Le stronzate di Pulcinella

Curiosità, stranezze ed aneddoti sui calciatori di serie A

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Pulcinella291
view post Posted on 5/2/2015, 14:20 by: Pulcinella291
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il bomber dagli occhi spiritati

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Chiaramente stiamo parlando di Toto' Schillaci che pure partendo come riserva di Andrea Carnevale diventò ben presto cannoniere indiscusso della spedizione azzurra ai mondiali del 90 , vincendo il titolo di miglior goleador del torneo con 6 reti e venendo eletto miglior calciatore del torneo.
Le sue reti e la sua combattività leonina lo ergeranno a simbolo di una competizione che nel nostro Paese è diventata storia, con le indimenticabili emozioni legate ad un Mondiale giocato in casa, accomunate dalle note dell’ormai leggendaria “Un’estate italiana”, inno di quella edizione del torneo iridato, cantato dal duo Nannini-Bennato. Con la maglia della Nazionale giocherà relativamente poco, solo 16 partite con 7 gol, 6 dei quali, come detto, realizzati a Italia ’90.
Durante un intervista dira':"Da noi, per emergere, devi avere la fortuna che qualcuno venga a scovarti. Non ci sono scuole calcio, i club investono poco nel settore giovanile. Ho conosciuto tanti ragazzi che potenzialmente sarebbero stati dei talenti e che si sono scoraggiati. Io ce l'ho fatta perchè ho avuto il coraggio, magari l'incoscienza, di puntare tutto sul calcio: dopo un anno e mezzo che aggiustavo le gomme, e dopo, sfinito, mi andavo ad allenare, ho deciso che dovevo scegliere. E ho scelto il calcio, dandomi una scadenza. Se non avessi sfondato mi sarei rimesso a bottega"-

Il peso di essere figlio di un grande calciatore


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Sandro Mazzola ha oramai 70 anni suonati , ne sono passati 50 dai giorni in cui si è conquistato un posto da titolare nell'Inter. Era il 4 novembre 1962, Inter-Venezia 2-0.
Quelli che non tutti sanno che Sandrino, cosi' era chiamato il figlio del grande Valentino, aveva quasi deciso di smettere col calcio e darsi al basket.Per fortuna il fratello Ferruccio intervenne: ma dove vuoi andare? Noi siamo fatti per giocare con i piedi, quelli invece lo fanno con le mani... È stata la svolta della sua vita.
A chi glia ha chiesto del suo primo contratto da professionsta ha detto:"Indimenticabile. Il presidente Moratti era venuto a Bologna a vedere una partita del campionato riserve. Io avevo fatto un grande gol e lui mi aveva imposto a Herrera. Guadagnavo 40.000 lire al mese e in casa di soldi ce n'erano pochi, nonostante i sacrifici del mio patrigno, una persona eccezionale e di mia mamma. Dopo le prime partite da titolare mi chiamò la segretaria del presidente per il contratto. Moratti sapeva tutto di me e alla fine mi disse: tredici milioni di ingaggio vanno bene? Stavo per svenire. Mi dette anche sette milioni di conguaglio per il pregresso. A casa, mia mamma mi disse: te capì mal, te se sunà come una campana"


continua
 
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