Le stronzate di Pulcinella

Posts written by Pulcinella291

view post Posted: 6/5/2024, 11:42 Frittata di patate e cipolle fresche - LE NOSTRE RICETTE
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Lavare e sbucciare le patate. Tagliarle a tocchetti di 1,5 cm di spessore e lasciarle a scolare per qualche minuto, in modo da rimuovere l'acqua dovuta al lavaggio.
Lavare e sbucciare le cipolle, eliminando il gambo e tagliando la parte bianca a tocchetti di dimensione rettangolare (più lunghi che larghi).
Nel mentre, mettere sul fuoco una padella di ca. 20 cm di diametro con dell'olio. Una volta riscaldato l'olio, mettere a friggere le patate a fuoco medio. Aggiungere la cipolla e smuovere di tanto in tanto il contenuto, agitando la padella tenendola ben salda per il manico.
Nell'attesa che patate e cipolla si consumino, sbattete le uova in una ciotola, aggiungete il sale e il parmigiano, amalgamando il tutto con l'aiuto di una forchetta.
Per gli amanti del sapore, aggiungere al composto per frittata una spolverata di pepe nero.
Quando le patate e la cipolla sono pronte (la cipolla deve diventare trasparente e non deve presentarsi bruciacchiata) salare e aggiungere il composto per frittata e mescolare lentamente con l'aiuto di un mestolo di legno. Quando l'uovo sarà cotto, trasferire la frittata in un recipiente con della carta per fritti, così da rimuovere l'olio in eccesso.
Servire in tavola e gustare accompagnando la pietanza con del pane di grano.
view post Posted: 6/5/2024, 09:12 NAPOLI UN TEATRO A CIELO APERTO - BOZZETTI , ANEDDOTI E FATTARIELLI NAPOLETANI
Il sipario di questo grande palcoscenico si apriva all'alba. Un microcosmo che ha una sua economia, i suoi personaggi, una sua vita quasi autonoma, che si svolgeva essenzialmente in quello che è il punto focale del vicolo: il "basso".
Per cogliere davvero le tante sfaccettature di questa città, è la realtà dei vicoli bisognerebbe leggere Matilde Serao ma
soprattutto Raffaele Viviani.
Era gente che al mattino non sa se e cosa mangerà a mezzogiorno. Un pasto che troppo spesso viene rimandato a sera e che si riduce in una pizza sapientemente accartocciata in modo che non coli via
o in un piatto di spaghetti mangiato con le mani
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Ogni vicolo ogni quartiere aveva la sua storia , si viveva insieme all'asino, al maiale, al cane, alle galline e ad un esercito di gatti che avevano la nobile funzione di battagliare contro gli altri abitanti dei bassi e del vicolo stesso:i topi.
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Gli abitanti dei vicoli si sentivano a proprio agio solo in questo microcosmo , come il bambino nel ventre della madre.
La vita era difficile, si campava giorno per giorno , ma gli abitanti dei vicoli sapevano anche che, se si era nello stato di bisogno, tutti ti aiutavano. Anche il tuo nemico, quello col quale ti sei violentemente scontrato poco prima, ti dà una mano.image
L'economia del vicolo si adattava velocemente alla realtà circostante, i mestieri di una volta più caratteristici erano quelli degli ambulanti, in buona parte scomparsi
Allora il ciclo ecologico non era stato ancora sconvolto dal cosiddetto progresso e buona parte delle immondizie erano riciclabili. I contadini pagavano perfino per utilizzarle come concime. Scalzo, sporco, lo spazzaturaio saliva e scendeva per scale sconnesse, portando sulla spalla un "cufaniello" e nella destra una zappetta per raccogliere la spazzatura, oppure passava con un carro e raccoglieva i rifiuti

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Spesso , quando ce ne stava la possibilita' , colui che il giorno primo vendeva la frutta, il giorno dopo vendeva pesci

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Dai vicoli di buon mattino usciva un'altra figura, molto caratteristica, oggi del tutto scomparsa: il cenciaiuolo.


