Le stronzate di Pulcinella

Posts written by Winilio

view post Posted: 16/1/2017, 17:04 "gli scemi di guerra" e gli elettroshock - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
La prima guerra mondiale, non per niente chiamata la grande guerra, è stata, come sai meglio di me, una cosa atroce, con sofferenze e morti a non finire. Lo stress era enorme, la trincea logorava, le condizioni climatiche e igieniche consumavano. I feriti, tranne gli amputati, venivano rispediti al fronte appena messi di nuovo in piedi. Si anticipava la chiamata di leva perché c'era penuria di soldati, visti i tanti morti e feriti.
Si pose il problema, in questo contesto, dei malati psichiatrici. Cosa fare? Accettare che fossero malati o rimandarli al fronte? E mandarli tutti o distinguere tra malati e malati? I soldati affetti dalla nevrosi di guerra, un disturbo che oggi uno psichiatra non esiterebbe a considerare grave, venivano guardati con incertezza, quando non con sospetto. Tra le terapie pensate per rimetterli in sesto si affermò la terapia del l'elettroshock, quando a comandare tra i medici comparve il famoso dott. Vincent. Alcuni stavano effettivamente meglio, pochi, altri erano spaventatissimi dalle conseguenze del terapia, come detto nel precedente intervento. Si tenga presente che i soldati ammalati assistevano alle terapie dei camerati. La conseguenza era che molti accettavano di ritornare al fronte, pur di non rischiare rotture di vertebre o lacerazioni muscolari.
L'elettroshock ha conosciuto una progressiva decadenza, finoltre agli anni ottanta, quando le tecniche di anestesia hanno reso la pratica sicura. Altro è se sia efficace e eticamente accettabile.
In altri paesi si preferì affrontare il problema della nevrosi di guerra con altri sistemi, vedi l'ipnosi. Da quel momento l'ipnoterapia conobbe un nuovo splendore. È il destino di questa tecnica, conoscere alti e bassi.
Affettuosi saluti,
Winilio.
view post Posted: 14/1/2017, 22:41 "gli scemi di guerra" e gli elettroshock - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Sollecitato per canali privati da Pulcinella, e con la grazia che gli è solita, completo il mio intervento. L'equivoco della risposta nasce dalla citazione del dott. Vincent. Costui usava l'elettroshock per spaventare i soldati.
Ciò che interessava al gentile e caro Pulcinella era la " Nevrosi da guerra", che consisteva in una moltitudine di sintomi vegetativi, tra cui quelli già citati, a cui si devono aggiungere sintomi cardiaci che integrano la cosiddetta "Sindrome di Da Costa", o nevrosi cardiaca: tachicardia, extrasistoli, capricci della pressione arteriosa, tremori ecc. Si trattava di una reazione ad uno stress eccessivo, che, nei soggetti più delicati e spaventati da una situazione indubbiamente tragica, dava luogo alla sintomatologia. Altri reagivano simulando reazioni mentali: gli scemi di guerra. A questi rispondeva il dott. Vincent.
Quanto all'ipnosi, essa era una tecnica molto in voga all'inizio del secolo scorso e si rivelava molto utile nel controllo dei sintomi vegetativi. Tuttora l'ipnosi viene usata nelle somatizzazioni ansiose con successo.
Buona domenica a tutti da Winilio.
view post Posted: 14/1/2017, 19:52 "gli scemi di guerra" e gli elettroshock - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
L'elettroshock è una pratica medico-psichiatrica nata negli anni trenta del secolo scorso. Consisteva e consiste nel far passare una corrente elettrica nel cervello inducendo convulsioni. All'inizio il paziente era sveglio, per cui le convulsioni comportavano spesso fratture e rotture muscolari. Ecco il perché della domanda di Pulcinella:una pratica così dolorosa e pericolosa costituiva un ottimo deterrente per i soldati che simulavano o comunque erano spaventati dalla guerra.
view post Posted: 14/1/2017, 18:43 Perche' e' difficile dire la verita? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Cara Aurora, ti trovo in forma, infatti hai talmente lasciato andare il pensiero che non ho capito quello che hai detto. Per favore fai un bel respiro lungo e riscrivi lentamente la domanda...
