Le stronzate di Pulcinella

Posts written by sefora1

view post Posted: 3/5/2022, 10:31 Leggenda indiana - Foglietti sparsi
C'è una bellissima leggenda della tribù degli indiani Cherokee a riguardo del ‘rito di passaggio’ che dice questo:
"Il padre porta il figlio nella foresta, gli mette una benda sugli occhi e lo lascia lì da solo.
Il giovane deve rimanere seduto su un tronco tutta la notte senza togliere la benda finché i raggi del sole non lo avvertono che è mattino.
Non può e non deve chiedere aiuto a nessuno. Se sopravvive alla notte, senza andare a pezzi, sarà un UOMO. Non può raccontare della sua esperienza ai suoi amici o a nessun'altro perché ogni giovane deve diventare uomo da solo. Il ragazzo è chiaramente terrorizzato … sente tanti rumori strani attorno a lui. Ci sono senz'altro bestie feroci che lo circondano. Forse anche degli uomini perversi che gli vogliono male.
Il vento soffia forte tutta la notte e scuote il tronco su cui è seduto ma lui va avanti coraggiosamente, senza togliere la benda dagli occhi. In fondo, è l'unico modo per diventare uomo! Finalmente, dopo una notte terrificante, esce il sole e si toglie la benda dagli occhi. Ed è così che si accorge che suo padre è seduto su un altro tronco a fianco a lui. E' stato di guardia tutta la notte proteggendo suo figlio da qualsiasi pericolo. Il padre era lì, anche se il figlio non lo sapeva.
Anche noi non siamo mai soli.
Nella notte più terrificante, nel buio più profondo, nella solitudine più completa, anche quando non ce ne rendiamo conto, il Padre non ci abbandona mai, e fa la guardia … seduto sul tronco a fianco a noi”.
view post Posted: 30/4/2022, 15:22 IL GIGANTE CHE DERIDEVA I POTENTI - BOZZETTI , ANEDDOTI E FATTARIELLI NAPOLETANI
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IL GIGANTE CHE DERIDEVA I POTENTI

Ci fu un tempo in cui Largo di Palazzo, l’attuale piazza Plebiscito, era sorvegliata da una immensa statua di Giove proveniente dalla rupe euboica di Cuma, la prima città della Magna Grecia e anello di congiunzione tra Napoli e l’Ellade. Il Gigante del Largo di Palazzo, così come venne chiamato dai napoletani, fu collocato nel 1668 sul margine meridionale della piazza dal viceré don Pedro Antonio d’Aragona, e rappresentò per ben 138 anni il veicolo attraverso il quale i napoletani, con la propria straripante ironia, si prendevano gioco dei potenti.

Da simbolo del potere autoritario, dal forte impatto evocativo, la statua del Giove Cumano divenne per il popolo il Gigante parlante, l’improbabile portavoce di lazzari e intellettuali che con sberleffi e componimenti satirici schernivano le cariche istituzionali che si succedevano nell’adiacente Palazzo Reale. Un’usanza dilagante e profondamente oltraggiosa capace di mandare su tutte le furie i governati di Napoli, che a più riprese tentarono di estirpare questa umiliante condanna con ogni mezzo. Si racconta che il viceré Luis de la Cerda, duca di Medinaceli, sul finire del XVII secolo provò a scoraggiare i napoletani promettendo una taglia di 8.000 scudi d’oro a chiunque fosse stato capace di cogliere sul fatto gli irriverenti burloni. Un tentativo che, ahilui, si dissolse nell’inquietante controproposta dei lazzari napoletani, che nella notte affissero sulla base della statua una taglia di 80.000 Ducati d’oro per chiunque fosse stato in grado di decollare l’ardito governante ed esporre la testa mozzata in piazza Mercato.

Durate i burrascosi moti rivoluzionari del 1799, il popolo fasciò il Gigante cumano con i colori della Repubblica Napoletana, e sul capo riccioluto di Giove fu riposto il simbolo della rivoluzione francese, un enorme berretto frigio che fu poi strappato via qualche tempo dopo dai sanfedisti Napolitani capeggiati dal Cardinale Ruffo.

Ma che fine ha fatto questa colossale statua classica, ignara protagonista della nostra storia millenaria? Ebbene, l’acròlito di Giove fu destinato all’oblio da Giuseppe Bonaparte, sul trono di #Napoli dal 1806 al 1808. Il re di Napoli, stanco dell’intemperanze dialettiche del Gigante cumano, ordinò che fosse smantellato e condotto nelle scuderie reali, fino a quando, agli inizi del XIX secolo, entrò a far parte della collezione esposta nel Real Museo Borbonico di Napoli.