Quando passava, una torma di scugnizzi gli correva dietro, chiedendogli qualche lupino. Gridava: sapone!, per cui veniva anche chiamato "o sapunaro". Il suo era essenzialmente un commercio di scambio: accettava vecchie masserizie, perfino quadri antichi di dubbio valore, e offriva pastori natalizi, "sciuscelle" e sapone. C'era tutta una gamma di robivecchi, dal venditore di abiti smessi che con qualche acconciatura potevano essere benissimo indossati, al venditore di cenci veri e propri. In ogni angolo di strada gli scugnizzi seduti sul selciato giocavano "e furmelle"
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o si improvvisavano i giochi piu' disparati
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Ad ogni angolo c'era un ambulante e davanti ad ogni basso una scena tragicomica come dice la canzone "palcuscenico". Le giornate si trascorrevano cosi', la vita trascorreva cosi'i
in questi vicoli e quartieri
dove con l'arte di arrangiarsi si viveva e si moriva.
view post Posted: 6/5/2024, 08:30 Napoli:il mistero del Cristo velato - NAPOLI ARTISTICA e NELL'ARTE: tutto cio' che non sai
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Il Cristo velato è una delle opere più affascinanti e misteriose che si possano vedere a Napoli. Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal sinistro Principe di San Severo, illustre alchimista. Molti, invece, sostengono che il sorprendete effetto sia tutto frutto del talento di Giuseppe Sanmartino, lo scultore che realizzò il Cristo velato. Il ritrovamento di una stanza segreta e di alcune macabre opere, visibili nella Cappella San Severo, hanno contribuito a dare al Principe e al Cristo velato un'aura di mistero. La Cappella merita una visita non solo per il Cristo ma anche per le altre opere presenti in questo piccolo gioiello nascosto tra i vicoli di Napoli: un luogo ricco di simboli esoterici e religiosi, che noi vi aiutiamo a scoprire leggendo le 10 cose da sapere e vedere durante una visita alla Cappella San Severo .
Giuseppe Sanmartino è presente con molte sue opere in molte chiese napoletane, realizzazioni di buona, a volte ottima fattura, ma solo una volta egli raggiunge livelli sovraumani di abilità e perfezione assoluta: nel Cristo velato, un vero e proprio prodigio tecnico, che permette di vedere chiaramente sotto un velo di marmo le fattezze di nostro Signore.
Gia' nel periodo della sua creazione Si mormorava di un intervento diretto del principe nella realizzazione dello straordinario lenzuolo trasparente.
fino a quando, tempo fa, una studiosa napoletana, Clara Miccinelli, aveva pubblicato alcuni documenti notarili comprovanti l’antica leggenda, ma la serietà della comunicazione si perse nei meandri di una troppo pervicace disamina esoterica dell’argomento, per cui l’importante notizia non è stata valutata e recepita dagli studiosi di storia dell’arte.Il documento è conservato nell’archivio napoletano e stilato dal notaio Liborio Scala il 25 novembre 1752, tra Raimondo di Sangro ed il Sanmartino, nel quale i due contraenti si accordano sulla realizzazione della scultura e sul segreto da mantenere.
view post Posted: 5/5/2024, 12:08 Terremoto 80: strage nel carcere di Poggioreale - LA CRONACA NERA FATTA A PEZZI
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Il terremoto del 1980 fece saltare tutti gli equilibri, anche nella camorra napoletana.
Raffele Cutolo, in quel tempo, era un boss in ascesa .
Con un patto di sangue aveva reclutato decine di affiliati proprio all’interno dei penitenziari dove era stato detenuto e dichiarato guerra all’altra organizzazione potente che in quel tempo comandava a Napoli: la Nuova Famiglia. Una guerra spietata, senza sconti. I morti si contavano ogni giorno, anche più di uno in 24 ore. Botta e risposta continui tra le due fazioni in lotta per il controllo degli affari illeciti: racket, droga, usura. A questi si aggiunse il business più appetitoso: la gestione degli appalti post terremoto.
Durante la terribile scossa del 23 novembre 1980 diede ordine ai suoi affiliati di uccidere all’interno del carcere di Poggioreale.
Nel corso dell’udienza del 14 novembre del 1989, come riportato da Giancarlo Tommasone su Stylo24, il boss della Nuova camorra organizzata, Raffaele Cutolo viene sentito nell’ambito del processo per la cosiddetta strage di Poggioreale. I delitti furono favoriti dalla confusione e dal panico innescati dal sisma. Le celle furono aperte e si ritrovarono di fronte, anche esponenti della Nco e della Nuova famiglia, acerrimi nemici tra loro. Alla fine degli scontri si contarono tre morti: Michele Casillo, Antonio Palmieri e Giuseppe Clemente.
Il primo a essere trucidato fu Antonio Palmieri, 28 anni, detto “Tonino’o muscio”, ex Nco passato con il clan di Antonio Bardellino in provincia di Caserta, orrendamente ucciso nel centro clinico del carcere. Il suo assassino fu Salvatore Esposito, 30 anni, originario di Marigliano, implacabile esecutore di sentenze di morte, che 4 anni prima aveva ucciso, sempre nel reparto clinico del carcere, Mico Tripodo boss della ‘ndrangheta calabrese, su richiesta delle famiglie De Stefano e Mammolito. Un killer della Nco, che non si tirava mai indietro. Poi fu il turno di Giuseppe Clemente, 24 anni, nella cella 73 del reparto Genova, colpito con oltre 100 coltellate.
Il corpo fu trascinato in una coperta dinanzi la cella di Cutolo, che lo colpì alla gola. Fu “punito” per aver rapinato un negoziante protetto dalla Nco. Il cadavere fu trovato nel cortile principale del carcere. Infine, nel padiglione Firenze venne raggiunto il 27enne Michele Casillo
. Infine, nel padiglione Firenze venne raggiunto il 27enne Michele Casillo. Lo massacrarono non meno di dieci affiliati della Nco. Tutti armati di coltelli e altri arnesi appuntiti. Nel parapiglia e nelle scene di sangue senza freno, otto detenuti rimasero feriti. A loro, nel bollettino finale, si aggiunse anche il medico di guardia del carcere, Umberto Racioppoli, che inutilmente aveva cercato di impedire la strage.
Fonti :IL MATTINO
INTERNAPOLI
view post Posted: 5/5/2024, 08:08 Per fermare il sangue dal naso: vecchio metodo napoletano - BOZZETTI , ANEDDOTI E FATTARIELLI NAPOLETANI

