Quando Genova era una vera fortezza! Le “Fronti Basse”
In questa foto dell’archivio del Comune di Genova, anno 1880, possiamo ancora vedere le tanto chiacchierate Fronti Basse, sparite proprio 8 anni dopo questo scatto. Dove ci troviamo di preciso? Potremmo dire, per capirci, alla fermata di Cadorna. Tra piazza della Vittoria e i giardini di Brignole, più o meno in linea con l’attuale ingresso di Via XX Settembre, ai tempi chiamata Via Giulia. Perché “più o meno”? Perché Via Giulia aveva un tracciato un po’ differente.
Se notate, l'edificio quasi in primo piano nella foto storica lo ritrovate incastonato fra i palazzi nella foto attuale. Quella è Porta Pila.
Possiamo affermare che Genova prima fosse una sorta di gigantesca “Lucca” dei giorni d’oggi, interamente fortificata in stile medioevale?
SNI. O meglio… al confronto con le fortificazioni Genovesi, quelle di Lucca sono la versione giocattolo che regalaresti a tuo figlio per farlo giocare con i soldatini in cameretta.
Il sistema di cinta muraria Genovese?
A partire dal periodo del Barbarossa in particolare, le difese della Superba sono state il fiore all’occhiello della Repubblica. Una città interamente fortificata, dai Forti al Porto. Espugnare la città non era affatto semplice. Le Fronti Basse? Ne rappresentarono il periodo di massima estensione.
Possiamo, grosso modo, immaginare una linea difensiva che dall’attuale Porto Antico, saliva per Corso Aurelio Saffi, si espandeva passando per le Fronti Basse, saliva su sin al Forte Sperone e ri-scendeva fino alla Lanterna sfruttando principalmente “la cresta”, sopra Lagaccio, Mura degli Angeli per giungere dinnanzi alla Lanterna. Non a caso, nella zona del Righi, il parco si chiama “delle Mura”! “Coincidenze?IoNonCredo” cit.
Le Fronti Basse, dunque, partivano circa dove oggi troviamo la rampa d’accesso alla Sopraelevata e termivano nella zona di Corso Monte Grappa. Un’autentica “diga” divisoria tra l’attuale Foce ed il Centro, che costeggiava il percorso del Bisagno.
E, infatti, come si chiama la zona proprio antistante la foto vista all’inizio dell’articolo? Borgo PILA. “Coincidenze?IoNonCredo” cit.
La cosa incredibile, per riassumere questo angolo della Superba, sono le foto. Quasi si stentano a riconoscere i luoghi talmente è il loro cambiamento.
L’origine delle Fronti Basse?1632, come rafforzamento delle “mura nuove” che furono costruite sul terreno pianeggiante affacciato sul Bisagno. Questa cinta, definita “nuova”, strategicamente fu da subito molto criticata e venne scelto di “armarle” ulteriormente con, appunto, le Fronti Basse. Circa una decina di bastioni gigantesci andavano quindi ad aumentare la profondità, la robustezza e il tatticismo del sistema difensivo.
Da dove si entrava a Zena, provenendo da Levante?
Si avevano due accessi. Porta Pila, di cui abbiamo già parlato e… Porta Romana, di cui ormai possiamo solo vedere alcune (rare) foto.
Di Porta Romana, purtroppo, se ne sono perse le tracce e, presumibilmente, venne demolita proprio con l’abbattimento delle Fronti tra il 1888 e il 1892. Perchè il nome “Romana”? La sua denominazione deriva dalla strada romana che, provenendo da vico Dritto Ponticello (attuale zona piazza Dante) e via San Vincenzo, usciva dalla porta in questione e si dirigeva verso Borgo Incrociati.
Non ci sono conferme certe, ma pare fosse in pietra rossa di Finale ed ospitasse, sopra di essa, il Corpo di Guardia.
E che fine hanno fatto le Fronti Basse?
C’è piuttosto da chiedersi il “perché” fu distrutto tutto il complesso.
Semplice: non servivano più e Genova correva verso un’espansione inarrestabile che, a tappe, distrusse parecchi edifici-
Qui negli anni 80 circa, quando vennero ritrovate le fondamenta delle Fronti Basse costruendo i parcheggi sotterranei di Piazza della Vittoria
Certo, sarebbe servita molta lungimiranza e anche una discreta dose di fortuna nelle scelte delle amministrazioni locali, ma provate a immaginare che valore turistico darebbero in più oggi? Renderebbero Genova una città arroccata sul mare attraverso una doppia cinta muraria secolare.
FONTE:
ilmugugnogenovese.it