E' il 4 aprile del 1968 quando negli Stati Uniti, esplode il "fenomeno hippy": gruppi di giovani, animati da ideali pacifisti e anarchici, propongono il ritorno alla natura e protestano contro la guerra del Vietnam.
Questo movimento giovanile nel corso degli anni sessanta e si diffuse in tutto il mondo.
Queste foto sono il simbolo delle contestazioni studentesche ed operaie che in Italia prenderanno il nome di "Sessantotto".
Gli studenti occupano le principali università italiane e a Valle Giulia, Roma, presso la facoltà di architettura avvengono scontri durissimi fra gli studenti e la polizia. Nascono numerose organizzazioni alla sinistra del PCI, la cosiddetta "sinistra extraparlamentare" che accusano il partito comunista di aver abbandonato la strada della rivoluzione.
Fresco del diploma all’Accademia militare di Bengasi, il giovane Gheddafi nel 1969, alla testa di un gruppo di ufficiali, guida il colpo di Stato che depone la monarchia e instaura la Repubblica libica.
Assurto in pochi anni a personaggio chiave del mondo arabo, Gheddafi scuote la Libia dalle sue fondamenta con una «rivoluzione» che parte dalla nazionalizzazione delle risorse petrolifere e avvia la costruzione di infrastrutture, introduce riforme sanitarie e scolastiche e restaura la Sharia secondo le linee esposte nel «Libro Verde», mentre il sogno di realizzare il panarabismo si infrange nei difficili rapporti con gli stati «fratelli», come la Giordania di re Hussein, per la questione dei profughi palestinesi, e con l’Egitto di Sadat e la sua politica di apertura nei confronti di Israele.