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| Non voglio nella maniera piu' assoluta atteggiarmi a costituzionalista, ma mi sembra doveroso solo accennare all'art 5 e quale fosse l’intenzione dei Costituenti quando lo scrissero. Per questi, l’unità della Repubblica rappresentava il confine invalicabile di ogni decentramento di poteri e di competenze regionali. In altre parole nelle loro intenzioni, si poteva attuare un decentramento amministrativo, purché venisse salvaguardata l’unità politica e amministrativa del nostro Paese. Detto cio', lasciando al lettore ogni valutazione, ci limitiamo ad enunciare cosa potrebbe accadere in Italia se disegno di legge Calderoli fosse adottato.
Cominciamo con l'istruzione. Ogni Regione potrà determinare i programmi di formazione per cui si prospetta un panorama dell’istruzione pubblica molto frammentato e non unitario, con il rischio di una più profonda divisione tra i cittadini italiani, relativa alla qualità dell’istruzione impartita. Tutto questo in barba all'art l’art. 33 della Costituzione he cosi' recita: «La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi». Solo la Repubblica può dunque stabilire cosa si deve studiare e come.
I LEP (livelli essenziali delle prestazioni) In altre parole sono servizi minimi che lo Stato deve garantire in ogni parte del suo territorio su settori fondamentali (scuola, trasporti, sanità, per esempio). La definizione dei LEP, e il loro finanziamento tramite risorse statali, serve a prevenire il rischio che l’autonomia cristallizzi o persino aumenti le divergenze territoriali tra le regioni più ricche, principalmente quelle del Nord, e quelle più povere del Sud, insomma si corre il rischio di spaccare il paese e di danneggiare il Sud, non a caso anche Banca d’Italia esprime perplessità sull’effettiva convenienza di questo disegno di legge sull’autonomia differenziata per l’intero paese. Per quanto mi riguarda, non riesco minimamente a pensare ad un paese con un sistema scolastico diverso regione per regione o c on una sanità frammentata, dove in alcune regioni il diritto alla salute potrebbe essere neanche garantito. Ne' posso immaginare un paese in cui molte regioni, prevalentemente quelle del Sud non avrebbero le risorse sufficienti per per finanziare, quindi per rendersi autonome, diverse funzioni aggiuntive previste dalla riforma. Se poi ci aggiungiamo che questa riforma soddisfi la Lega di Salvini, che avrà finalmente raggiunto il suo obiettivo di secessione e di federalismo fiscale, la cosa mi fa ancor piu' rabbia!
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