Le stronzate di Pulcinella

Posts written by marmari

view post Posted: 20/11/2023, 21:18 A tutte le donne: meravigliosa poesia di Alda Merini - LE POESIE DEGLI ALTRI
Che poesia intensa. Non voglio lanciarmi su considerazioni e sofismi, già si parla troppo e ci si accontenta sempre e solo di belle parole seppur vuote. No, voglio solo continuare a sperare che prima o poi non ci sia più bisogno di fiaccolate, lacrime e fiumi di frasi fatte, che le donne siano finalmente considerate persone e come tali rispettate.
view post Posted: 17/11/2023, 21:14 scugnizzi(ritratto di un'epoca forse non ancora finita):poesia di Ferdiando Russo - LE POESIE DEGLI ALTRI
Bel ritratto di una particolarità di Napoli di una volta. Almeno si spererebbe che sia di una volta.
Ferdinando Russo, sempre preciso nel centrare i soggetti, riesce con poche righe, meglio di un pittore, a farci vedere questi monelli che non hanno casa né famiglia.
view post Posted: 16/11/2023, 14:54 'A cazetta d''a bbefana , poesia di Giorgio Gallo - LE POESIE DEGLI ALTRI
E beh, buon per lui. Chi fa da sé fa per tre e con l'aiutino della farmacista parrebbe abbia raggiunto anche la nuova armonia casalinga
view post Posted: 15/11/2023, 20:33 aggia fa 'na festa 'e lusso:poesia divertente - LE POESIE DEGLI ALTRI
Mi sembra una buona norma, se si va ad una festa non si possono portare i guai.
Quindi, se vogliamo fare che ogni giorno sia un pochino festa, non stiamo a lamentarci di continuo. Ognuno ha la propria croce da portare, vediamo di non aggiungerci peso.
view post Posted: 13/11/2023, 20:25 ’o treno d’ ’o sud/poesia per bambini di Raffaele Pisani - L'angolo del poeta RAFFAELE PISANI
Questa poesia commovente è uno spaccato della grande emigrazione, soprattutto quella del dopoguerra. Tanti dal sud sono andati a nord, molti all'estero e lasciare la propria terra è dura, è perdere le radici, è lasciare un pezzo di anima.
Ed è il caso di non dimenticare che l'Italia intera è stata una terra di emigranti.
view post Posted: 8/11/2023, 23:18 Oramai la Meloni va a ruota libera:a che serve l'Albania? - IO LA PENSO COSI'
È un'idea che viene dall'Inghilterra, che è praticata in Australia e che pare sia gradita dalla Germania.

Da il Giornale

Dietrofront compagni, l'Europa non solo non condanna l'accordo con Tirana per il dirottamento dei migranti sul suo territorio, ma pensa addirittura di copiarci. E, sotto sotto, anche la Germania socialdemocratica ci sta facendo più di un pensierino.
A prendere posizione sul tema ci pensa il Commissario europeo all'Allargamento, Oliver Varhelyi: «Stiamo analizzando questo modello, che è interessante. Vi è già una buona collaborazione sulla sicurezza fra Albania e Italia Quindi io credo che qualsiasi tipo di cooperazione fra l'Italia e l'Albania per la sicurezza dell'Europa vada apprezzato e naturalmente saremo pronti magari anche a contribuire», spiega il Commissario davanti alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo.
La verità è che molti altri governi europei da Berlino a Parigi, passando per Vienna e Copenaghen, vorrebbero imitare l'iniziativa di Giorgia Meloni, anche se per ora preferiscono stare a guardare. I più espliciti nel dimostrare interesse per la rivoluzione italo-albanese sono i tedeschi. Fonti del governo federale ammettono, pur senza citare l'Italia, che Berlino sta vagliando la possibilità di spostare le procedure d'asilo al di fuori dai territori europei.
L'iniziativa italiana presenta, invece, un potere deterrente e dissuasivo superiore a qualsiasi altro provvedimento adottato in altri paesi europei. Dirottare i migranti in Albania equivale a cancellare il sogno dell'arrivo in Europa e mettere chi tenta la fuga davanti all'incubo di quella «rotta balcanica» diventata la «via crucis» dei migranti diretti verso Austria, Germania ed Europa centrale


Dunque?