view post Posted: 8/1/2017, 16:32 I genitori di oggi sono assillanti ? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Il genitore descritto da Aurora mi sembra effettivamente un po' assillante. L'educazione non si effettua stando addosso ai figli, ma discutendo con loro, stando vicini, attenti ai loro bisogni, e fornendo esempi validi. In questo senso ha ragione Nihil. Occorre che i figli sappiano in anticipo cosa pensano i genitori e cosa i genitori si aspettano.
view post Posted: 24/12/2016, 12:54 Io fatico ma credo di sì...Figlio significhi proprio questo...Sei d accordo ? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Buongiorno,
mi piace quanto dice Saramago a proposito del coraggio dei genitori, della necessità di superare la paura di perderli, perché i figli non ci appartengono e questo non tutti lo capiscono e lo accettano.
Non credo siano un prestito di alcuno , ma su questo non mi dilungo, ognuno la pensa come crede. Io credo che il mestiere del genitore sia il più difficile che esista e nessuno ce lo insegna, e credo che il genitore abbia svolto bene il proprio compito quando abbia aiutato il figlio ad essere indipendente, a non aver bisogno di essi.
Accettando che il figlio vada via il genitore compie il più grosso atto di amore. Accettando di andare via il figlio amerà di un amore maturo i genitori e li ringrazierà di avergli dato maturità e indipendenza e di avergli insegnato a stare con gli altri. Questa parola, ALTRI,può significare il diverso da noi,qualcuno da temere,scansare o combattere, oppure il diverso da conoscere ed eventualmente accettare e amare.
Buon natale a tutti,
Winilio.
view post Posted: 13/12/2016, 15:37 Perché si cambia troppo velocemente parere su di una persona ? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
In effetti il pensiero di Marmari è del tutto condivisibile. Noi cambiamo, poco o tanto che sia, perché siamo fatti in modo da adattarci alla vita, al mondo che ci circonda e alle relative esigenze, quindi. Allo stesso modo può cambiare il nostro modo di percepire gli altri, soprattutto se abbiamo avuto fretta di giudicare.
Impariamo.invece, a "sentire" gli altri, apprezzando il profumo del loro modo di essere; per capire, dopo il giusto tempo, come essi realmente siano e non come noi vorremmo che fossero. Questo sarà il modo migliore per accettare il nostro prossimo.
Saluti affettuosi,
Winilio.
view post Posted: 8/12/2016, 14:17 il Natale e' un periodo triste per alcuni perche? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Il natale è una festa che, per tradizione, chiede che le famiglie si raccolgano, che gli amici si incontrino;per chi è cristiano che si celebri un evento fondante della storia dell'umanità. È evidente che chi non possa soddisfare gli aspetti summenzionati, perticolarmente quelli riguardanti famiglia e amici, non abbia valide ragioni per "sentire"il calore della festa. Si aggiunga che in questi tempi cosiddetti moderni la socialità, familiare o esterna alla famiglia, è più difficile.
Caro, o cara, Marmari, nessun caso da psichiatria o psicanalisi:solo, e non è poco, il riflesso di una solitudine in un periodo che si pretende gioioso.
view post Posted: 5/12/2016, 23:41 il Natale e' un periodo triste per alcuni perche? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Stavo col pensiero che Aurora non si facesse viva con una domanda delle sue...
Il natale, per tradizione e cultura è un periodo di feste.divertimento e calore sociale. Per questo motivi, per il fatto che ci si aspetta di stare bene e vivere momenti felici, succede che alcuni non riescano in ciò. Ho conosciuto pazienti che proprio perché si aspettavano di essere felici erano profondamente angosciati. Poi ci sono persone che il natale lo odiano consapevolmente e quello è un altro discorso. Infine ci sono quelli che degradano la festa a puro momento religioso e, non essendo religiosi, non sentono il calore dell'evento in sé.
Chi mantiene un briciolo di animo infantile ( lo dico come fatto positivo ), sente sempre almeno un po' il natale.
