Le stronzate di Pulcinella

Posts written by Winilio

view post Posted: 31/5/2019, 12:22 L'infinito di Leopardi non perde vigore e dolcezza in napoletano - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
L’infinito di Leopardi compie 200 anni, eccola riscritta in Napoletano .

L’aggio tenuto sempe dint’ ’o core
stu pizzo ’e muntagnella sulitaria
e st’arravuoglio ’e frasche ch’è nu muro
ca m’annasconne addó fernesce ’o mare.
Ma si m’assetto e guardo i’ me figuro
’na luntananza ca nun tene fine,
’nu silenzio ca mai nisciuno ha ’ntiso,
’na pace ’e Dio ca manco mparaviso.
Troppo pe’ n’ommo, quase fa paura.
E quanno ventulea mmiez’ a ’sti fronne
chillu silenzio ca me dà ’o scapizzo
cu ’sta voce d’ ’o viento se cunfronna
e me veneno a mente ’e ccose eterne
’nzieme cu chelle ca se so’ perdute
e penzo ’e tiempe ’e mo e ne sento ll’eco.
Cu ’o penziero me sperdo int’ ’o sprufunno
e doce doce me ne vaco ’nfunno..
view post Posted: 23/5/2019, 12:06 negli Usa sciopero del sesso, ne vogliamo parlare? - DISCUTIAMONE ASSIEME
Sono pienamente d'accordo con Fan000, anche per quanto riguarda la promozione della contraccezione maschile, così come sulla necessità, vorrei dire dovere istituzionale, che la scuola, do ogni ordine e grado, si faccia carico dell'educazione sessuale.
È vero anche che la posizione di obiettore, per alcuni ginecologi, sia "pelosa", assunta per compiacere settori utili per far carriera( a buon intenditor...), salvo poi dimenticarsene nel chiuso di uno studio.
view post Posted: 23/5/2019, 11:23 negli Usa sciopero del sesso, ne vogliamo parlare? - DISCUTIAMONE ASSIEME
Caro Lucio,
ti consiglio invece di leggere tutto, sennò il pensiero è monco.
Non capisco cosa entri la considerazione finale con quello che ho scritto.
Un caro saluto.
view post Posted: 23/5/2019, 11:06 negli Usa sciopero del sesso, ne vogliamo parlare? - DISCUTIAMONE ASSIEME
Buongiorno a tutti.
Richiesto di un parere dal caro Pulcinella provo a dire la mia, non senza imbarazzo per la delicatezza del tema e per i toni di alcuni interventi.
Se assumiamo che quella dell'attrice Milano era una provocazione per portare all'attenzione di tutti il tema dell'aborto, con le recenti restrizioni in alcuni stati americani allora è dell'aborto che dobbiamo parlare, ovviamente.
Qui, come sempre, si scontrano pensiero religioso e pensiero laico, ma anche pensiero di chi si dichiara sempre e comunque a favore della "vita", anche se solo di poche settimane(purché ci sia un cuoricino che batte) e pensiero di chi vuol sentirsi libero (libera) di decidere in prima persona se portare avanti o no una gravidanza indesiderata.
Il discorso, impiantato su alternative così secche( senza se e senza ma da tutte e due le parti) è, secondo me, astratto, rigido e poco concludente.
Nello scendere almeno un po' in dettaglio dobbiamo affrontare per prima cosa il tema degli aborti conseguenti a stupro o ad atti incestuosi. Qui, francamente, mi sembra assurdo sostenere la non liceità dell'aborto. I due atti, stupro e incesto, sono così gravidi di conseguenze sul piano psichico ed esistenziale, che non si dovrebbe minimamente mettere in discussione l'eventuale rifiuto a far nascere una persona che, con il suo stesso essere perpetuerebbe la sofferenza della mamma e sentirebbe riflessa su se stesso tutta(tutta) la problematica. Naturalmente con qualche eccezione,che, anch'essa, va rispettata.