Da quel momento sul Gigante “parlante” calò il freddo sipario dell’indifferenza. Uno dei simboli più importanti della città di Napoli, capace di attraversare più o meno indenne oltre due millenni di #storia, si trova oggi relegato in compagnia di altri marmi in un anonimo cortile del Museo Archeologico di Napoli, a due passi dalla porta d’uscita. Un tronco di marmo malandato e storpio che passa quasi inosservato, ma che in passato, con i suoi pungenti sberleffi, fu capace di irridere e umiliare i potenti della città.

Si narra che il giorno destinato al trasloco imposto da re francese, sulla base del Gigante apparve una frase che diceva: “Lascio la testa al Consiglio di Stato, le braccia ai Ministri, lo stomaco ai Ciambellani, le gambe ai Generali e tutto il resto a re Giuseppe…” Un’allusione, quest’ultima, fin troppo eloquente, e che di certo non necessita di ulteriori spiegazioni…

Antonio Corradini
view post Posted: 28/4/2022, 07:44 AMERICA TI HO DATO TUTTO E ORA NON SONO NIENTE. - ALLEN GINSBERG - LE POESIE DEGLI ALTRI
America ti ho dato tutto e ora non sono nulla.
America due dollari e ventisette centesimi 17 gennaio 1956.
Non posso sopportare la mia mente.
America quando finiremo la guerra umana?
Va’ a farti fottere dalla tua bomba atomica.
Non sto bene non mi seccare.
Non scrivero’ la poesia finche’ non avro’ la mente a posto.
America quando sarai angelica?
Quando ti toglierai i vestiti?
Quando ti guarderai attraverso la tomba?
Quando sarai degna del tuo milione di Trotzkisti?
America perche’ le tue biblioteche sono piene di lacrime?
America quando manderai le tue uova in India?
Sono stufo delle tue folli pretese.
Quando potro’ andare al supermarket a comprare cio’ che mi occorre con la mia bella faccia?
America dopotutto siamo tu e io ad essere perfetti non il mondo vicino.
Il tuo macchinario e’ troppo per me.
Mi hai fatto voler diventare un santo.
Dev’esserci qualche altro modo di risolvere questo argomento.
Burroughs è a Tangeri non credo che tornerà è una cosa sinistra.
Sei tu a essere sinistra o si tratta di qualche scherzo pratico?
Sto cercando di venire al punto.
Mi rifiuto di rinunciare alla mia ossessione.
America smetti di spingermi so quello che sto facendo.
America i fiori dei prugni stanno cadendo.
Non leggo da mesi i giornali, ogni giorno qualcuno va sotto processo per assassinio.
America mi sento sentimentale a pensare ai Wobblies.
America ero comunista da ragazzo non mi dispiace.
Fumo marijuana ogni volta che posso.
Resto in casa intere giornate a guardare le rose nell’armadio.
Quando vado a Chinatown mi ubriaco e non mi faccio mai scopare.
Mi sono deciso ci saranno guai.
Dovevi vedermi quando leggevo Marx.
Lo psicanalista dice che sono perfettamente a posto.
Non diro’ le preghiere del signore.
Ho visioni mistiche e vibrazioni cosmiche.
America non ti ho ancora detto che cosa hai fatto allo zio Max quando è arrivato dalla Russia.
Sto parlando a te.
Lascerai che la tua vita emotiva sia guidata dalla rivista Time?
Sono ossessionato dalla rivista Time.
La leggo tutte le settimane.
La sua copertina mi fissa ogni volta che sguscio davanti al pasticciere sull’angolo.
La leggo nel sotterraneo della Biblioteca Pubblica di Berkeley.
Non fa che parlarmi di responsabilita’.
Gli industriali sono seri.
I produttori di cinema sono seri.
Tutti sono seri tranne me.
Mi viene in mente che io sono l’America.
Sto parlando di nuovo a me stesso.
L’Asia sta sorgendo contro di me.
Non ho l’opportunita’ di un cinese.
È meglio che mi basi sulle mie risorse nazionali.
Le mie risorse nazionali consistono in due cicche di marijuana milioni di genitali una letteratura privata impubblicabile che va a 1400 miglia all’ora e venticinquemila manicomi.
Non parlo delle mie prigioni o dei milioni di sottoprivilegiati che vivono nei miei vasi di fiori alla luce di cinquecento soli.
Ho abolito i postriboli in Francia, Tangeri è la prossima di turno.
La mia ambizione è essere Presidente nonostante il fatto che sono Cattolico.
America come posso scrivere una litania santa nel tuo stupido mood?
Continuero’ come Henry Ford le mie strofe sono individui come le sue automobili e in più sono tutte di sessi diversi.
America ti vendero’ le strofe a $ 2500 l’una $ 500 per la strofa vecchia
America libera Tom Mooney
America salva i Lealisti Spagnoli
America Sacco e Vanzetti non devono morire
America io sono i ragazzi Scottsboro.
America quando avevo sette anni la mamma mi portava alle riunioni di una Cellula Comunista ci vendevano garbanzos una manciata per un biglietto costava un nickel e i discorsi erano gratis tutti erano angelici e sentimentali verso i lavoratori era tutto cosi’ sincero che non avete idea
che cosa bella era il partito nel 1835
Scott Nearing era un gran vecchio un vero maschio Madre Bloor mi faceva piangere
una volta ho visto Israel Amter in carne e ossa.
Dovevano essere tutti spie.
America tu in realta’ non vuoi fare la guerra.
America sono quei Russi cattivi.
Quei Russi quei Russi e quei Cinesi.
E quei Russi.
La Russia vuol mangiarci vivi.
La Russia è pazza di potere. Vuol portarci via le automobili dai garages.
Vuole impadronirsi di Chicago.
Ha bisogno di un Readers’ Digest Rosso.
Vuole le nostre fabbriche di automobili in Siberia.
Che la sua grossa burocrazia diriga le nostre stazioni di rifornimento.
Cosi’ non va.
Ugh. Insegnera’ agli Indiani a leggere.
Ha bisogno dei nostri grossi negri.
Ah. Ci farà lavorare sedici ore al giorno.
Aiuto.
America è una cosa seria.
America questa è l’impressione che ricevo guardando la televisione.
America è giusto?
È meglio che mi metta subito a lavoro.
È vero non voglio andare sotto le armi o girare torni in sezioni specializzate di fabbriche, comunque sono miope e psicopatico.
America ora mi rimbocco queste maniche da checca.
view post Posted: 28/4/2022, 07:38 IL PROFUMO DEL TEMPO PERDUTO. MARCEL PROUST E LA MADELEINE - Foglietti sparsi
IL PROFUMO DEL TEMPO PERDUTO. MARCEL PROUST E LA MADELEINE

