Le stronzate di Pulcinella

Posts written by Pulcinella291

view post Posted: 3/5/2024, 11:57 Paola Morra:la sexy meteora del nostro cinema - CHE FINE HANNO FATTO?

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Paola Morra (Roma, 20 aprile 1959) fu una brava ed accattivante attrice, ma la sua carriera si esaurisce in pratica nell'arco di solo due anni e sette pellicole.
Nel 1978, dopo essere stata eletta come Playmate nell'edizione italiana del periodico Playboy,[1] fa il suo debutto nel cinema italiano, nel ruolo di una suora, nel film Interno di un convento diretta da Walerian Borowczyk. Compare poi nel film, presumibilmente mai uscito nelle sale, Isola meccanica diretto da Bruno Pischiutta, e nel film brasiliano As Filhas do Fogo di Walter Hugo Khouri, rimasto inedito in Italia.

L'anno seguente ha il ruolo di suor Mathieu nel film Suor Omicidi diretto da Giulio Berruti a fianco di Anita Ekberg, ma con ogni probabilità il suo ruolo più significativo è quello di Baby Anna, l'amante di uno psicanalista (Flavio Bucci) compagno di una giornalista in crisi (Stefania Casini) che diventa sua amica nel film Ammazzare il tempo di Mimmo Rafele, rimasto invedibile per lungo tempo e proiettato in televisione soltanto nel 2019, a quarant'anni dalla sua realizzazione. Un altro suo ruolo significativo è quello di Daniela nel film L'insegnante balla... con tutta la classe di Giuliano Carnimeo.
In seguito decide di abbandonare il mondo dello spettacolo ritirandosi a vita privata.
view post Posted: 3/5/2024, 11:16 Gli eredi politici di Berlusconi:tanto per ridere un po' - L' ANGOLO DELLA RISATA
GLI EREDI DI BERLUSCONI
Muore Berlusconi, leader del centro-destra.
Il giorno dei funerali Tajani si avvicina alla Meloni e gli mormora in un orecchio: «Senti, dopotutto penso che spetti a me prendere il suo posto».
«Sì, ma sbrigati, che stiamo per chiudere la bara
view post Posted: 3/5/2024, 11:06 'A NUTRICCIA chi era a Napoli - BOZZETTI , ANEDDOTI E FATTARIELLI NAPOLETANI
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Oggi il problema dell’allattamento non esiste, anzi le donne, anche se ampiamente fornite di latte, fanno ricorso sempre più frequentemente a quello artificiale.
Lo fanno per comodità, per non sciupare il seno e perché devono recarsi al lavoro.
.Fino agli anni ’50, invece, non avere latte era un’autentica disgrazia ed era necessario ingaggiare ‘na nutriccia (una balia).
In virtù del loro seno prosperoso, erano preferite le ciociare ed erano facilmente riconoscibili, oltre che per le caratteristiche fisiche appena citate, per l’abbondanza di ori che ostentavano.
I genitori che erano costretti ad affidarsi ad una nutriccia, infatti, 0per ingraziarsela e per assicurare al loro pargolo un buon trattamento, erano di solito molto prodighi ed elargivano a piene mani costose “attenzioni”.
Logicamente, le nutrici erano sottoposte ad assidua sorveglianza perché eventuali loro eccessi potevano incidere sulla qualità del latte con il quale il rampollo era cibato.
La balia non doveva fumare (ma all’epoca erano poche le donne del popolo che lo facevano), non doveva eccedere con l’alcol, non doveva mangiare cibi indigesti, non doveva andare a letto tardi…
Non doveva litigare, non doveva arrabbiarsi perché il latte di una donna arrabbiata si “inacidiva” e danneggiava il pargolo.
Insomma, doveva condurre una vita quasi monacale.
Lo facevano?
Di solito erano ospiti dei genitori del bambino, ma le famiglie meno abbienti affidavano, spesso, il piccolo alla nutriccia che lo allevava come un suo figlio fino a quando non si svezzava.
Nasceva perciò, spesso, un tenero rapporto, che durava tutta la vita, tra queste prosperose donne di campagna ed i bambini che avevano allattato che, spesso, conservavano anche da adulti l’accento ed il dialetto del paese della loro “Tata”.
Non di rado nasceva, addirittura, una sorta di gelosia e di competizione tra la mamma e la nutriccia e la letteratura del secolo scorso ha tratto notevoli spunti da questi contrasti e dalle vicende ad essi legati.
Il mestiere di nutriccia, in effetti, coinvolgendo i sentimenti, era un mestiere difficile perché una donna raramente dimentica un bambino che ha stretto al seno ed al quale ha dato il proprio latte.
Per concludere, voglio ricordare come era chiamata la nutrice dal popolino che, nella sua semplicità, riesce di solito a cogliere e sintetizzare meglio dei letterati situazioni e sentimenti: mammazezzélla.
(da antichi mestieri)
view post Posted: 3/5/2024, 10:58 Gli Astroni un posto a due passi da Napoli, da visitare assolutamente - I POSTI BELLI D'ITALIA
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Localizzato nella più zona più esterna dei Campi Flegrei, il cratere degli Astroni è al centro di una serie di crateri vulcanici che si accalcano l'uno sull'altro: ad est Agnano, a sud la Solfatara, ad ovest Cigliano, a nord la cerchia dei crateri detti comunemente Fossa Lupara. Per Astroni (da sturnis, per l'abbondanza di uccelli o da strioni, stregoni) si indica la caldera di un cratere vulcanico formatosi per esplosione 4000 anni fa; il cratere si presenta come un tronco di cono largo e schiacciato il cui orlo, di forma ellittica, ha una lunghezza di 2000 metri, una larghezza di 1500 metri, un perimetro di circa 7 Km e un'altezza media di 200 metri. Il cratere ha un'area di circa 257 ettari e al suo interno, in seguito ad una attività vulcanica secondaria, sono emersi alcuni rilievi, quali il Colle dell’Imperatrice (82 m.), la Rotondella (74 metri) e i Pagliaroni (54 m.); la parte più bassa del cratere è occupata da tre laghetti: il Lago Grande, il Cofaniello Piccolo e il Cofaniello Grande.

