Le stronzate di Pulcinella

una vita piccola piccola

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view post Posted on 29/7/2014, 10:01
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E' arrivato anche "il mio desiderio di oggi" di giovanni Keller, e mi permetterò, per una volta di copia-incollarlo pure qui,
a suffragio del mio pensiero.

Un altro esempio di propaganda razziale. Quanti di noi "bambini piccoli" compresi riuscirebbero a sentire meglio di Giovanni
le parole di quel prete?

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Non ci avevo pensato.


Domenica scorsa il sacerdote prima della Messa, mentre aspettava che giungessero gli altri fedeli, ci intrattenne con una chiacchierata durante la quale disse tra l’altro: “Se guardate la copertina di “Famiglia cristiana” di questa settimana, vedrete una fotografia tragica, un ragazzo palestinese che porta in braccio un bambino morto. Quando vedremo su questa rivista una fotografia simile con un bambino ebreo morto? Sì, perché stanno morendo anche i bambini ebrei e la morte di un bambino ebreo è un evento tragico come la morte di un bambino palestinese, altrimenti leggendo certa stampa sembrerebbe che ha valore solo il sangue palestinese.” A queste parole, voi che mi conoscete,saprete che ebbi un moto di dissenso. Ma come? Gli ebrei che si stanno comportando con i palestinesi come i nazisti si comportarono con loro devono avere la nostra pietà? Questo strano popolo che dopo qualche millennio non ha dimenticato di aver vissuto una volta in quel territorio e con la forza del danaro si è comprato il diritto di ritornarci prendendo suolo ai residenti, deve avere la nostra comprensione? Ecco la bellezza del nostro credo che il sacerdote testimone di fede mi ha ricordato, a prescindere dalle idee personali del prete uomo. Devo imparare che di fronte all’evento tragico non si fanno analisi politiche o sociologiche, quelle sono non solo utili ma anche necessarie in altri momenti, di fronte all’evento morte anche allo stupratore o al serial killer dobbiamo la nostra misericordia.


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view post Posted on 30/7/2014, 07:10
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Ti rispondo Lucio dove affermi:

Come mai mio figlio piccolo si turba tanto del problema della presunta superiorità della razza ariana, e rimane indifferente, o non nota affatto il campanilismo
sprezzante dei suoi concittadini?

Al di la di constatazioni che fa anche perché a scuola alle medie hanno affrontato i temi storici riferiti al periodo della guerra e poi noi in casa gli parliamo in generale di storia
Cio che lui esterna e' un domandarsi del perché un uomo sia spinto a tanta cattiveria e a voler primeggiare su un altro e questo lo insegna la storia dei tedeschi e di tt lo scempio che e' stato commesso nei confronti degli ebrei e quant altro...
un ragazzino attento se le fa le domande e ti diro' di piu' lui nota anche il campanilismo di cui tu parli se per campanilismo vogliamo intendere il sentimento di attaccamento alla propria terra ......che e' più forte dove la tradizione è meglio conservata
Una tradizione più è antica più definisce l'identità e la peculiarità di una cultura;
e più è forte e definita l'identità più ci si sente parte di qualcosa di unico ed esclusivo
noi vivendo a nord ed essendo campani certi modi di pensare e certi modi di porsi sono diversi
Lui le nota e come ....infatti nonostante la sua giovane eta' non si mischia e si distingue soprattutto a scuola come comportamento a detta degli insegnanti sa anche non solo farsi rispettare dai compagni che e' cosa diversa dal farsi accettare ti assicuro
A scuola quando i compagni spezzini possono deridere anche solo per un istante noi napoletani per usi e costumi mio figlio li mette in riga non picchiandoli ma ricordando loro cosa e' napoli perche' dietro di lui ci siamo noi che in casa con i nostri racconti gli decantiamo napoli e tt cio che c'e'....l animo la bonta' l educazione il rispetto verso lo straniero l ospitalita'.... Quindi per concludere o guaglion e' avanti Lucio vede tutto osserva e al momento dovuto te la spara che ti fa restare a bocca aperta
 
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view post Posted on 30/7/2014, 09:47
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benissimo aurora, complimenti per tuo figlio.
Ma tanto per capirsi bene (ed i termini spesso possono sviare!) per campanilismo, forse campanilismo becero avrei dovuto dire,
io non intendevo il lodevolissimo sentimento di attaccamento alla propria terra, ma il dispregio della terra altrui, quello che fa dire agli austriaci
(sentito con le mie orecchie) "ITALIANI, SCIPPO E MAFIA", che fa scrivere ai torinesi (visto coi miei occhi) "NON SI AFFITTA AI MERIDIONALI",
che per questioni di diversa fede sportiva si spara e si ammazzano i tifosi...

