| Faenza 12/4/2022
Aspettative
Non si fa a tempo ad esprimere una buona intenzione che immediatamente la smentiamo. Del resto sappiamo di cosa è lastricata la via per l’inferno. Mi creo le aspettative per poterne rimanere deluso. Mi spingo ad un atto caritatevole, faccio un’elemosina per …
E sì, mi è capitato proprio questo non appena ho smesso di mettermi sull’avviso di fronte alle aspettative. Passo, la vedo, lì, seduta a terra, lo sguardo assente, ha un cagnolino accucciato vicino. Parte la mia costruzione, potrebbe essere una nostra figlia, una giovane donna che ha intrapreso un cammino chi sa quando e per arrivare chi sa dove, una di quelle che per strada ha perso le idee, quelle idee che le potrebbero dare una spiegazione del tragitto fatto. Quel vuoto mi commuove, l’assenza di espressione un po’ mi spaventa, voglio dare una smossa, con la scusa dell’elemosina voglio avvicinarla, dirle qualcosa, farla tornare, lei che se n’è andata. Che programma utopico … Mi avvicino ed insieme al piccolo obolo le do un rametto di olivo, le auguro la pace. Lei a stento mi ringrazia e subito, conscia della mia buona predisposizione, parte con altre richieste. È una professionista dell’elemosina. Sono stato truffato. Sono andato ad acquistare un’emozione ed in cambio del prezzo pagato ho ricevuto una patacca. Bravo ferlocco, al prezzo di un capo di poliestere ne avresti voluto uno di cashemere. Ecco l’aspettativa delusa, la mia creazione mentale predisposta ad una determinata risposta, la nostra abitudine a comprare ciò che ci occorre pagando e cercando di tirare sul prezzo. Se proprio sento questo bisogno di comunicare, di avvicinare, di venire incontro, mi dico, ma non posso farlo scevro da aspettative fittizie? Libero da fantasiose impalcature, spinto solo da un bisogno che incomincia con me e con me deve finire? Bene, ci sono ricaduto, ma preferisco ricaderci ancora piuttosto che inaridirmi in una preoccupata chiusura di fronte a probabili futuri inciampi. Un abbraccio a tutti. Giovanni
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