Nella formazione del vulcano si riconoscono tre fasi: risalita di magma dal condotto di alimentazione, fuoriuscita esplosiva violenta di ceneri, lapilli, pomici e scorie e formazione dell’edificio craterico, attività magmatica a bassa esplosività, con origine dei rilievi interni. Le ultime manifestazioni vulcaniche furono di tipo fumarolico e idrotermale cui si collega l’uso delle sorgenti di acqua sulfurea, già utilizzate nell’antichità come stazione termale. Nel XIII secolo Pietro da Eboli le cita come Balneum Astruni, la cui acqua aveva potere decongestionante e curava i reumatismi.

Divenuti riserva reale di caccia in età aragonese, Alfonso I li circondò con un alto terrapieno e, più tardi, don Pedro de Toledo dotò gli Astroni della Torre Centrale, della Torre Lupara e della Torre Nocera, in funzione di avvistamento. La tenuta, ceduta a privati nel 1692, fu donata ai Gesuiti, che, dopo circa 70 anni, la cedettero a Carlo III di Borbone che la ripropose come tenuta di caccia reale e la dotò, sul crinale del cratere, del solido muro di cinta e della Vaccheria, utilizzata come casino di caccia. Fino alla metà del XIX secolo gli Astroni furono particolarmente curati, ma con l'Unità d'Italia, cominciò la decadenza: nel 1870 si assistette al prosciugamento naturale dei laghi Cofanielli e il bosco si ridusse a ceduo di misera qualità; nel 1920 l'area divenne proprietà dell'Opera Nazionale Combattenti; dal 1939 al 1944 il bosco fu abbattuto ed il cratere utilizzato come campo di prigionia sia dai tedeschi sia dagli americani, con la costruzione di baracche e ricoveri. Divenuto parco faunistico nel secondo dopoguerra, nel 1961, su indicazione della Direzione dello Zoo di Napoli, furono introdotte molte specie animali, anche esotiche. Dal 1969 il cratere è stato dichiarato oasi della protezione della fauna; nel 1979 il cratere degli Astroni è passato al demanio della Regione Campania che lo ha destinato nel 1992 a Riserva Naturale dello Stato "Cratere degli Astroni" e l'oasi è diventata un importante riferimento per numerose attività di educazione ambientale.
Il Centro Recupero Fauna Selvatica provvede alla cura, alla riabilitazione e alla liberazione di animali feriti, specialmente rapaci, che vengono consegnati al centro; inoltre il Ministero dell'Ambiente ha istituito il Centro di Educazione Ambientale "Cratere degli Astroni", gestito dalla Delegazione WWF Campania, che svolge attività di educazione ed informazione ed ha inoltre finalità di documentazione ed aggiornamento sui problemi ecologici e di tutela dei beni ambientali.
view post Posted: 3/5/2024, 10:26 Cristina Trivulzio di Belgiojoso:un'eroina quasi dimenticata del nostro Risorgimento - LA STORIA FATTA A PEZZI
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Nei libri di storia se ne parla poco, eppure Cristina Trivulzio di Belgiojoso (Milano, 28 giugno 1808 – Milano, 5 luglio 1871),meriterebbe di diritto di stare a fianco dei grandi del nostro Risorgimento.
Patriota, giornalista, viaggiatrice, scrittrice , soprattutto donna indipendente e all'avanguardia, lottò per tutta la vita per un’Italia unita e soffrì l’esilio pur di liberare lo stivale dal giogo della corona austriaca. Cristina Trivulzio di Belgiojoso, visse nel pieno del Risorgimento italiano, ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca e sovvenzionò insurrezioni.
La sua fu una vita sempre controcorrente, seppure fosse nata in una famiglia dell’alta aristocrazia.
Nè frivola né rivoluzionaria, una donna unica e libera, ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca e sovvenzionò insurrezioni contro gli austriaci occupanti.
