Le stronzate di Pulcinella

Che cos erano Bagatelle e Biliardo

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view post Posted on 12/5/2021, 14:51
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BAGATELLE E BILIARDO, GIOCHI REALI E SFIDE TRA RE

Parliamo di due giochi antichi e nobili, che hanno in comune stecche, palle/biglie e buche, cioè il bagattella e il biliardo: alcuni autori sostengono che già nel II secolo a.C. i Romani praticavano un gioco che ne sarebbe l’antenato; altri attribuiscono ai monaci la descrizione di un gioco simile al bagatelle; ma la prima testimonianza sicura narra che i cavalieri Templari, nel XII secolo, appresero in Arabia un gioco praticato con “mazza e palla”, che si diceva fosse arrivato attraverso viaggiatori originari della Cina. Il biliardo si affermò dapprima in Francia come evoluzione del gioco della “billie maille” (pallamaglio) e il primo biliardo di cui si hanno notizie certe fu quello costruito nel 1470 ad opera di un falegname francese per il re di Francia Luigi XI, il quale era appassionato di questa nuova disciplina, all’epoca appannaggio solo delle classi aristocratiche, che vi giocavano per tempi assai lunghi. È dunque indiscutibile che bagatelle, biliardo, biglie siano tutti nomi diffusi dai Francesi in tutto il mondo, ma i nomi francesi hanno un etimo latino: bagatelle, prende il nome dal Castello omonimo (rifugio per feste galanti e serate frivole, frequentato dal giovane Luigi XV e dal 1775 proprietà del conte d'Artois, fratello di Luigi XVI e grande appassionato di giochi e scommesse), ma l’etimologia ci insegna che il nome è di origine latina: “baca”, bacca, cioè il frutto dell’olivo, con il significato di “cosa rotonda di poca importanza” e ben si attaglia al piccolo castello francese dalla forma arrotondata, ma non all’importanza del suo aspetto perché è un piccolo gioiello; le biglie, anch’esse “cose rotonde”, in francese bille, derivano dal latino bulla, pallina d’oro oppure da pila, palla; entrambe le ipotesi si addicono alla gemmazione del termine “biliardo”. Il gioco di bagatelle era semplice e, quindi “cosa da nulla”: consisteva in un piano di gioco in legno con delle buche (non necessariamente a forma di tavolo), sul quale i giocatori spingevano delle biglie per mezzo di un bastoncino simile ad una piccola stecca da biliardo. E allora -vi chiederete- che ci azzecca Napoli? Ci azzecca, e come, e deriva dalla rivalità che esisteva tra i vari sovrani europei e in particolare tra quelli del Regno di Francia e del Regno di Napoli e che provocava effetti “imitativi”. Così già dal 1500 Napoli fu una delle prime città in cui fu adottato il gioco del biliardo. La rivalità tra la corte francese e quella borbonica fu sempre molto sentita (basti pensare a Maria Carolina regina di Napoli e alla sorella Maria Antonietta regina di Francia) e ciò valeva anche nel campo ludico: non solo i Borbone praticarono i giochi del biliardo e della bagattella nelle loro corti, ma il gioco si diffuse ben presto anche nelle case dell’alta borghesia partenopea e campana, dove a causa dell’elevato costo della materia prima con cui venivano realizzate preferibilmente le biglie (l’avorio) e della sua difficile reperibilità, furono utilizzate palle di resina artificiale. Nelle carte dell’archivio borbonico si menziona spesso la sala di Alessandro dell’Appartamento Storico della reggia di Caserta, destinata al gioco del biliardo. La sala fece poi una brutta fine: gli Alleati americani nell’ultimo conflitto la scelsero come cucina per le truppe, appiccando il fuoco al centro della sala.
Oggi a Napoli ‘na bagattella (femmiile e con il raddoppiamento della"t") indica una ciafrusaglia, ‘na cosa ‘e niente, ‘na pazziella, intesa come gioco, ma anche un imbroglio, generalmente di poco conto o un disordine creato per nascondere qualcosa di più grave.

CURIOSITÀ
*Bagattella è anche il nome dato ai piccoli componimenti musicali da camera, spesso composti da grandi autori, come Bethoven.
*Una leggenda narra che il re francese Luigi XIV chiese al falegname di corte di preparargli un piano giocare a biliardo. Il falegname costruì un tavolo senza sponde coperto con un panno verde, a somiglianza di un prato. Il Re gli fece notare che le grosse biglie cadevano dai bordi piatti, allora il falegname ritornò con un tavolo con sponde altissime con le quali era impossibile giocare; quando le sponde furono abbassate, Maria Antonietta si esercitò fino a diventare una giocatrice provetta, sebbene giocasse con una sua particolarissima stecca curva, costituita da una zanna di elefante con applicazioni d’oro Nel 1792, Luigi XVI e Maria Antonietta giocarono a biliardo nella vigilia del loro imprigionamento. Vinse lei e lo scrittore americano John Grissim, raccontando la partita, ha commentato: “La donna era in gran forma, ma lo fu anche il suo carnefice.”
*A Napoii 'na bagattella indica anche la confusione che si crea a causo degli ’nciuci (termine onopatopeico che in senso proprio è il pettegolezzo e/o il sobillamento). La Treccani aggiunge che questo termine è stato "introdotto recentemente nel linguaggio politico con il significato originario di intrigo, intesa raggiunta sottobanco, di nascosto, e in seguito passato a indicare un piano o un accordo politico confuso, non chiaro, malamente orchestrato". Così abbiamo sistemato anche 'e bagattelle della politica!
(da Wikipedia, alcuni miei vecchi post, Dizionario Enciclopedico Treccani, G.Fiorino, R.Bracale et Al. modificati; le immagini: la sala del biliardo della reggia di Re Sole e quella della Reggia di Caserta)





Dal web



biliardo della reggia di Re Sole e quella della Reggia di Caserta)



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view post Posted on 13/5/2021, 09:01
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