Mi permetto di aggiungere
LA MALEDETTA DELLE MALEDETTE cioè la
PORSCHE spider 550 di James Dean, soprannominata da lui "Little bastard"
host imageurl immagineTutti conosciamo James Dean e la sua fama di giovane ribelle, fama guadagnata soprattutto per avere interpretato il protagonista di “Gioventù bruciata”, nel 1955. Dopo le riprese del film l’attore morì in un incidente con la sua auto che lui aveva ribattezzato “Little Bastard”, piccola bastarda. Questo episodio lo consacrò definitivamente a leggenda del cinema.
Il 23 settembre 1955, James Dean incontrò l’attore Alec Guinness fuori da un ristorante e questi gli disse: “Quest’auto ha un’aria sinistra. Se la guiderai, ci morirai entro una settimana”. Sette giorni dopo, il cofano della Little Bastard con il suo numero 130 fu l’ultima cosa che James Dean vide.
Quello che forse non tutti sanno è che la sua auto non causò solo la morte di James Dean, ma anche quella di molte altre persone.
I fatti
Il 30 settembre 1955 l’attore si stava recando in California con la sua Spyder 550 per partecipare ad una corsa automobilistica, ma a un certo punto un’auto con a bordo Donald Turnupseed gli tagliò la strada, scontrandosi con l’auto di Dean e uccidendo l’attore sul colpo.
Ma questo non fu l’unico incidente in cui fu coinvolta la piccola bastarda, ecco quali furono gli altri.
Dopo l’incidente, la carcassa della Spyder fu acquistata da George Barris, lo stesso meccanico che aveva fatto alla piccola bastarda le modifiche richieste da James Dean, come cambiarne la copertura del sedile e dipingere il numero 130 sulle porte, il baule e il cofano.
Mentre veniva trasportata uno dei sostegni cedette e la carcassa finì sulla gamba di un meccanico, spezzandola.
Successivamente le varie parti della carcassa furono vendute, mentre il telaio e la carrozzeria rimasero nel garage di Barris.
Il motore venne acquistato da un medico a cui piaceva partecipare a delle corse di auto. Durante una di queste fece un incidente, ferendosi e uccidendo un giudice di gara.
Gli pneumatici furono acquistati da un altro amante delle corse che in un incidente finì fuori strada e si ruppe una mano. Anche chi comprò i semiassi posteriori e li montò sulla propria auto si aggiunse alle vittime, infatti rimase paralizzato dalla vita in giù dopo un incidente.
Anche la carrozzeria fece una vittima, un ragazzo che era entrato nel garage per rubarla si tagliò con un pezzo di lamiera della piccola bastarda e a causa dell’infezione provocata dovettero amputargli il braccio.
La sparizione
Successivamente il telaio e la carrozzeria cominciarono a essere esposti al pubblico con una targa che metteva in guardia sulla velocità alla guida e per 50 centesimi ci si poteva sedere dentro.
Durante la seconda tappa di questa iniziativa, il camion che trasportava l’auto maledetta venne tamponato, l’auto uscì fuori e andò a colpire un’altra vettura, uccidendone il conducente.
In un’altra occasione, il freno del camion che trasportava Little Bastard si ruppe e il camion finì per scontrarsi con la vetrina di un negozio.
Nella tappa di New Orleans i sostegni dove era poggiata l’auto cedettero e Little Bastard si ruppe in 11 pezzi. Si decise di mandarli con un treno a Los Angeles, ma una volta arrivato l’auto era sparita.
Barris, che era sempre il proprietario, decise di dare un milione di dollari a chi l’avesse ritrovata, e assunse persino investigatori privati, ma della piccola bastarda non si seppe mai più nulla.
Oggi, il museo Volo in Illinois ha offerto una ricompensa di 1 milione di dollari a chiunque sia in grado di farla ritrovare ed una persona si è fatta avanti. Dice che quel che resta della Porsche 550 Spyder di James Dean si trova nascosto dentro un muro di un edificio. Incassato il milione, rivelerà edificio e muro. E l’ultima auto di James Dean tornerà alla luce.
by emationhosting immaginifree image hostingNon nascondo che è stato il mio mito.
È morto il 30 settembre 1955 correndo a tutta velocità con la sua Porsche. Aveva solo 24 anni e tre grandi film - La valle dell'Eden, Gioventù bruciata e Il gigante - che l'hanno fatto diventare un'icona.
Non so quanti di voi li hanno visti, eppure grazie a quei ruoli di ragazzo sensibile e maledetto è diventato il rappresentante della gioventù tormentata, di quella che vuole cambiare il mondo, un'immagine che travalica il tempo.
Un'immagine che resiste negli anni.
Forse è questo il segreto della sua immortalità. E della sua modernità.
Sarà per questo che abbiamo nostalgia dei divi di una volta.
Sarà per questo che resistono nel tempo.