Le stronzate di Pulcinella

LE POESIE (epigrammi)PROIBITE DI VALERIO MARZIALE

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/4/2010, 13:22
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,083

Status:


O Nestore.

Nestore, non hai fuoco, né una toga,
né uno strame di cimici per letto,
non una coltre tramata di giunchi,
schiavo non hai (ragazzo o in là con gli anni),
neppure una bimbetta. Niente chiavi,
né cani o serrature; neanche un calice,
Nestore, eppure tu ti vanti d'essere,
ti fai ciamare, povero e fra il popolo
vuoi ti si ponga. Ma è millanteria.
Povertà non vuol dire avere nulla.

A Senia
Senia, i banditi - dici - t'han violata.
"Quella? No, grazie", dicono i banditi.

A Gallo

Dormi, Gallo, con maschi dal gran cazzo,
ch'è sempre ritto, mentre il tuo vacilla.
Cosa mi devo, o Febo, sospettare?
Un frocio ti credevo, ma la fama
dice che proprio checca tu non sei

Vacerra
Siede l'intero giorno e brucia il tempo
così Vacerra: sempre dentro ai cessi.
Non è diarrea, è semplice appetito!

Luperco
Non da poco, Luperco, si rifiuta
di levarsi il tuo cazzo e quasi folle
tu lotti per drizzarlo, ma non giovano
a te neppure l'erbe più indicate
e insozzi bocche pure a pagamento;
ma inutilmente Venere solletichi:
così è defunta. Io resto a bocca aperta:
per non averlo, averi tu dilapidi
 
Web  Top
view post Posted on 17/6/2010, 07:54
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,083

Status:


LO SPASIMANTE DI MARONILLA

Gemello vuol sposare Maronilla,
la brama e la corteggia assiduamente,
la prega e le fa doni.
«Ma è veramente così bella?»
«Macché! non v'è nulla di più brutto.»
«Cos'ha dunque che piace e attira tanto?»
«Essa tossisce per tubercolosi




A UN INVERTITO DAL SEVERO ASPETTO

Tu vedi, o Deciano, quell'uomo
dai capelli arruffati
e del quale temi tu stesso
il sopracciglio severo
e che sempre nomina i Curii
e i difensori Camilli?
L'aspetto austero di lui non t'inganni:
ieri fu donna



A BASSO COSTA CARO...

Tu scarichi il superfluo del tuo ventre
in un infelice vaso d'oro,
né, Basso, tu te ne vergogni.
Tu bevi in un bicchiere, che è di vetro,
cachi dunque a prezzo più costoso




LA DONNA CHE PREFERISCO

Tu mi domandi, o Flacco,
quale tipo di donna
vorrei per me e quale non vorrei?
Non troppo compiacente la vorrei
e non troppo scontrosa.
Le qualità intermedie preferisco:
che non mi stia lì a tormentare
e non mi sazi subito di sé.


QUELLO CHE PAOLA NON PUÒ NEGARE

Era il tuo amante, potevi tuttavia
questo, tu, Paola, negare.
Ma ora è tuo marito.
Forse che ora questo puoi smentire?



IL CAGNOLINO DI MANNEIA

Manneia, il tuo canino
ti lecca bocca e labbra:
or più non mi stupisco,
se piace al cane di mangiar la merda.



UN VERO PADRE DI FAMIGLIA

Non pensa Quirinale,
pur desideroso di aver figli,
di dovere prender moglie.
Ha trovato
come realizzare questo scopo:
stupra le sue ancelle
e riempie i campi e la dimora
di cavalieri nati schiavi in casa.
Quirinale è un vero padre di famiglia


IL CANTO DI EGLE

Egle tu male hai cantato
finché sei stata fottuta.
Ma ora che canti bene,
non sei più da baciare.


PARITÀ DI MOGLIE E DI MARITO

Dice tua moglie
che tu fai l'amore con le serve;
ma essa, poi,
se la fa coi lettighieri:
Alauda, come vedi, siete pari.


CONTRABBANDO DI BACI

Labulla, a furia di pensare,
ha trovato il modo di baciare
il suo amante, in presenza del marito.
Bacia e ribacia a non finire
il suo nano scimunito;
quando le guance sono umide di baci
l'amante a sé l'attira
e dopo averlo di baci tempestato,
tosto lo rigetta
alla padrona che ride a crepapelle.
Oh, di quanto il marito
del nanetto è assai più scimunito


REGISTRATI ANCHE TU AL NOSTRO SITO DIVENTA NOSTRO AMICO E AIUTACI A SCRIVERE COSE CARINE E DIVERTENTI

Edited by Pulcinella291 - 24/8/2010, 09:13
 
Web  Top
16 replies since 21/1/2010, 11:47   154593 views
  Share