Edited by marmari - 9/11/2023, 14:04
view post Posted: 6/11/2023, 13:48 Ho dipinto la pace stupenda poesia di TALIL SOREK - LE POESIE DEGLI ALTRI
Che meraviglia!
Ha qualcosa che mi ricorda Rodari, semplice, immediata, incisiva.
Se ci fossero più poeti così e meno fabbricanti di odio il mondo sarebbe un posto veramente buono per viverci
view post Posted: 3/11/2023, 22:19 Andrea Vitali ed i casi del Maresciallo Ernesto Maccadò - Serie e saghe

Nessuno scrive al Federale (2020)

9788811813736_0_536_0_75



Le rive del lago di Como sono punteggiate di paesi e paesini accomodati ai piedi delle montagne dove non succede granché. Tranne a Bellano. Nell'ultimo anno e mezzo circa, il Federale del fascio ha dovuto sostituire già due segretari della sezione locale del partito. Il primo a saltare è stato Bortolo Piazzacampo, detto Tartina, per una vicenda legata alle bizzarrie di un toro chiamato Benito in cui il Tartina si è distinto per insipienza. Il secondo è stato Aurelio Trovatore, che ha deciso di accasarsi in quel di Castellanza preferendo l'amore al destino fatale della patria fascista. Ora ha nominato tale Caio Scafandro, un pezzo d'uomo che usa le mani larghe come badili per far intendere le proprie ragioni. Avrà la forza d'animo, visto che quella fisica non difetta, per mantenere l'incarico? Perché nel passato dello Scafandro qualche fantasma c'è. E più di uno lo sa. Basterebbe una parolina sussurrata all'orecchio del Federale e anche il terzo segretario del fascio di Bellano farebbe la fine dei precedenti. Per questo, lo Scafandro ha preso le sue contromisure senza preoccuparsi di sconfinare in quel territorio dell'illegalità presidiato dalle forze dell'ordine. E lì appunto si trova il maresciallo Ernesto Maccadò. Fresco padre di Rocco, il suo primogenito, la mattina del 20 novembre 1929 il maresciallo scampa per un pelo a una disgrazia per via di un oggetto metallico scaraventato giù in contrada da un potenziale assassino. E chi sarà mai quell'imbecille?

Un bello scherzo (2021

9788811815686_0_0_536_0_75



I sogni di grandezza di un aspirante poeta e la gloria che bussa alla porta sbagliata

Sembrerebbe impossibile, perché la posizione è invidiabile, ma anche al caffè dell'imbarcadero di Bellano capita che per una giornata intera entri solo qualche sparuto cliente. Come martedì 5 marzo 1935. Per tirare sera l'oste Gnazio Termoli deve inventarsele tutte, fino a lavare e rilavare bicchieri già puliti. E poi sbadigliare all'ingresso del bar deserto. Eppure questa è una data che non potrà dimenticare, né lui né l'intero paese. Al calare delle prime ombre, infatti, al molo attracca una motonave della Milizia confinaria da cui scendono tre uomini completamente vestiti di nero. Uno davanti e gli altri due dietro. Modi spicci e poche parole che incutono terrore. Muti e impietriti, il Gnazio e i pochi altri testimoni assistono a una scena che ha dell'incredibile. Dopo alcuni minuti i tre militi, infilatisi nell'intrico delle contrade, riappaiono al molo. Sempre in formazione, ma adesso tra loro, sorretto per le ascelle e trascinato come un peso morto, c'è il povero maestro Fiorentino Crispini. Caricatolo brutalmente a bordo, l'imbarcazione riprende il largo in direzione di Como. E il Gnazio? Come tutti sanno, meglio farsi i fatti propri, fingere di non aver visto nulla e morta lì. Ma in questo caso... Il maestro Crispini... Come è possibile? A ripensarci, da qualche tempo il maestro non sembrava più lui. Aveva mancato più volte, per esempio, il proverbiale appuntamento con il suo marsalino, che il Gnazio gli serviva ogni mattina. Però, da lì a immaginare che possa aver meritato un arresto del genere ce ne passa. Unica soluzione: affidare la patata bollente ai carabinieri. Se la veda il maresciallo Ernesto Maccadò con quelli della Milizia. Capisca insomma cosa è successo e, se ci riesce, riporti a casa il Crispini.