Buon prenatale a tutti,
Winilio.
view post Posted: 1/12/2016, 16:03 ibernazione post mortem:si o no? - IO LA PENSO COSI'
L'ibernazione, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non è altro che un ultracongelamento di un corpo morto. L'acqua si fa ghiaccio e rompe dall'interno le membrane cellulari, anche se viene iniettato una specie di...antigelo nel torrente ematico.
Le cellule cerebrali, come qualcuno ha detto giustamente, muoiono e con esse i ricordi (anche se i ricordi non sono conservati nelle cellule, ma questa è un'altra storia ).
In definitiva, al momento dello scongelamento avremmo una massa di tessuti morti, assenza di ricordi e percezione di sé e, se tutto questo no fosse vero, un mondo nuovo e forse inaccettabile per noi.
Credo si tratti dell'eterno mito dell'immortalità che ritorna sotto altre forme.
view post Posted: 1/12/2016, 15:52 A winilio...pensieri sparsi vedi cosa ci leggi - IO LA PENSO COSI'
Beh, una grande sognatrice (nel senso buono del termine), ma anche una che fa di tutto per stare coi piedi per terra.
Sei un esempio di unione di opposti:eterea eppure pratica; mentalmente arruffona,ma capace di approfondimento riflessivo;appassionata di te eppure insoddisfatta.
Sicuramente grande amica.
Altrettanto sicuramente con te non ci si annoia; anche se non si riesce mai a trovare il tasto spegnimento...
Saluti affettuosi,
Winilio.
view post Posted: 28/11/2016, 17:03 Quanta esperienza occorre per non rifare uno stesso errore? - DISCUTIAMONE ASSIEME
Io sottoscritto, Winilio, strizzacervelli riconosciuto di questo blog:
letto con attenzione quanto scritto da Aurora;
considerato e condiviso il commento di Pulcinella sul casinare piuttosto che filosofeggiare;
apprezzata la saggia chiosa di Lucio Musto;
apprezzata, altresì la bella metafora di Nihil Obest;
Dichiaro
la signora Aurora
guarita da ogni qualsivolesse o si voglia forma di psicopatologia da incasinamento cronico, incoraggiandola a perseverare sulla nuova strada.
Il presente certificato si rilascia a tutti gli effetti della legge del blog.
In fede,
Winilio.
view post Posted: 26/11/2016, 23:06 Lo stress e come superarlo? - L'ANGOLO DELLO STRIZZA CERVELLI:a cura del dr. Tommaso Longobardi (winilio)
Buona sera,
credevo di aver risposto alla magnifica Aurora, ma vedo che non c'è traccia del mio intervento: scherzi da...pc ( chi conosce Eta Beta mi ha capito...).
Dicevo,luminescente compagna di penna, nella precedente risposta, che del tuo scritto ho capito solo gli ultimi righi, più qualcosa di vagamente anatomico che fa da incipit alla tua domanda.
Passo, quindi, nuovamente ad estrarre dal cilindro il mio pensiero, sviluppandolo il più possibile...
Lo sport aiuta molto a scaricare lo stress: la stanchezza fisica voluta risulta rilassante per la mente. Pratiche come il training autogeno, la meditazione trascendentale e simili aiutano direttamente la mente a rilassarsi e a recuperare energie. Con un buon allenamento queste pratiche consentono anche di comprendere le cause più o meno profonde dello stress, e di risolverlo alla radice. Non parlo dell'ipnosi perché il Training Autogeno è una forma di auto-ipnosi. Se lo stress è notevole, se ci minaccia e rischia di compromettere il nostro benessere psico-fisico in maniera acuta, allora un incontro con uno specialista può servire a chiarire le idee, prima di ogni pratica rilassante. Teniamo presente che a volte le cose ci sembrano pessime perché le viviamo, le guardiamo dall'interno: uno sguardo esterno e competente riesce spesso a portare chiarezza e quindi tranquillità dentro di noi. Qualcosa mi dice che a te piacerebbe molto confrontarti con qualcuno, potresti dare sfogo alla tua curiosità e alla tua voglia di conoscenza.
Sono stato abbastanza esauriente? Nel frattempo ti saluto con affetto,
Winilio.
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