Pansa, lo scrittore giornalista, con "il sangue dei vinti" ha dato voce ad uno dei periodi più controversi della nostra storia. L'Italia, anzi gli italiani, non hanno mai fatto i conti con la loro storia, e senza questo l'argomento non troverà mai pace. Gli episodi di vendetta e di giustizia sommaria furono innumerevoli, vanno tuttavia contestualizzati al periodo storico in cui sono accaduti. Del resto la causa del male, va ricercata nei comportamenti di chi non volle accettare l'armistizio dell'otto settembre 1943, le persecuzioni più devastanti i crimini ed i rastrellamenti avvennero proprio nel periodo della guerra civile che separò' l'Italia in due. Giorgio Diritti, con il suo film "L'uomo che verrà ha dato un notevole contributo raccontando un episodio tra i più efferati crimini nei confronti di un paese intero, crimini di italiani fatti su italiani. L'Italia dopo vent'anni di dittatura non era più riconoscibile sotto il profilo umano, la violenza, gli abusi, le deportazioni, avevano irrimediabilmente cambiato la natura umana in un mostro. Un mostro che alla prima occasione si e preso, a torto o a ragione la propria rivincita. Oggi noi dall'alto della serenità della nostra vita non possiamo far altro che condannare ogni forma di violenza, dobbiamo farlo per noi e per dare un esempio ai nostri figli. Ma se avessimo subito dei torti in prima persona, delle violenze, degli stupri, forse vedremmo i fatti sotto un'altra prospettiva. Personalmente, non condivido la violenza, cerco solo di comprendere perchè cio' è potuto accadere.
|