Sua Eccellenza perde un pezzo (2023

9788811008910_0_536_0_75



I fratelli Venerando e Gualtiero Scaccola sono titolari dell'omonima forneria a Bellano. Tirati su a pedate dal padre panettiere, conoscono solo il piccolo mondo del forno e dell'abitazione al piano di sopra. Si alternano in negozio con un sincronismo perfetto, che però inizia a cedere la mattina del 7 aprile 1930. Quel giorno, infatti, bussa alla porta del loro tran tran la lettera in cui il segretario del sindacato panettieri di Como chiede una mano per l'idea che gli è venuta: organizzare una gita in battello degli iscritti comaschi in quel di Bellano per celebrare l'anniversario della fondazione di Roma. E il mondo degli Scaccola sembra andare a gambe all'aria. Passare la missiva, con le relative incombenze, al segretario comunale, non li mette al riparo. Perché quello che si insinua nella loro quiete attraversa con la forza di un'onda irresistibile il cuore di Gualtiero, che ora smania per avere dalla vita tutto ciò che il lavoro gli ha impedito di godere. Ma in quella tiepida primavera sembra abbia iniziato a palpitare anche il cuore del carabiniere Beola, da qualche tempo osservato speciale del maresciallo Maccadò, preoccupato che il giovane non commetta sciocchezze violando il regolamento dell'Arma. Anche il maresciallo però dovrebbe stare attento, perché indispettire la moglie Maristella potrebbe rendergli la vita difficile. E finalmente arriva il gran giorno dei panettieri a Bellano, impreziosito dal Federale di Como in persona, che vorrebbe saperne di più di quel paese turbolento dove non si riesce a tenere in piedi una sezione del Partito neanche a piangere. Ma niente, dev'esserci qualcosa nell'aria che fa andare tutto storto, perché sul più bello un furto, che parrebbe inspiegabile, finisce per agitare acque già fin troppo mosse
view post Posted: 2/11/2023, 20:41 Lea Goldberg - Verranno davvero ancora giorni - LE POESIE DEGLI ALTRI

Verranno davvero ancora giorni


downlo15



di Lea Goldberg

Davvero verranno ancora giorni di perdono e di grazia
e camminerai nel campo come l’ingenuo viandante


La pianta dei tuoi piedi nudi accarezzerà i fili d’erba,
e le sommità delle spighe ti pungeranno, e la loro puntura sarà dolce,
oppure la pioggia ti sorprenderà, con la massa battente delle sue gocce
sulle spalle, sul petto, sul collo e ti rinfrescherà il capo.


Davvero camminerai ancora nei campi e la quiete si diffonderà in te,
respirerai il profumo del solco trovando pace a ogni respiro
vedrai il sole nello specchio della pozza dorata
le cose e la vita saranno semplici e sarà permesso toccarle
e sarà permesso, permesso, permesso amare


Camminerai nei campi da sola,
non ti brucerai nella vampa degli incendi,
in strade indurite dal terrore e dal sangue.
E con cuore sincero sarai di nuovo umile e docile
come un filo d’erba, come un essere umano,
cui è permesso, permesso amare.

view post Posted: 27/10/2023, 18:06 Oliver Norek - il pesatore di anime - CLUB DEI LETTORI

