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| E tu fosti infelice e malaticcio O sublime Cantor di Recanati, che, bestemmiando la Natura e i Fati, frugavi dentro te con raccapriccio. Oh mai non rise quel tuo labbro arsiccio, né gli occhi tuoi lucenti ed incavati, perché... non adoravi i maltagliati, le frittatine all'uovo ed il pasticcio! Ma se tu avessi amato i Maccheroni Più de' libri, che fanno l'umor negro, non avresti patito aspri malanni... E vivendo tra pingui bontemponi, giunto saresti, rubicondo e allegro, forse fino ai novanta od ai cent'anni
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