La verità

O forse terrificnte! Ma tu te l'immagine avere a che fare con una persona che, se sta zitta, ti parla anche con uno sguardo e pure lì ti dice "la verità"? Io non te la consiglierei una persona così.

Mi dici cosa vuol dire per i radioamatori "in verticale", visto che l'ignoro?

Chissà? Magari un giorno si farà un raduno a Gragnano, davanti ad un bel panuozzo, magari da Mascolo? Pulcinella, è da un po' che manco per il panuozzo. E' sempre Mascolo il top?


Qui... non credo di aver bisogno di spiegazioni, invece! Tranne se non ti riferisci alle parole crociate!


Attento Pulcinella! Poi Lucio rifila pure a te la bacchettata sul "sempre".

Mai significherebbe che non ho mai mentito. E mentirei ora nell'affermare simile assurdità.
Diciamo pure che non sono mai stata brava a mentire, anche se la vita fa "scuola" e ci porta spesso a dirne.
Ma è quando capisci che diventa un circolo vizioso, un "incantesimo" che ci imprigiona che arrivi a chiederti se ne vale la pena.
E la risposta, dopo attenta valutazione, è stata per me un gran bel "No, non ne vale la pena".
Che l'incantesimo continui pure, ma senza di me.
Chiaramente all'inizio, per allenarmi, sparavo verità a destra e manca.
Sbagliando.
La verità si deve volere. E quel che ho capito è che se io la voglio, non è che in automatico la vogliono tutti.
Quindi ho imparato semplicemente a fermare chi non vuole sentirla. Mentire no, ma posso sempre tacere.
Il problema resta lo sguardo.
E lo dico perché mi è stato detto di tutto al riguardo.
Un mio insegnante alle superiori un giorno mi disse:"Se i tuoi occhi fossero lanciafiamme, io sarei già un mucchietto di cenere."
Una signora che non suscitava grande simpatia in generale (nota come l'ho detta bene, ma vera ) di recente mi ha detto: "Tu non hai bisogno di parlare, parlano i tuoi occhi."
E mi fermo qui, proponendo un nobel a chi ha inventato gli occhiali da sole.

Pensavi che io volessi imporre verità a destra e manca o che fin da bambina mi sia dichiarata paladina della verità?
No.
Ho fatto il mio percorso, anzi i miei percorsi, corretto la rotta ed aggiustato anche la velocità di crociera, se posso usare qualche paragone.
Basta a me essere fedele alla verità, quella che ho scelto come stile di vita, quella che è meglio che veda subito. Anche ora, in questo stesso momento, mentre scrivo e analizzo altre questioni personali recenti che mi frullano nella testa da giorni.
Mi sento un po' come Minority Report (non so se l'hai mai visto) mentre passa al vaglio tutte le informazioni, le raccoglie e le confronta su uno schermo virtale.
Benvenga la verità sempre, anche quando mi mostra ciò che non mi piace. Soprattutto quando mi fa vedere ciò che non mi piace.
Prima l'affronto, meglio è.

Ciò che ancora mi stupisce è constatare come ancora in molti la temono, la responsabilizzano di eventuali "frustrazioni" o similare.Io trovo molto più stressante e frustrante la fatica di costruire una bugia e anche mantenerla viva nel tempo.
Ma questo è il MIO rapporto con la verità.


E allora che aspetti a dirmeli?
Io una volta sono andata altrove, però il panuozzo lo facevano con la pasta della pizza, non con il pane come Mascolo. Attendo dritte!


Bel tautogramma!

Due bambini di sei anni rapiscono ognuno un cucciolo a una gatta e per divertimento li picchiano tanto da supporre ragionevolmente di averli uccisi. Da grandi entrambi ricordano l'evento che fu e, mentre uno detesta i gatti e ritiene di aver fatto bene a ucciderne uno in quel dì lontano, l'altro invece ama i gatti e trova che la verità faccia male... tanto male. La verità fa male a seconda dei sensi di colpa?