Dimostrò fin dall’infanzia una pura passione politica. Ebbe una vita familiare travagliata e comportamenti per il tempo ritenuti spregiudicati e scandalosi: sposata, lasciò il marito ed ebbe una figlia da un nuovo compagno, fu in contatto con la Carboneria e in seguito fuggì in Francia, intrattenne relazioni prestigiose nel famoso salotto parigino, divenne giornalista. Tornata in Italia nel 1840 si stabilì a Trivulzio.
Lì, colpita dalle condizioni di miseria dei contadini, si dedicò ai problemi sociali, con uno spirito da vera riformista, seguendo le teorie utopistiche di Saint-Simon e Fourier. Qui aprì asili e scuole per figli e figlie del popolo. Nel 1848, trovandosi a Napoli quando scoppiò l'insurrezione delle cinque giornate di Milano, partì subito per il Nord Italia pagando il viaggio ai circa 200 napoletani che decisero di seguirla, tra gli oltre 10 000 patrioti che si erano assiepati sul molo per augurarle buona fortuna. A Milano fu in prima linea partecipando ad alcuni episodi salienti:. A Roma nei mesi della Repubblica guidata da Mazzini, lavorò negli ospedali durante l'assedio della città, creando le ""infermiere"" laiche e chiamando a questo compito nobili, borghesi e prostitute. Alla caduta della Repubblica (luglio 1849), dopo essersi battuta per salvare feriti e prigionieri, fuggì a Malta, ad Atene e infine a Costantinopoli.
Continuò anche la sua opera politica cercando di convincere tutti che l'unica soluzione per muoversi verso l'unione italiana era sostenere Carlo Alberto e quindi il prevalere della dinastia dei Savoia. Il suo obiettivo non era una monarchia, ma una repubblica italiana simile a quella francese; tuttavia, se per arrivare alla repubblica bisognava prima unire l'Italia, l'unico mezzo era di appoggiare la monarchia dei Savoia
Nel 1861 si costituì finalmente l'Italia unita, da lei tanto desiderata, e poté quindi lasciare la politica con una certa serenità. Da questo momento visse appartata tra Milano, Locate ed il lago di Como. Acquistò una villetta a Blevio dove si trasferì con il Budoz, il servo turco che l'aveva seguita ormai da un decennio e Miss Parker, la governante inglese che aveva vissuto con lei fin dal suo viaggio del 1839 in Inghilterra.

Morì nel 1871, a 63 anni. Aveva sofferto di varie malattie, subito molte peripezie, tra le quali anche un tentativo di omicidio, cosa che le lasciò diverse ferite. Fu sepolta a Locate di Triulzi, dove la sua tomba si trova tuttora.
view post Posted: 2/5/2024, 18:03 Va zumpanno asteche e lavatore.pecchè dicimme accussi' - BOZZETTI , ANEDDOTI E FATTARIELLI NAPOLETANI

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Alla lettera è va saltando per terrazzi e lavatoi.
E' una espressone canzonatoria che si adopera per indicare qualcuno incline all'indolenza e all'ozio, insomma un fannullone scansafatiche.
Qualcuno che va bighellonando in ogni direzione: a dritta e a manca, in alto (asteche=lastrici solai,terrazzi) ed in basso (i lavatoi erano olim ubicati in basso
view post Posted: 2/5/2024, 17:22 Qualcosina che non sai , ma che è importante sapere - CURIOSITA' DI OGNI GENERE

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In alcune tribù nepalesi dell'Himalaya i fratelli condividono la sposa
È’ la realtà di una tribù che risiede nella regione dell'Himalaya. I fratelli di una famiglia condividono una donna comune per tutta la vita coniugale. La poliandria non solo è praticata in questa regione, ma è anche accettata come parte della tradizione e della cultura


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I faraoni permettevano il matrimonio tra fratelli e, in alcuni casi, anche tra padre e figlia, al fine di preservare la purezza della stirpe. L'incesto tra i monarchi era consentito, così come la circoncisione, una pratica poi adottata dagli ebrei. Aveva un carattere rituale nella cerimonia di iniziazione dell’adolescenza. Si ritiene che esistessero cerimonie religiose legate a riti di fertilità che prevedevano la pratica del sesso di gruppo.


