Le stronzate di Pulcinella

Le auto maledette che hanno fatto storia

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view post Posted on 1/2/2017, 00:21
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Audi RS4

Protagoniste involontarie di fatti di cronaca, di omicidi che hanno segnato la memoria collettiva ed episodi talmente significativi da cambiare il corso della storia. Un viaggio fotografico attraverso la storia delle auto divenute veri e propri simboli iconici.
Iniziamo la nostra rassegna con i recenti fatti di cronaca. E' di inizio febbraio 2016 la notizia del ritrovamento dell'Audi gialla al centro di un imponente caccia da parte delle forze dell'ordine. Abbandonata e bruciata nella campagna trevigiana, la potente autovettura è stata utilizzata da tre banditi che si sono resi protagonisti di rocambolesche fughe a folli velocità.




Alfa Romeo Giulietta Spider 1300

Nell'immagine una Giulietta Spider simile a quella appartenuta a Lorenzo Bozano, "il biondino della spider rossa" condannato per l'omicidio di Milena Sutter nel 1971. L'auto fu venduta nel 1988 a un'asta per sole 45 mila lire.



Fiat Uno

Tristemente note le immagini degli atti criminosi della banda della Uno bianca. Attiva tra il 1987 e il 1994, l'organizzazione provocò la morte di 24 persone e il ferimento di altre 102. Il nome della banda fa riferimento all'auto Fiat Uno, veicolo utilizzato per alcune delle loro azioni; una vettura piuttosto facile da rubare e di difficile identificazione data la sua estrema diffusione a quei tempi
.



Fiat Croma

La Fiat Croma sulla quale viaggiava il giudice Falcone durante la strage di Capaci del maggio 1992 è attualmente conservata in una teca di cristallo nei cortili della Scuola di polizia penitenziaria a Roma




Autobianchi "A112 Elegant"

La sera del 3 settembre 1982 trenta pallottole di AK-47 posero fine alla vita del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa e della moglie Emanuele Setti Carraro. I due, scortati da un'Alfetta, si stavano dirigendo in un ristornate a Mondello, elegante lido palermitano, sulla loro A112 beige. Oggi l'auto della strage di via Carini si trova in mostra a Voghera al Museo Storico "G.Beccari"




Ferrari 250 GTE

Diventata leggenda la Ferrari nera di Armando Spatafora, il maresciallo romano che legò il suo nome e quello della sua vettura a inseguimenti e sparatorie da film. L'auto oggi è esposta nel museo storico della Polizia di Stato.




Ford Fiesta

E' trascorso oltre un quarto di secolo dall'omicidio del giudice Rosario Livatino, ucciso in un agguato mafioso la mattina del 21 settembre 1990. Al momento dell'agguato Livatino stava percorrendo la strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta con la sua Ford Fiesta amaranto, diretto in Tribunale.




Renault R4 TL

Una delle immagini più evocative della nostra storia recente: il ritrovamento del corpo senza vita dello statista Aldo Moro nel maggio 1978. Dal giorno del ritrovamento in via Caetani, la Renault R4 rossa sarà protagonista della cronaca e della letteratura degli anni seguenti. Rubata al proprietario Filippo Bartoli dalle Brigate Rosse, fu poi tenuta in un deposito fino al dissequestro e successivamente restituita al legittimo proprietario. Poco prima di morire, il giorno di Natale del 2013, Bartoli dispose la restituzione della R4 all'Autorità Giudiziaria. Oggi si trova in deposito e in futuro dovrebbe essere trasferita al Museo della Polizia di Stato



Lincoln Continental Convertible "X-100"

E' il 22 novembre 1963 quando il corteo presidenziale rallenta in prossimità di Elm Street, nel centro di Dallas. Sulla limousine cabriolet, insieme a John Fitzgerald Kennedy, ci sono la moglie Jacqueline e il governatore del Texas. All'improvviso tre colpi di fucile esplodono in direzione della vettura. Il presidente Kennedy è gravemente ferito e ogni tentativo di rianimarlo è vano. Oggi la Lincoln Continental X-100 è conservata al Museo Henry Ford a Dearborn, Michigan

 
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view post Posted on 1/2/2017, 10:55
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Mi permetto di aggiungere LA MALEDETTA DELLE MALEDETTE cioè la PORSCHE spider 550 di James Dean, soprannominata da lui "Little bastard"




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Tutti conosciamo James Dean e la sua fama di giovane ribelle, fama guadagnata soprattutto per avere interpretato il protagonista di “Gioventù bruciata”, nel 1955. Dopo le riprese del film l’attore morì in un incidente con la sua auto che lui aveva ribattezzato “Little Bastard”, piccola bastarda. Questo episodio lo consacrò definitivamente a leggenda del cinema.
Il 23 settembre 1955, James Dean incontrò l’attore Alec Guinness fuori da un ristorante e questi gli disse: “Quest’auto ha un’aria sinistra. Se la guiderai, ci morirai entro una settimana”. Sette giorni dopo, il cofano della Little Bastard con il suo numero 130 fu l’ultima cosa che James Dean vide.

