Posts written by oliviaspencer

Il brano God Save the Queen (Dio salvi la regina) sarebbe stato scritto tra il 1736 e il 1740 e fu adottato dal Regno Unito come inno nazionale nel 1744. L'autore è considerato anonimo, anche se la

sua ideazione è attribuita al musicista e poeta londinese Henry Carey (1687-1743) che soleva vendere le sue opere al miglior offerente senza rivendicarne la proprietà.

Oltre a quello britannico, altri inni ancora in uso sono molto antichi. Per esempio la Marcha Real della Spagna (nota anche come Marcha de Granaderos) fu composta nel 1761.

Ricordiamo anche La Marsellaise francese (La Marsigliese) che risale invece al 1792 e divenne ufficialmente inno nazionale solo nel 1879.

Squadra inglese che canta l'inno

Ingredienti


baccalà 800 g
pomodori pelati 1 barattolo
olive nere 100 g
capperi 30 g
farina
olio evo
olio di semi
sale
prezzemolo


Lavate il baccalà sotto l’acqua corrente e asciugatelo benissimo, tamponandolo con della carta assorbente finché non avete eliminato l’acqua.
Fate scaldare in padella l’olio di semi di girasole. Intanto, passate il pesce nella farina facendo attenzione a ricoprire tutti i lati.
Calate il baccalà nell’olio e fatelo friggere finché la pelle non sarà croccante. Questo infatti deve essere girato una sola volta.

Trasferitelo su della carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Passiamo al condimento. In una padella scaldate un bel giro di olio extravergine di oliva.
Aggiungete uno spicchio di aglio e fatelo dorare. Intanto denocciolate le olive. Eliminate l’aglio e calate i capperi e le olive. Fate insaporire per qualche secondo,
quindi versate anche i pomodori pelati e il prezzemolo. Un pizzico di sale e lasciate in cottura. Eliminate le spine del baccalà e la pelle se non vi piace, quindi
tagliatelo in pezzi e aggiungetelo al sughetto. Lasciate insaporire il tutto per qualche minuto. Il vostro baccalà alla luciana è pronto.

Tosse e raffreddore sono problemi molto diffusi fra i più piccoli. Come contrastarli con metodi e ingredienti naturali?

Il primo suggerimento è di bere molto, perchè la disidratazione favorisce l'addensamento del muco.

Contro il raffreddore, è consigliabile fare dei fumenti con acqua calda e bicarbonato(oppure oli essenziali).

Contro tosse e mal di gola, aggiungete del miele a una tazza di latte caldo.

Il comune modo di dire <piantare in asso> significa abbandonare qualcuno da un momento all'altro: La locuzione avrebbe un legame con la mitologia greca. La forma arcaica del detto

potrebbe derivare da <piantare in Nasso> che fa riferimento al mito di Arianna, figlie del re di Creta Minosse. La donna, innamorata di Teseo, lo aiutò a uccidere il Minotauro e a fuggire dal

labirinto grazie al famoso filo di Arianna per poi scappare con lui. L'eroe ateniese aveva promesso ad Arianna, dopo il suo prezioso aiuto, che l'avrebbe portata via con se ad Atene, ma quando

sbarcarono a Nasso l'abbandonò con l'inganno, <piantandola in Nasso>

Arianna a Nasso> di Evelyn De Morgan

Prima di una serata importante vogliamo rassodare un pò il dècolletè?

si possono fare impacchi di acqua fredda e succo di limone. Vedrete che risultato!

L'Europa vuole il green, intanto sta facendo tagliare tantissimi alberi in tutta Italia, soprattutto nelle città con la scusa che sono malati. E' un controsenso

Da quello che ho letto è perchè le foglie si muovono e danno fastidio al 5 G

Come preservare la bellezza dei nostri divani e poltrone in pelle? Sulle parti più consumate è possibile usare del semplice lucido da scarpe, del colore adatto o anche neutro.