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A Mangaia le donne anziane fanno sesso con giovani adolescenti
Su quest'isola dell'Oceano Pacifico meridionale, i bambini, una volta raggiunti i 13 anni, hanno rapporti sessuali con donne più grandi che insegnano loro le complessità dell'atto e il modo migliore per soddisfare i loro partner.
All’inizio viene praticata un’incisione sul pene, qualcosa di simile alla nostra circoncisione, subito dopo comincia un vero e proprio corso di educazione sessuale che comprende l’uso dei propri attributi, le posizioni e la capacità di dare piacere al partner.


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Vincere il disgusto per le secrezioni corporali dell’altro è un buon punto di partenza per una relazione soddisfacente. Di solito l’educazione è graduale, ma nelle aree rurali dell’Europa dell’est il passaggio è più brusco. La scelta del partner avviene offrendo al cavaliere scelto per le danze un pezzetto di mela, che questi certo non può rifiutare. Il pezzetto in questione deve però passare l’intera giornata sotto le ascelle della dama, che così verifica il valore del suo potenziale futuro uomo.


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Il primo vibratore? La zucca di Cleopatra
Era un contenitore con forma fallica con dentro api vive che muovendosi vibravano. Questo dispositivo, molto innovativo per l’epoca, poteva essere appoggiato sui genitali per godere della vibrazione e pare essere legato alla figura di Cleopatra, dipinta come femme fatale e donna sessualmente libera e moderna.


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Sesso in aereo? 1 passeggero su 20 lo pratica in volo
Secondo un sondaggio del sito d’incontri Saucy Dates, il 78% degli intervistati vorrebbe fare sesso in aereo e il 5% ha dichiarato di averlo già fatto. Tra coloro che hanno fatto sesso sull’aereo, il 37% lo ha fatto con il partner, il 30% con uno sconosciuto, il 18% con un membro dell’equipaggio e il 15% con un amico.
view post Posted: 2/5/2024, 16:43 CHI GALLINA NASCE 'NTERRA RASPA - SOLO AFORISMI NAPOLETANI
Chi nasce persona zotica, grossolana e ignorante, agirà sempre di conseguenza!
view post Posted: 2/5/2024, 16:00 Marino Magrin un ottimo centrocampista - DOVE SONO FINITI QUESTI EX CALCIATORI?
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Marino Magrin (Borso del Grappa, 13 settembre 1959) è stato un ottimo centrocampista.
Magrin inizia a tirar calci al pallone a sedici anni, nei dilettanti del Bassano Virtus, che nel 1975-1976 disputa il campionato di Serie D. A giugno la squadra scende nei Dilettanti, e il giovane centrocampista gioca 7 partite segnando 3 gol. Magrin resta a Bassano del Grappa fino al 1978, anno in cui passa al Montebelluna, in Serie D. Lì Magrin gioca due campionati di Serie D, sommando 57 presenze e 14 reti.

A giugno 1980 passa al Mantova che milita in Serie C1. In biancorosso Magrin resta solo un anno: a giugno 1981 lo recluta l'Atalanta, appena scesa in Serie C1. Nel giro di tre stagioni i nerazzurri conquistano la massima serie. Debutta in Serie A tre giorni dopo il suo 25º compleanno, il 16 settembre 1984, nell'1-1 contro l'Inter. Resta a Bergamo fino al giugno 1987, sommando 192 presenze e 40 gol.
Passa quindi alla Juve dopo la partenza di Platini.
L'anno dopo la squadra arriva quarta. Magrin lascia Torino nel giugno 1989, dopo 44 presenze e 7 reti in campionato. Nonostante fosse stato acquistato per sostituire Platini, Magrin non indossò la prestigiosa maglia numero 10 durante le due stagioni in bianconero.

Ormai trentenne, il giocatore passa all'Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli, dove disputa le ultime stagioni di attività (due retrocessioni in Serie B intervallate da una risalita) fino al 1992, quando ritorna a Bassano per giocare l'ultima stagione prima del suo ritiro.
Ha poi allenato squadre giovanili.


Edited by Pulcinella291 - 2/5/2024, 17:44
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