Buongiorno a tutti. Richiesto di un parere dal caro Pulcinella provo a dire la mia, non senza imbarazzo per la delicatezza del tema e per i toni di alcuni interventi. Se assumiamo che quella dell'attrice Milano era una provocazione per portare all'attenzione di tutti il tema dell'aborto, con le recenti restrizioni in alcuni stati americani allora è dell'aborto che dobbiamo parlare, ovviamente. Qui, come sempre, si scontrano pensiero religioso e pensiero laico, ma anche pensiero di chi si dichiara sempre e comunque a favore della "vita", anche se solo di poche settimane(purché ci sia un cuoricino che batte) e pensiero di chi vuol sentirsi libero (libera) di decidere in prima persona se portare avanti o no una gravidanza indesiderata. Il discorso, impiantato su alternative così secche( senza se e senza ma da tutte e due le parti) è, secondo me, astratto, rigido e poco concludente. Nello scendere almeno un po' in dettaglio dobbiamo affrontare per prima cosa il tema degli aborti conseguenti a stupro o ad atti incestuosi. Qui, francamente, mi sembra assurdo sostenere la non liceità dell'aborto. I due atti, stupro e incesto, sono così gravidi di conseguenze sul piano psichico ed esistenziale, che non si dovrebbe minimamente mettere in discussione l'eventuale rifiuto a far nascere una persona che, con il suo stesso essere perpetuerebbe la sofferenza della mamma e sentirebbe riflessa su se stesso tutta(tutta) la problematica. Naturalmente con qualche eccezione,che, anch'essa, va rispettata. Il tema dell'aborto in generale non può non tenere conto di alcuni aspetti di base , anche storici. In ogni epoca,in ogni parte del mondo le donne hanno sempre abortito( qui parliamo di aborto volontario, non di quello imposto)e sempre lo faranno. Le leggi che consentono l'aborto intendono mettere le donne al sicuro da quelle pratiche improvvisate, pericolose, delinquenziali, di gente senza scrupoli( compresi alcuni medici), che per un facile guadagno non esitano a mettere a rischio la salute della donna. L'aborto non è una cosa che la donna faccia a cuor leggero , mai. Anche quelle più convinte attraversano momenti di angoscia anche profonda, si interrogano mille volte prima e, non raramente, ne pagano le conseguenze dopo sul piano psichico. Dite che avrebbero dovuto pensarci prima, magari mettendo in atto pratiche contraccettive? Ma certo che è così. Una buona legge sull'aborto non può prescindere da un'educazione esaustiva su come fare sesso senza incorrere in gravidanze indesiderate. I consultori esistono anche per questo. L'aborto deve essere scoraggiato in tutti i modi.PRIMA.Quando però la gravidanza sia in atto bisogna RISPETTARE il pensiero della donna. Ripeto che abortire non è semplice per nessuna, l'aborto costa comunque a tutte. Lo dico per esperienza di medico e di psichiatra-psicoterapeuta, avendo avuto a che fare con moltissime donne con quel problema. Una donna che voglia abortire viene visitata consigliata anche a partorire ed affidare il proprio figlio in adozione, eventualmente mantenendo l'anonimato. La legge prevede tutto ciò che possa fare bene a donna e nascituro. Ma prevede anche il diritto ad interrompere la gravidanza. Ci rendiamo conto di quanto sia complesso e delicato l'argomento?Pretendiamo di esaurirlo in poche righe? Rendiamoci conto di quanta sofferenza ci sia prima, durante e dopo un atto del genere. Sofferenza che un maschio può solo immaginare e mai avvicinare abbastanza. Facciamo tutto il possibile per aiutare la donna ad evitare l'aborto, anche con consulenze psicologiche, con corsi di educazione ad una sessualità consapevole e quanto più matura possibile. Dopodiché lasciamole libere di decidere. Tenendo conto di una cosa tanto ovvia quanto trascurata: chi non vorrà abortire non sarà mai obbligato a farlo. Ma chi non vuole l'aborto non deve intromettersi. Io non chiederò mai a te di fare una cosa che non vuoi fare, tu non chiedere mai a me di fare una cosa che non voglio fare. A chi voglia, comprensibilmente, obiettare che in questo modo non si pensa al nascituro rispondo che per lui/lei una gravidanza non desiderata potrebbe determinare una vita insopportabile per madre e figlio. P.S.: Pochi lo sanno, non tutti hanno il coraggio di riconoscerlo, ma da quando esistono le leggi in materia gli aborti sono diminuiti.
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