Quello che forse non tutti sanno è che la sua auto non causò solo la morte di James Dean, ma anche quella di molte altre persone.

I fatti

Il 30 settembre 1955 l’attore si stava recando in California con la sua Spyder 550 per partecipare ad una corsa automobilistica, ma a un certo punto un’auto con a bordo Donald Turnupseed gli tagliò la strada, scontrandosi con l’auto di Dean e uccidendo l’attore sul colpo.
Ma questo non fu l’unico incidente in cui fu coinvolta la piccola bastarda, ecco quali furono gli altri.

Dopo l’incidente, la carcassa della Spyder fu acquistata da George Barris, lo stesso meccanico che aveva fatto alla piccola bastarda le modifiche richieste da James Dean, come cambiarne la copertura del sedile e dipingere il numero 130 sulle porte, il baule e il cofano.
Mentre veniva trasportata uno dei sostegni cedette e la carcassa finì sulla gamba di un meccanico, spezzandola.
Successivamente le varie parti della carcassa furono vendute, mentre il telaio e la carrozzeria rimasero nel garage di Barris.
Il motore venne acquistato da un medico a cui piaceva partecipare a delle corse di auto. Durante una di queste fece un incidente, ferendosi e uccidendo un giudice di gara.

Gli pneumatici furono acquistati da un altro amante delle corse che in un incidente finì fuori strada e si ruppe una mano. Anche chi comprò i semiassi posteriori e li montò sulla propria auto si aggiunse alle vittime, infatti rimase paralizzato dalla vita in giù dopo un incidente.

Anche la carrozzeria fece una vittima, un ragazzo che era entrato nel garage per rubarla si tagliò con un pezzo di lamiera della piccola bastarda e a causa dell’infezione provocata dovettero amputargli il braccio.

La sparizione
Successivamente il telaio e la carrozzeria cominciarono a essere esposti al pubblico con una targa che metteva in guardia sulla velocità alla guida e per 50 centesimi ci si poteva sedere dentro.

Durante la seconda tappa di questa iniziativa, il camion che trasportava l’auto maledetta venne tamponato, l’auto uscì fuori e andò a colpire un’altra vettura, uccidendone il conducente.
In un’altra occasione, il freno del camion che trasportava Little Bastard si ruppe e il camion finì per scontrarsi con la vetrina di un negozio.

Nella tappa di New Orleans i sostegni dove era poggiata l’auto cedettero e Little Bastard si ruppe in 11 pezzi. Si decise di mandarli con un treno a Los Angeles, ma una volta arrivato l’auto era sparita.

Barris, che era sempre il proprietario, decise di dare un milione di dollari a chi l’avesse ritrovata, e assunse persino investigatori privati, ma della piccola bastarda non si seppe mai più nulla.

Oggi, il museo Volo in Illinois ha offerto una ricompensa di 1 milione di dollari a chiunque sia in grado di farla ritrovare ed una persona si è fatta avanti. Dice che quel che resta della Porsche 550 Spyder di James Dean si trova nascosto dentro un muro di un edificio. Incassato il milione, rivelerà edificio e muro. E l’ultima auto di James Dean tornerà alla luce.
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Non nascondo che è stato il mio mito.
È morto il 30 settembre 1955 correndo a tutta velocità con la sua Porsche. Aveva solo 24 anni e tre grandi film - La valle dell'Eden, Gioventù bruciata e Il gigante - che l'hanno fatto diventare un'icona.
Non so quanti di voi li hanno visti, eppure grazie a quei ruoli di ragazzo sensibile e maledetto è diventato il rappresentante della gioventù tormentata, di quella che vuole cambiare il mondo, un'immagine che travalica il tempo.
Un'immagine che resiste negli anni.
Forse è questo il segreto della sua immortalità. E della sua modernità.
Sarà per questo che abbiamo nostalgia dei divi di una volta.
Sarà per questo che resistono nel tempo.
 
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view post Posted on 1/2/2017, 11:08
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Mauro , mancano le foto.
 
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view post Posted on 1/2/2017, 12:23
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scusa, prima mancavano, ora le vedo.
 
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view post Posted on 1/2/2017, 18:07
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Non so se è ancora esposta al PAN in via dei Mille a Napoli, ma questa è la Citroen Megari di Giancarlo Siani... Nella foto si vede Roberto Saviano alla guida, altra sua mossa pubblicitaria....perchè dalla morte del giornalista precario (è bene ricordarlo) Saviano ne ha tratto tanti benefici economici indiretti...

Quest'auto ha il diritto di essere collocata in questo thread!
 
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4 replies since 1/2/2017, 00:21   577 views
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