9788817176989_0_536_0_75




Il libro

Saint-Pierre-et-Miquelon è un minuscolo arcipelago punteggiato di casette colorate al largo della costa del Canada, una sconosciuta appendice di Francia ai confini del mondo che, all’inizio dell’estate, quando i merluzzi attraversano le sue acque, viene inghiottita dalle nebbie. Un luogo ottimo per sondare, sotto i silenzi della neve e il fruscio del vento, le anime degli uomini. Assegnato al programma per la protezione dei collaboratori di giustizia, nella sua residenza-fortezza a picco sull’oceano il capitano Victor Coste esamina i potenziali candidati, per lo più ceffi da galera della specie peggiore, e decide se accordare loro una nuova chance o rispedirli in cella. Ma quando da Parigi arriva sull’isola una ragazza di nome Anna, sopravvissuta a un serial killer che opera indisturbato da dieci anni, il metodo di Coste deve cambiare. Mentre il capitano tenta di stabilire un rapporto confidenziale con questa giovane donna ferita, dal fascino equivoco e dallo sguardo ipnotico, a offuscare ogni cosa, certezze comprese, scendono puntuali le nebbie, tra le più dense al mondo, e quello che sembrava un rifugio sicuro e inaccessibile diventa una trappola infernale.(La Feltrinelli)

Commento

Thriller ben strutturato, stile e location ottimi.Psicologia dei personaggi ben dterminata. Colpi di scena imprevisti, mantiene la tensione fino alla fine, si potrebbe pensare che l'autore riesca a mettere il lettore su una falsa pista.
L'ho letta per il gruppo di lettura più pazzo del mondo, non lo avevo proposto perché, sponte mia, non scelgo thriller, ma devo ammettere che mi ha coinvolta e mi è piaciuto.
view post Posted: 24/10/2023, 19:21 E' successo in Svizzera, ma può succedere ovunque - CONSIGLI E TRUCCHI PER IL TUO COMPUTER E SMARTPHONE

Clipboard-keOG--1020x533IlSole24Ore-Web




Clonano il sito e-banking di BancaStato, e la truffa è servita ai danni di alcuni clienti.

Quello che è successo

In pratica gli autori delle frodi hanno creato pagine internet simili a quelle di accesso al programma di ebanking InLinea. Hanno successivamente reclamizzato tale pagine su motori di ricerca.

Ciò ha consentito ai malintenzionati di carpire le informazioni di accesso di alcuni clienti che – passando dai motori di ricerca e credendo di trovarsi sul sito istituzionale di InLinea – hanno digitato le loro credenziali e autorizzato l’accesso. Gli autori delle frodi hanno così potuto accedere alle specifiche utenze, istruendo in seguito bonifici bancari.
(fonte: tio.ch)

Dunque che fare?
Tanto entrare nell'e-banking solo attraverso il portale della banca, controllare sempre l'indirizzo del sito sia del portale che quello dell'area login della propria pagina e , una volta entrati, quello della propria area e-banking.
Lasciate perdere la ricerca google!
view post Posted: 22/10/2023, 19:03 GENOVA per VOI: storia, arte, tradizioni, cultura, gastronomia, sport, entroterra - Foglietti sparsi

sanrem11

Cinque luoghi liguri usciti dai libri di Italo Calvino



Italo Calvino ha portato la Liguria in tutto il mondo. Da “Ombrosa“, la città del Barone Rampante, così simile a Sanremo, alle montagne dell’entroterra ligure de “Il sentiero dei nidi di ragno“, ai racconti. Addirittura nelle “Città invisibili“, visionarie e diafane, sono ritracciabili tratti di paesaggio ligure. Questi cinque luoghi sono scaturiti dai suoi libri. Ma leggendolo, siamo sicuri che ne potrai trovare altri!

***

pigna_10



Nella “Pigna”, il bellissimo centro storico di Sanremo, Italo Calvino ambientò il suo primo romanzo, “Il sentiero dei nidi di ragno”. I dettagli e le descrizioni delle vie e delle case, in rapide ma definite pennellate, tra tetti che nascondono e scoprono tagli d’azzurro, panni al sole e vasi di basilico, ne rivelano una frequentazione quotidiana: il giovane Italo la percorreva spesso per andare a scuola in centro. Dalla Pigna si raggiungono anche la chiesa della Madonna della Costa, i Giardini Regina Elena e Villa Terralba, dove abitavano i nonni.

