| Licola 14/5/2014
Racconto-62
Voglio ora riprendere il racconto e voglio riportare un episodio che mamma di recente mi ha raccontato. Francesco Gargiulo, nato il venticinque ottobre del milleottocentocinquantacinque, era il padre di Maria, madre di mamma, sposata con Riccardo Rossi. Il nonno Riccardo, fuori per lavoro, inviò un telegramma a casa alla moglie: “porta fiori su tomba mia”. Successe il pandemonio, la nonna Maria pensò al peggio, immaginando che il marito avesse compiuto un atto inconsulto a causa di problemi sul lavoro. Subito intervenne il nonno di mamma, Francesco, che tranquillizzò la figlia e andò alla posta di Chiaiano, dove era conosciuto e lì appurò che c’era stato un errore di trascrizione, non era su “tomba mia” ma su “tomba Lidia”, un’amica di famiglia morta improvvisamente. Questa era la vita di allora così lontana ma poi non tanto se ancora ci capita di avvertirne gli influssi, se non ci sembra così assurdo vivere con telegrammi e non con telefonini, se gli avvenimenti sconvolgenti erano quelli che ho raccontato ma ai quali si poneva rimedio mediante rapporti tra persone. Il nonno Gargiulo che la moglie Adele chiamava Ciccillo, voleva molto bene alle nipoti, rimaste orfane nel giro di un mese di entrambi i genitori ed in particolare a mamma, la più piccola . Oggi, quando mia madre sta da noi, nella stanza in cui dorme ha il busto del nonno Gargiulo che le tiene compagnia. A quanto mi disse Sara quel busto glielo fece un suo alunno quando egli, laureato in matematica, faceva il preside. Nel mio studio ho un busto di gesso che riproduce il mio bisnonno materno a grandezza naturale e che trovai anni fa abbandonato nella cantina di Sara. Ha uno sguardo dolce rivolto in lontananza. Per me è come un Angelo custode, anche per i racconti che mi hanno fatto di lui mia madre e mia zia Sara. Era un uomo alto, grande, i capelli ed i baffi bianchi, molto buono e sempre propenso a parlar bene della gente; soleva ripetere: “ quello è un galantuomo” e questo capitava anche se la persona in oggetto non era affatto un galantuomo. Avrà preso diversi granchi ma è rimasto nel cuore delle sue nipoti e poi dei pronipoti ed ancora oggi io racconto di lui ai miei nipoti.
Il puzzle continua e se non riesco a trovare subito un tassello lascio lo spazio libero in attesa di trovare il pezzo giusto. Un abbraccio a tutti. Giovanni
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