in seguito chiederà scusa alla società e alla città. Il 18 marzo 2011 viene sottoposto ad esami specifici che ne evidenziano una lesione ampia del muscolo retto femorale della coscia sinistra, che gli fa chiudere in anticipo la stagione ottenendo 23 presenze e 6 reti complessive.
Nell'annata 2011-2012 continuano i guai fisici e ai margini della rosa piemontese.
l 31 gennaio 2012 passa quindi in prestito al Cesena fino al termine della stagione. Esordisce in campionato il 9 febbraio in Lazio-Cesena (3-2), giocando titolare e andando a segno su calcio di rigore. Il 22 marzo 2012 riporta uno stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra, rimanendo fermo per un mese. Rientra in campo il 22 aprile contro il Palermo (2-2), subentrando al 22' della ripresa al posto di Vincenzo Rennella.Chiude la stagione, terminata con la retrocessione in Serie B, con sette presenze e una rete.

Successivamente al prestito con il Cesena torna alla Juventus dove tuttavia non gli viene assegnato un numero di maglia, non scende mai in campo e non viene mai neanche convocato. Il 22 luglio 2014 lascia il calcio giocato, con l'intenzione di dedicarsi alla carriera di allenatore.
A 35 anni, dopo un Mondiale vinto con l’Italia, 40 gol in 108 partite con la Juventus e una serie di infortuni diventati insopportabili, Iaquinta abbandona il calcio giocato. Eppure sul suo conto si era pure malignato.
E' lui stesso a riferirlo durante una intervista:"Ne ho sentite di tutti i colori. Tutte falsità dette da gente invidiosa. Su internet scrivevano addirittura che mi stessi disintossicando. Una cattiveria assurda e senza senso che qualcuno aveva tirato fuori già ai tempi di Udine. Pazzesco, io in quei periodi soffrivo da matto perché ero infortunato".
 
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