Non si tratta di negare le cose, ma di dirle in un modo invece che in un altro, o dirne solo una parte, per fare propaganda becera, quella di cui io mi lagno.
Ad esempio, mica nego i forni crematori o le camere a gas, quelle che giustamente turbano il bambino!... ma al bambino viene anche detto che in quelle camere di morte vennero uccisi milioni di persone?... e viene anche detto che una città di provincia italiana come Ancona, dove abito io ha centomila abitanti, e ce ne vogliono dieci di città come Ancona per fare un milione di persone, venti per fare due milioni eccetera?....
E viene anche detto, al bambino, che gli alleati "scoprirono" i lagher nazisti solo alla fine della guerra, quando fisicamente ci entrarono dentro?...

E non si pone il bambino (ed al bambino) il dubbio di come venti città come Ancona siano scomparse senza che gli efficientissimi Servizi Segreti alleati lo notassero,
gli stessi servixio che sapevano che a Fabriano, microscopico paese fra gli appennini c'era un ponte ferroviario che conveniva distruggere, ne sapessero niente "prima" o "durante" gli anni del massacro?...
Si dice al bambino che in quegli stessi anni centinaia di migliaia di civili (nemici o "alleati" insieme) venivano massacrati nelle città da bombardamenti a tappeto, una pioggia infinita di bombe buttate a casaccio da diecimila metri, là dove le contraeree non arrivavano?

Quanto ne sa il bambino sveglio di napalm, di villaggi vietnamiti arsi con tutti i loro abitanti ben oltre la fine dell'Olocausto?
e dei gas nervini usati in Corea, indiscriminatamente contro tutti, massacri perpetrati anch'essi ben dopo lo scandalo di quella Shoah che tanto ci affanniamo a "non dimenticare"?... e dei missili che in questo momento stanno volando per uccidere ancora?... Che ne sa, il bambino?...

Ma poi... è giusto che queste cose le sappia?

Siamo sicuri che la scuola affronti questi temi (solo alcuni, a quanto dico, ed altri no) perché si tratta di "Storia"?
Personalmente, scusami, ho dei grossi dubbi. Ed i dubbi mi restano.
 
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view post Posted on 30/7/2014, 10:35
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...ecco appunto al bambino parlagli anche dei fatti di Sarajevo, sono accaduti non molti anni fa, e sono una delle pagine più drammatiche della nostra storia recente.
Il discorso di Lucio che condivido, vuol portare il bambino ad estendere i suoi orizzonti della conoscenza al fine di farsi un'idea scevra da ogni condizionamento.
l'Olocausto è stato senza dubbio una grande ed immane sofferenza, non meno grande fu quella dello sterminio di intere popolazioni da parte di Stalin.
Eppure il giorno della memoria si focalizza solo LI...
C'è una pagina, forse la peggiore di tutte, quelle delle due bombe atomiche lanciate dagli americani a guerra ormai finita.
Mostra al bambino le immagini di Hiroshima e Nagasaki, accompagnalo nella visone e spiegandogli di cosa siamo stati capaci.

Ps: Il temine "il bambino" va inteso in senso lato, racchiude in se tutti i bambini del mondo a cui queste cose vanno spiegate.
 
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view post Posted on 30/7/2014, 11:44
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si, "il caravaggio"!
 
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view post Posted on 4/8/2014, 11:38
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weeeee il bambino deve andare in terza media nu poc a vot arrivamm a tt la storiaaaaaaaa ahahhahahahha cmq certo vi do atto che parlare di storia ai nostri figli fa bene e gli fa capire dove vivono e perché ....e' sempre un piacere leggervi
 
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Il merovingio
view post Posted on 12/8/2014, 15:20




Mamma mia...che tema importante avete scelto. Sono propenso a dire che sono d'accordo con Lucio.
I "bambini" nelle scuole medie, si trovano in un periodo della loro vita molto delicato e non sono più nemmeno tanto "bambini". Cominciano a porsi domande, forse non domande importanti storicamente parlando. Infatti, si chiede quel "bambino" chi scrive quella storia che a scuola gli viene insegnata? E ancora...è tutto vero quello che gli insegnano?
Non credo.
Lo imparerà col tempo, quando si accorgerà che certe cose non quadrano, sempre che per lui o lei, sia importante conoscere certi fatti.
Le domande ho cominciato a pormele verso i trenta anni, per puro caso, leggendo un libro e da allora ho continuato a farmi domande, mettendo quasi tutto in dubbio.
La conoscenza è importante, ma bisogna assimilarla piano piano.
Se accendi una lampadina di 1000 watt in faccia ad una persona, rischi di ferirgli gli occhi. Ma se accendi la stessa lampada con 20 watt e piano piano l'aumenti, non si avrà lo stesso effetto.
La stessa cosa vale per le verità: non si possono rivelare tutte insieme...ma poco per volta. Si ha più tempo per digerirle senza rischiare nulla e aggiornando l'archivio della mente.
 
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21 replies since 4/7/2014, 09:20   348 views
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