Le stronzate di Pulcinella

Fotografie che hanno fatto la storia

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Pulcinella291
view post Posted on 25/11/2017, 11:33 by: Pulcinella291
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1993 :l'arresto di Totò Riina


E' il15 gennaio 1993, una data storica. Quel venerdì mattina sulla circonvallazione di Palermo, ad un incrocio in via Bernini, una zona semi residenziale, all’altezza del civico numero 54, fu catturato dal Crimor, una squadra speciale dei ROS (acronimo di Raggruppamento Operativo Speciale) guidata dal Capitano Ultimo e dall’allora colonnello Mario Mori, il capo dei capi, Totò Riina, U curtu come veniva chiamato per via della sua altezza (di appena 158 cm).
Quindici minuti, tanto è durato il blitz, per mettere fine alla carriera criminale della “belva senza cuore”. Sono le 8.28 almeno così scrivevano i giornali, non un minuto di più, non uno di meno. Per 23 anni, sei mesi e otto giorni, Riina si era nascosto fino a quando l’anonima utilitaria guidata da Salvatore Biondino, sino a quel momento uno sconosciuto, con a bordo “u curtu” in persona non è stata bloccata, per uno strano caso del destino, poco distante da quel marciapiede dove quindici anni prima fece assassinare Beppe Di Cristina, “la tigre'', ucciso il 30 maggio 1978 alla fermata di un autobus, in Via Leonardo Da Vinci, solo perché sospettato di essere un “confidente”.

2006:l'arresto di Bernardo Provenzano



Le indagini che portarono all'arresto di Provenzano si incentrarono sull'intercettazione dei famosi pizzini, i biglietti con cui comunicava con la compagna e i figli, il nipote Carmelo Gariffo e con il resto del clan.
Dopo l'intercettazione di questi pizzini e alcuni pacchi contenenti la spesa e la biancheria, movimentati da alcuni staffettisti di fiducia del boss i poliziotti della Squadra mobile di Palermo e gli agenti della Sco riuscirono a identificare il luogo in cui si rifugiava Provenzano.
Individuato il casolare, gli agenti monitorarono il luogo per dieci giorni attraverso microspie e intercettazioni ambientali, per avere la certezza che all'interno vi fosse proprio Provenzano.
L'11 aprile 2006 le forze dell'ordine decisero di eseguire il blitz e l'arresto, a cui Provenzano reagì senza opporre la minima resistenza, limitandosi a chiedere che gli venisse fornito l'occorrente per le iniezioni che doveva effettuare in seguito all'operazione alla prostata. Il boss confermò la propria identità complimentandosi e stringendo la mano agli uomini della scorta e venne scortato alla questura di Palermo.
Provenzano era ricercato dal 10 settembre 1963, con una latitanza record di 43 anni. In precedenza era già stato condannato in contumacia a 3 ergastoli e aveva altri procedimenti penali in corso. "Binnu" successivamente muore il 13 luglio 2016, a Milano.


1998 :arrestato Francesco Schiavone detto Sandokan


l'11 luglio 1998 in un bunker del suo paese natale grazie alle indagini condotte da Sergio Sellitto, fu arrestato Francesco Schiavone, capo del clan dei casalesi che poi sara' condannato all'ergastolo per associazione di tipo mafioso.
 
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