***

madonn10



“Una spiegazione generale del mondo e della storia deve innanzi tutto tener conto di com’era situata casa nostra”, così inizia La Strada di San Giovanni, uno dei libri più “liguri” di Calvino, fatto di racconti e memorie di Sanremo, come il quello dedicato alla a strada che con il padre e il fratello, il giovane Italo percorreva per andare al podere di San Giovanni. Il sentiero partiva subito dopo Villa Meridiana, casa dei genitori di Calvino, nei pressi della Madonna della Costa e raggiungeva la chiesa di San Giovanni. Oggi questo percorso non esiste più, così stravolto e sfigurato da palazzi e condomini, che però la penna di Calvino ha saputo trasformare in luoghi letterari ne “La speculazione edilizia”.

***

merdan10



Il Merdanzo è un torrente lungo circa 10 km che dalle pendici delle Alpi liguri si tuffa a sud del borgo di Bajardo e raggiunge il Nervia a Isolabona. Il suo nome potrebbe derivare dai miasmi di alcune sorgenti solforose presenti nei dintorni, oppure dai residui di macerazione della canapa che un tempo si coltivava e trattava nella zona. Ma questo nome ha certamente influenzato Calvino: Cosimo, il protagonista del “Il barone rampante”, vi si recava abitualmente per fare i propri bisogni appollaiato su un ontano sporgente sul corso d’acqua.

***

astro_10



Tra le ultime opere di Calvino c’è “Palomar”, un romanzo con protagonista il signor Palomar, che, taciturno e solitario, ha come attività principale l’osservazione delle cose: le onde del mare, il volo degli storni, la luna, la bottega di un formaggiaio e molto altro. Proprio da questa sua grande passione per l’osservazione, deriva il suo nome, che è quello osservatorio astrronomico di Monte Palomar in California, nella Contea di San Diego, tra i più famosi al mondo e in cui sono stati catalogati molti tipi di galassie. In Liguria, proprio nelle vicinanze di Sanremo, c’è l’Osservatorio Astronomico Cassini di Perinaldo intitolato a Gian Domenico Cassini, astronomo del Re Sole e in cui, per tradizione, da anni per le favorevoli condizioni climatiche e atmosferiche, si osserva il firmamento.

***

passo-10



È un luogo antichissimo, misterioso, che i liguri conoscono da sempre. Situato a 1.452 m s.l.m., è da sempre luogo di transito di transumanze e commerci, crocevia sulla via Marenca, teatro di scambio di culture e riti ancestrali, visto per arrivarci si percorre il bellissimo bosco di Rezzo, che nei pressi si trova un antico e famoso menhir e una grossa pietra tabulare, la Sotta di San Lorenzo forse meta di antichi sacrifici. Questo luogo, probabilmente frequentato dal Calvino partigiano, compare nel XI capitolo de “Il sentiero dei nidi di ragno”, scenario di un duro confronto con il nemico.

***

altavi11



Le parole di Italo Calvino a volte raggiungono un’efficacia straordinaria e assoluta nel descrivere il mondo: è uno scrittore preciso, limpido, esatto. Lo è stato soprattutto parlando del paesaggio ligure. Ha inventato, ad esempio, luoghi di cui la Liguria è ricca ma di cui gli stessi liguri prima ignoravano l’esistenza prima di “Dall’opaco”, un testo del 1971 inserito successivamente in “La strada di San Giovanni”. Sono l’opaco e l’aprico, (l’ubagu e l’aprou in dialetto ligure), ossia le zone in ombra (l’opaco) e le zona soleggiate, (l’aprico). Le prime sono umide, scure, verticali, desolate. Le seconde assolate, chiare, distese, affollate. Certo non esistono solo in Liguria, ma la Liguria, con i suoi contrasti tra mare e monti, tra borghi nascosti tra le colline e spiagge assolate, ne è ricca e dobbiamo forse a Italo Calvino la loro scoperta come paesaggi dell’anima. Dalla loro dialettica nasce l’esperienza del paesaggio e la scrittura.

