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| LA TOPA Sottobosco di pelo caverna oscura che in grembo femminil natura ha posto ove dannato all’amorosa arsura il membro peccator si cuoce arrosto. Bolle mai sempre in quella tana impura di liquefatta pece un fier composto. Gorgogliano là dentro in rea mistura fetida bava e sanguinonso mosto. L’orlo dell’ampia grotta è un taglio immondo che quanto grande sia non si decide né Archimede trovò quant’è profondo. Amor vi gettò l’arco e più nol vide. L’ancora Tifi e non trovo vi ‘l fondo. Gettò la clava e la perdette Alcide Oh va a ripiglialla.
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