Il tema dell'aborto in generale non può non tenere conto di alcuni aspetti di base , anche storici. In ogni epoca,in ogni parte del mondo le donne hanno sempre abortito( qui parliamo di aborto volontario, non di quello imposto)e sempre lo faranno. Le leggi che consentono l'aborto intendono mettere le donne al sicuro da quelle pratiche improvvisate, pericolose, delinquenziali, di gente senza scrupoli( compresi alcuni medici), che per un facile guadagno non esitano a mettere a rischio la salute della donna.
L'aborto non è una cosa che la donna faccia a cuor leggero , mai. Anche quelle più convinte attraversano momenti di angoscia anche profonda, si interrogano mille volte prima e, non raramente, ne pagano le conseguenze dopo sul piano psichico.
Dite che avrebbero dovuto pensarci prima, magari mettendo in atto pratiche contraccettive? Ma certo che è così. Una buona legge sull'aborto non può prescindere da un'educazione esaustiva su come fare sesso senza incorrere in gravidanze indesiderate. I consultori esistono anche per questo. L'aborto deve essere scoraggiato in tutti i modi.PRIMA.Quando però la gravidanza sia in atto bisogna RISPETTARE il pensiero della donna. Ripeto che abortire non è semplice per nessuna, l'aborto costa comunque a tutte. Lo dico per esperienza di medico e di psichiatra-psicoterapeuta, avendo avuto a che fare con moltissime donne con quel problema.
Una donna che voglia abortire viene visitata consigliata anche a partorire ed affidare il proprio figlio in adozione, eventualmente mantenendo l'anonimato. La legge prevede tutto ciò che possa fare bene a donna e nascituro. Ma prevede anche il diritto ad interrompere la gravidanza.
Ci rendiamo conto di quanto sia complesso e delicato l'argomento?Pretendiamo di esaurirlo in poche righe? Rendiamoci conto di quanta sofferenza ci sia prima, durante e dopo un atto del genere. Sofferenza che un maschio può solo immaginare e mai avvicinare abbastanza.
Facciamo tutto il possibile per aiutare la donna ad evitare l'aborto, anche con consulenze psicologiche, con corsi di educazione ad una sessualità consapevole e quanto più matura possibile. Dopodiché lasciamole libere di decidere.
Tenendo conto di una cosa tanto ovvia quanto trascurata: chi non vorrà abortire non sarà mai obbligato a farlo. Ma chi non vuole l'aborto non deve intromettersi.
Io non chiederò mai a te di fare una cosa che non vuoi fare, tu non chiedere mai a me di fare una cosa che non voglio fare.
A chi voglia, comprensibilmente, obiettare che in questo modo non si pensa al nascituro rispondo che per lui/lei una gravidanza non desiderata potrebbe determinare una vita insopportabile per madre e figlio.
P.S.: Pochi lo sanno, non tutti hanno il coraggio di riconoscerlo, ma da quando esistono le leggi in materia gli aborti sono diminuiti.
view post Posted: 22/4/2019, 09:16 Particolarità del cervello - CURIOSITA' DI OGNI GENERE
Vero, tuttavia risulta un test per la dislessia, nei soggetti predisposti e un test per un inizio di demenza, quando sia colpita la zona cerebrale depurata a decifrare il linguaggio.
view post Posted: 26/3/2019, 14:31 Meditate - L' ANGOLO DELLA RISATA
Questa metafora non l'ho capita . Si riferisce alla religione?
view post Posted: 26/3/2019, 09:20 Meditate - L' ANGOLO DELLA RISATA
Le prime tre si possono capire.
view post Posted: 4/3/2019, 14:33 allora è una malattia, non posso piu' arrabbiarmi - IO LA PENSO COSI'
Altrimenti si potrebbe sostenere qualunque cosa, per esempio che chi ha i baffi neri, il nasino a patatina e fuma molto è una cattiva persona e tifa sbagliato. Vi posso assicurare che non è sempre così.