sanrem12




Fonte: lamialiguria.it
view post Posted: 19/10/2023, 19:35 Evelina Santangelo - Il sentimento del mare - CLUB DEI LETTORI

9788806251789_0_536_0_75




Il libro


Il mare, lo sa chi lo ama, è un sentimento. Ma anche un serbatoio di memoria, una possibilità, un tesoro, un pericolo. Il mare è di tutti. Nessuno può raccontarlo senza finirci dentro, senza perdersi anche nella fragilità. E così, in questo libro al calor bianco, le storie di uomini e donne che hanno sfidato, amato o subíto il mare s’intrecciano con quella di chi racconta, mettendosi a nudo. Al punto che qualsiasi etichetta – romanzo, memoir, reportage narrativo – diventa inutile: questo è un testo vertiginoso, che inventa se stesso pagina dopo pagina. «Anche il mio è un viaggio di ritorno attraverso il mare, di ritorno a quanto mi sembrava irrimediabilmente perduto: la passione per qualcosa che ci fa sentire vivi». Il mare trabocca di storie: viste da terra, cercate fra le onde o luccicanti sul fondale. Vicende e avventure che hanno sempre qualcosa di epico, mitico ed estremo. E a raccontare questo mare corale è la voce della scrittrice colta in un momento di deriva della propria esistenza. È lei, ferita e stremata come dopo un naufragio, che ne raccoglie le tante storie con un’angolazione calda, narrativa, quasi investigativa: l’ostinazione di Carmelo, che ha cercato di dare una nuova esistenza a un capodoglio ucciso dall’uomo ricomponendone lo scheletro per anni; le parole di due apneisti, Fausto e Gaetano, che ci trasmettono con una concretezza visionaria cosa significa «sentirsi tutt’uno con l’acqua, sentirsi pesce, mare...»; la mattanza finita con la morte di un ragazzo pieno di vita; le gesta di chi – come Donald Crowhurst nel 1968 – il mare lo ha voluto sfidare in barca a vela, in un giro del mondo senza scali che lo ha portato alla follia; le disavventure di quanti hanno rischiato la vita tra pirati e banditi, o fronteggiato tempeste che nemmeno il coltello che taglia la coda di drago è riuscito a domare; le donne di Lipari, instancabili, che negli anni Cinquanta hanno affrontato fatiche immani per strappare magre risorse alla terra e alle onde. Il Mediterraneo è il mare tra le terre, il mare delle civiltà, e insieme il mare della vergogna, il mare dei migranti. Sulla sua superficie affiora pian piano anche la vita della donna che scrive: l’infanzia scatenata tra campagna e rocce, la passione matta per uno zio pescatore, la crisi che sta vivendo ora, mentre racconta da sopravvissuta anche lei, e si immerge d’inverno nell’acqua gelida alla ricerca di qualcosa che assomigli alla più sfrenata vitalità, a una ridefinizione liquida di sé, forse. Tanto da poter dire: «Così adesso ho raccolto i miei venti favorevoli nel bicchiere di vino che sorseggio lentamente e sto in ascolto di quel che accade intorno e dentro di me…»


Il commento

Libro interessante, chi ama il mare dovrebbe apprezzarlo. Parla del mare edi chi ci vive sopra o dentro, di chi ci lavora, di chi vi trova ocerca di trovare il significato dell'essere. C'è tutto, dal navigatore solitario alle donne pescatrici delle Eolie, dai pescatori di Mazara ai subacquei. Tante esperienze, tanti modi di vivere il mare, filo comune il rispetto per la forza che sa esprimere ed un legame quasi sentimentale. E c'è la storia dell'autrice, l'elaborazione di una malattia che l'ha portata aguardare in faccia la morte e la rinascita nell'ambiente che tantoama. Mi ha emozionata e commossa in molti passaggi.
7349 replies since 12/3/2016