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| Secondo un pensiero del fu Luciano de Crecenzo, la nascita di un individuo è estratta a sorte ed i più fortunati nascono a Napoli. Non può essere cosi per gli eredi dinastici, se le dinastie son lontane da Napoli, ma non per questo i nascituri sono completamente svantaggiatai.
La SIGNORA, e si, perchè era proprio veramente una gran signora, come donna, comme attrice, come diva era sempre e solo una gran signora Ilaria Occhini, discreta, mai invadente ed è anche per questo che raramente ha rivestito i 'panni' della protagonista nei suoi lavori e con discrezione, signorilità ed in silenzio, ci ha lasciati il 20 luglio di quest'anno.
Vi dicevo delle dinastie : Ilaria era figlia di uno scrittore toscano, la regione culla della nostra lingua, Barna Occhini e nipote prediletta di Giovanni Papini che presto le dedicò il racconto "La mia Ilaria".
La sua bella figura la fece debuttare nel cinema a diciannove anni nel film Terza liceo con lo pseudonimo di Isabella Redi, poi si diplomò all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" a Roma.
Si affermò in televisione, negli sceneggiati L'Alfiere e Jane Eyre, e fece il suo esordio a teatro nel 1957 in L'impresario delle Smirne di Goldoni per la regia di Luchino Visconti, che la diresse anche in Uno sguardo dal ponte e Figli d'arte. In televisione era ricordata soprattutto per gli sceneggiati Graziella 1961 Puccini del 1973 e L'Andreana del 198
Personalmente la ricordo al cinema nell'improbabile ruolo di prostituta nel film "Il mantenuto" di e con Ugo Tognazzi, ma anche per Il medico e lo stregone, I promessi sposi, Due contro la città, (ultimo film in cui recitarono assieme Alain Delon e Jean Gabin, Benvenuti in casa Gori, e molti altri ancora.
Nella sua vitra privata, mai un gossip o uno scandalo era sposata dal 1966 con il nostro concittadino e famoso scittore anch'egli : Raffaele La Capria
A lui le nostre condoglianze
e l'augurio che possa
R . I . P .
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