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| Marone ci racconta la sua città con occhi innamorati, più da marito che da amante in quanto sa riconoscerne pregi ma anche difetti. Rimpiange un po’ le immagini di Napoli che ci forniva il cinema di altri tempi con Totò e in seguito Massimo Troisi che con quel sorriso incerto e malinconico sapeva raccontare la vita tramite le piccole cose, molto diversa dall’immagine squallida e proiettata nelle realtà più torbide che alcuni serial tv ci hanno mostrato.
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