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Pe stagnà ‘o sango ch'esce p’’o naso, se fa mettere ‘a persona ‘ncopp’ ê pponte d’’e piede, e à dda starse ccu ‘e ddoje mane aizate tese cchiú ca se po’ ‘nfacci’ ô muro, ‘nsino a ttanto ca nun se ferma ‘o sango.Cierte vote ‘o sango se stagna aizanno ‘e ddoje bbraccia.
Presempio: si ‘o sango ve cola p’’a fròcia dritta s'aiza ‘o vraccio dritto; s'invece ve cóla da ‘a fròcia mancina allora aizate ‘o vraccio mancino.Fa pure bbene a chi le cóla ‘o sango a vuttarle all’intrasatta ‘nu poco dd'acqua gelata addereto ô cuollo.
Chella ‘mmpressione nce ‘o stagna llà ppe llà.
Un altro rimedio era quello di rompere una pietra e farla odorare .
view post Posted: 4/5/2024, 20:14 Il dubbio atroce - L' ANGOLO DELLA RISATA
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura: secondo me s'e scassate o navigatore

Edited by Pulcinella291 - 5/5/2024, 08:00
view post Posted: 4/5/2024, 11:47 Sul web la moda delle mogli in atteggiamenti erotici :guarda - EVENTI E NOTIZIE
Sembra si tratti di una forma di voyeurismo, o di volontà di soddisfare se stesso e la partner in maniera adeguata all'interno di coppie aperte


PER VEDERE KLIKKA sotto SU YOU TUBE



















Edited by Pulcinella291 - 5/5/2024, 00:00
39177 replies since 20/3/2008