Forse di Rodrigo Ghiandi, nato a Castellammare di Stabia nel 1951, non si ricorda piu' nessuno, ma io me lo ricordo bene, anzi benissimo, poichè da giovanissimo ci ho anche giocato contro, io nell'Enal Gragnano e lui prima negli aquilotti di santa Maria la carità e poi nel Rovigliano.
Le sue doti calcistiche si intravedevano fin da allora, alto , biondo , era un piacere vederlo giocare li' a centrocampo.
Si accorsero di lui gli osservatori della Fiorentina e in poco tempo riviste fiorentine, o addirittura famose testate giornalistiche nazionali parlano di lui, all'epoca diciannovenne, come una promessa del vivaio della Fiorentina con grande futuro davanti a sé.
Dopo tante presenza nelle nazionali giovanili , nella stagione 1970- '71, Pesaola lo fece debuttare contro l'Inter a San Siro, doveva marcare Bertini il mediano titolare della nazionale.Era il 40' del primo tempo Ghiandi venne espulso senza motivo dall'arbitro Sbardella per un fallo non commesso, il fallo fu commesso da Giancarlo Galdiolo.
Dopo la squalifica scese di nuovo in campo contro la Juve e la viola perse 2 a 1 .
Pesaola venne esonerato e a Firenze arrivò Oronzo Pugliese che non lo fece piu' giocare.
Parti' militare e gioco in C col Sorrento, poi con il Viareggio, poi con le maglie di Empoli, Rondinella e Pontedera, fino a 27 anni, quando ho smesso di giocare da professionista proseguendo come dilettante.
Dopo aver chiuso col calcio professionistico, ha conseguito il diploma di geometra ed ora è il rappresentante per una casa editrice.
Un vero peccato, ma questa è una delle tante storie di giovani che si sono persi per strada non per loro colpe specifiche, ma per epidosi fortuiti.