P.S.: la foto del gattino che si specchia leone rende bene l'idea .
view post Posted: 23/9/2018, 21:19 sogno la collega:spiegazione - INTERPRETAZIONI E SIGNIFICATO DEI SOGNI( se sogni una farfalla)
Ogni sogno ha una sua spiegazione, per definizione. Non sappiamo nulla dei personaggi in scena:età dei due, tipo di relazione al di là di quella lavorativa. Quello che si può leggere è una perplessità del nostro, come se si chiedesse, non nel sogno, ma nella vita, se stia facendo bene in certe cose, se il suo comportamento nei riguardi della collega( o di chi lei rappresenta), sia adeguato, opportuno e finalizzato a raggiungere un certo risultato. Sappiamo troppo poco, ma quel che possiamo intuire e che lui su sta chiedendo come stanno andando delle cose.
view post Posted: 22/9/2018, 14:08 la glossofobia:come curarla - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Io ho detto che lei si è appassionato alle fobie!
La paura di parlare in pubblico non è necessariamente una fobia; può essere semplicemente un disagio. La differenza è che il disagio è superabile, la fobia no. Di conseguenza il primo può avvalersi di consigli e strategie terapeutiche, la fobia necessita di un vero e proprio trattamento.
Spesso si tratta di una forma di insicurezza, di una difficoltà relazionale, di un narcisismo frustrato. Come al solito, terapia cognitivo-comportamentale oppure psicodinamica.
Nel caso di un disagio una piccola dose di un ansiolitico ( O di beta-bloccante se c'è tachicardia) possono far superare il problema. Tutto va sempre commisurato alla gravità del problema.
Ufficialmente Pulcinella diventa un mio paziente. Quale la diagnosi? Fobico-filia.😂😂😂
view post Posted: 12/9/2018, 13:22 accumulatore seriale:come e perchè? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Pulcinella, ma non é che le fobie le piacciono?
Vediamo:avarizia e disfoquelqualcosa sono correlate dal bisogno COMPULSIVO dell'accumulo. Può essere così grave che il paziente accumula anche cose imbarazzanti: un mio paziente accumulava la sua carta igienica (usata...); un'altra persona aveva accumulato tanta di quella roba in casa da non potercisi muovere ( era sopratutto carta, la casa si incendiò e...). Un'altra ancora raccoglie bambole per strada e se le porta a casa. Dove troverà tutte quelle bambole chi lo sa.
È un aspetto, grave in certi casi, del disturbo ossessivo-compulsivo, che può assumere i caratteri di una vera e propria psicosi. E come tale va trattato.
A quando la prossima fobia?
view post Posted: 7/9/2018, 18:12 Egregio dottore ci vuol parlare della cherofobia? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Caro Pulcinella, dovete sapere che tutti questi spezzettamenti, questa miriade di fobie, mi fa storcere un poco il naso. Dieci persone possono soffrire di cherofobia ( cito questa perché l'avete nominata voi, ma potrebbe trattarsi di qualunque fobia ) ed essere tutte differenti tra di loro. La fobia, in altre parole,è solo uno dei tratti della personalità di un individuo. Di conseguenza non é che si possa impiantare una terapia puntata alla fobia. Questo è ,almeno, il pensiero di chi, come me,è attento alla psicodinamica , allo studio, cioè, delle ragioni profonde che generano i sintomi. Un seguace della terapia cognitivo-comportamentale direbbe un'altra cosa è tirerebbe dal cassetto il protocollo adatto a curare questo o quel sintomo. Il sintomo, insomma, non la persona.
Secondo il mio modesto parere una fobia, chero o altra che sia, sì cura ricostruendo la storia della persona e trovando, quindi, il senso del sintomo, stella di una più grande costellazione, non componente unica. Proprio ieri parlavo con una paziente della difficoltà di essere felici, del paradosso di cadere in depressione proprio quando i presupposti porterebbero ad essere felici: andare in ansia ad inizio di vacanze, a natale quando tutti devono essere felici e così via accade in certe persone che non riescono ad essere in accordo profondo con se stesse.
Lo studio di queste dinamiche consente di uscire da queste fobie.
Non è facile, ma si può fare.
Vi ossequio,
Winilio.
311 replies since 7/9/2013