Una volta al mese, è consigliabile pulire con un panno in microfibra e latte detergente. In caso di macchie, usate il sapone di Marsiglia diluito (oppure direttamente la saponetta sulle chiazze più ostiche)

Un recente studio statunitense ha confermato ciò che le osservazioni meteorologiche monitorano da tempo. e cioè che la copertura boschiva quanto è più è fitta tanto più favorisce le

precipitazioni. Era ben noto, per esempio, che sulla foresta amazzonica (che ha una superficie di 6,7 milioni di km) le piogge arrivano in anticipo rispetto alla stagione umida e sono più

intense e durature che altrove. Questo perchè l'umidità prodotta della folta vegetazione aumenta la probabilità di formazione delle nubi rispetto ai terreni spogli o asfaltati. Lo studio ha

calcolato che se si ripiantumasse il 15% della superficie terrestre oggi disboscato, le precipitazioni aumenterebbero di circa 8%.

La dolorosa e antiestetica <bollicina> che si forma sulla palpebra può essere trattata in modo naturale.

Si possono fare impacchi con bustine di tè o di malva, sfruttando le relative proprietà antinfiammatorie.

Utilizzate un dischetto di cotone imbevuto di olio extravergine di oliva. Applicate un gelo di aloe vera.

Alla fine di una cena piuttosto elaborata, restano spesso da lavare delle pentole molto sporche e incrostate. Che fare?

Una soluzione consiste nel realizzare un detergente naturale, composto da acqua calda, sale grosso e succo di limone.

Lasciate in posa non meno di mezz'ora e poi lavate come d'abitudine. Anche lo sporco più difficile verrà via senza problemi.

Il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri) è un uccello, non in grado di volare, che può raggiungere i 115 cm di altezza e i 37 kg di peso. Vive al Polo Sud e non emigra in inverno,

come gran parte delle creature che vivono in quei luoghi. Affronta invece il gelo perchè, a differenza di altri uccelli, nidifica proprio nella stagione fredda. Dopo un lungo corteggiamento,

il maschio e la femmina si accoppiano. Quest'ultima depone un solo uovo, poi parte verso il mare alla ricerca di cibo (pesci, calamari, molluschi e piccoli crostacei). Entra così in gioco il

futuro papà che tiene l'uovo al calduccio tra le zampe fino alla schiusa (ci vogliono circa due mesi). Quando la femmina fa ritorno, rigurgita il cibo ingerito nel becco del piccolo, che inizia

a sfamarsi.

Un pinguino col suo pulcino

Si tratta di un inconveniente stagionale, legato in particolare agli sbalzi di temperatura. Ma come alleviarlo o farlo passare del tutto, usando solo ingredienti e metodi naturali?

Ecco qualche piccola dritta. Fate gargarismi con acqua e sale (un antinfiammatorio). Assumete un cucchiaino di miele, che ha proprietà lenitive e antisettiche.

Prendete un tè caldo, con l'aggiunta di una fetta di limone: il caldo scioglie il muco e il limone garantisce un salutare apporto di vitamina C.

Il tasso del miele (Mellivora capensis) è un mammifero appartenente come le faine, le martore e le puzzole, alla famiglia dei Mustelidi. Diffuso in gran parte dell'Africa, in Medio Oriente e anche

in India, è noto per il suo carattere impavido e <rissoso>. E' infatti sempre pronto a combattere, riuscendo ad allontanare anche i suoi predatori, animali del calibro di iene, leopardi e leoni.

Lungo fino a 70 cm e con un peso di circa 16 kg, ha una forza fuori dal comune, una mascella potente, denti affilati e lunghi artigli ricurvi sulle zampe anteriori. Per queste sue caratteristiche risulta

essere tra gli animali più aggressivi al mondo. Il tasso del miele si nutre di piccoli mammiferi, uova, insetti, rettili e di miele, di cui è particolarmente ghiotto.

Un tasso del miele