Le stronzate di Pulcinella

Curiosità, stranezze ed aneddoti sui calciatori di serie A

« Older   Newer »
  Share  
Pulcinella291
view post Posted on 1/2/2015, 11:52 by: Pulcinella291
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,075

Status:


Curiosita' su Gigi Riva


A Gigi Riva, unanimemente considerato uno dei migliori giocatori italiani di ogni epoca, sono legati alcuni aneddoti e curiosità.
Cominciamo col dire che con la Nazionale italiana di cui detiene il record di marcature con 35 gol (tutti in gare ufficiali).Oltre ad essere stato calciatore e capitano del Cagliari è stato, anche se per pochi mesi, pure il presidente della società.Una leggenda, un mito, uno dei calciatori più forti della storia italiana, il più grande marcatore della storia della Nazionale. In Sardegna è un dio, in Italia anche, nel mondo è ancora ricordato e conosciuto anche dai più giovani, nonostante si sia ritirato nel 1976. Gigi Riva appartiene a quel movimento di vecchi giocatori romantici che rappresentano un calcio ormai perduto, con i suoi comportamenti umili fuori dal campo, con la sua grinta mentre giocava, con la sua vita riservata e sportiva.
-
Gigi Riva fu ribatezzato da Gianni Brera, nel suo linguaggio immaginifico, “Rombo di Tuono”. I tifosi sardi lo chiamavano Giggirriva, mentre i compagni lo ribattezzarono Hud (il selvaggio), da un film con Paul Newman.
Spesso faceva gol straordinari.Nell’incontro decisivo contro il Bari fu in assoluto uno dei più spettacolari segnati dall’attaccante rossoblù: in tuffo, al volo, colpì di testa uno splendido cross dalla destra, battendo imparabilmente Spalazzi. Un gol simile lo realizzò in Nazionale, a Napoli, contro la Germania Est



Il pubblico dello Stadio Olimpico tributò dieci minuti di applausi a Riva, dopo una tripletta messa a segno contro il Galles.

Riva e gli altri scapoli della squadra alloggiavano in una pensione sociale in Via Sanna Randaccio. A tutte le ore giocavano con una pallina di carta e un magistrato, che abitava al piano inferiore, pensò addirittura di denunciarli.

Un codice non scritto voluto da Scopigno diceva: “Mai far marcare Riva in allenamento da Mario Martiradonna”. La Roccia, anche in allenamento, non tirava mai indietro la gamba…


Durante un allenamento, Riva con un tiro ruppe un braccio al raccattapalle Danilo Piroddi. Il giovane cagliaritano ricevette per risarcimento un autografo sul gesso, un pallone, l’ingresso allo stadio Olimpico e la dedica del gol del bomber alla Lazio.


Nella stagione 1966/1967 vinse il titolo di capocannoniere saltando le ultime 13 giornate per l’infortunio subito in Nazionale .

Nel giorno in cui compì 40 anni, andò al Sant’Elia, mise gli scarpini, mise l’allora portiere del Cagliari Minguzzi in porta, fece 10 gol su 10 tiri dal limite dell’area e commentò: “Che c’è da stupirsi, fossero stati 30 su 30 potevo anche capire, ma così è facile”. Aveva smesso di giocare da 8 anni.

E’ stato l’unico giocatore per il quale la Juventus ne ha offerti addirittura sette (tra cui i nazionali Cuccureddu, Gentile e Bettega) oltre a un miliardo nel 1973. Lui rispose sempre picche, voleva “restare in Sardegna”.

Rifiutò ogni convocazione con il Resto del Mondo dicendo: “non sono partite vere” nonostante ci giocassero Pelè, Beckenbauer, Bobby Charlton e molti altri -


IL PELE' BIANCO


th_852194226_1_122_532lo


Cosi' fu soprannominato Angelo Benedicto Sormani (Jaú, 3 luglio 1939) appena arrivo' in Italia ingaggiato dal Mantova. Aveva giocato con il Santos di Pelé, calciatore che ricopriva la sua medesima posizione, costringendolo quindi ad agire da ala destra.Arrivo' in Italia su segnalazione di un cugino del presidente Giuseppe Nuvolari, corrispondente di un quotidiano sportivo italiano, e l'allenatore Edmondo Fabbri, che lo vide in azione durante una tournée del Santos in Europa, si convinse della bontà del giocatore, dando il suo consenso all'acquisizione.Fu poi ceduto alla Roma per la cifra record di 500 milioni di lire, 250 in contanti cui si aggiunsero i cartellini dei calciatori Jonsson, Salvori e Schnellinger.In ragione delle sue origini italiane e grazie alla stima che nutriva verso di lui Fabbri, già suo allenatore al Mantova e entrato nel giro della squadra, Sormani venne convocato dalla Nazionale di calcio italiana per i Mondiali del 1962.

Maradona arrivo' a Napoli grazie all'on Vincenzo Scotti.


th_861393822_1_122_1126lo

Sull'arrivo di Maradona a Napoli se ne sono dette tante , l'intuito di Ferlaino, la caparbietà di Juliano ecc, ma da piu' parti si è detto che il merito fu tutto dell'on, Vincenzo Scotti.
Erano tempi democristiani e Corrado Ferlaino aveva bisogno di soldoni per arrivare al Pibe, e solo un politico poteva smuovere le banche. L’ex ardente sindacalista Vincenzo Scotti conta nella Dc, ne è il vicesegretario, e conta a Napoli . Corrado il furbacchione va a fare una capatina alla Festa dell’amicizia a Milano, meeting democristiano. E’ il 31 maggio. Scotti lo ascolta. Scotti è disponibile. Scotti dice: “Farò di tutto per assicurare Maradona al Napoli. Perché un giocatore così dovrebbe averlo soltanto l’Avvocato?”.
Campanilismo, orgoglio, pubblicità. Il sogno si muove. Scotti allerta le banche: il Banco di Roma, il Banco di Napoli, il Banco di Santo Spirito, il Monte dei Paschi di Siena e l'acquisto di Maradona fu effettuato.

Incredibile: Nicola Pozzi passa dal Parma al Chievo prestito con diritto di riscatto fissato alla cifra irrisoria di 1.000 euro.

th_957649316_1_122_80lo


Eppure Nicola Pozzi (Rimini, 30 giugno 1986)è stato sempre un attaccante dotato di una buona tecnica, velicita', tiro e colpo di testa, doti che gli hanno sempre permesso , infortuni permettendo di segnare numerose reti, ieri 2 febbraio 2015 è passato dal Parma al Chievo in prestito con diritto di riscatto per soli 1000 euro. Una ulteriore beffa per i tifosi del Parma che sta smobilitando o una vergogna per il pur bravo calciatore?

c ontinua

Edited by Pulcinella291 - 3/2/2015, 11:21
 
Web  Top
14 replies since 26/1/2015, 10:41   18167 views
  Share