Il tempo è perduto, ma forse no. Il ricordo può arrivare inaspettato, portandosi dietro la nostalgia di un mondo. Basta un piccolo dolce, la madeleine, immersa nel tè di tiglio. È Marcel Proust a raccontarlo in uno dei passi più celebri di Dalla parte di Swann. Il ricordo, cristallizzato da qualche parte, apparentemente inaccessibile, si svela nella sua potenza.

Basta un lieve e soffice profumo, il naso inventa una via d’ingresso nella memoria.

Involontariamente il passato ritorna, emerge. Soggettivo, intimo, è un ricordo che arriva senza controllo, senza freno, da riassaporare con ingenuità. La coscienza stessa si emoziona per questo ritorno che avviene grazie ai sensi, l’intelletto non c’entra subito, servirà dopo, per comprendere con consapevolezza la portata di quell’attimo speciale. Il passato diventa presente grazie a un profumo. Il profumo della madeleine di Proust libera il ricordo dal suo nascondiglio, spezza la dicotomia tra passato e presente e il tempo è uno solo.

Ecco l’estratto da Dalla parte di Swann:

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati madeleine, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto di madeleine.
Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della madeleine. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva? Che senso aveva? Dove fermarla? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. È chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. È stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione (e proprio ora), per uno schiarimento decisivo.
Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità… retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio.
view post Posted: 24/4/2022, 19:06 Castellammare, scempio all’acqua Acidula: i nuovi marmi coprono l’epigrafe ultracentenaria - EVENTI E NOTIZIE
Castellammare di Stabia. Clamoroso errore nei lavori di sistemazione della fontana dell’Acqua Acidula nel quartiere storico della città. Nella sostituzione dei marmi in corrispondenza delle fontane è stata coperta parte dell’epigrafe latina. Risulta infatti praticamente illeggibile la data di posa della scritta latina che segna l’anno di costruzione di questo piccolo “tempio” da dove era possibile attingere l’acqua. Un’acqua considerata salutare dai medici del tempo, la cui efficacia fu sperimentata in quegli anni anche negli ospedali partenopei.

Questo portò il re Ferdinando IV di Borbone a richiedere che questa sorgente venisse sistemata in modo che fosse agevole ai servi di corte il poterla attingere. E così gli stabiesi si affrettarono nella costruzione del del “tempio” così come lo conosciamo oggi aggiungendo, per tramandarne ai posteri la storia, anche l’epigrafe che tradotta da LiberoRicercatore.it pronuncia «Gli stabiesi, volendo provvedere al bene del Re e del Popolo, fecero costruire questa edicola dell’Acqua Acidola, la cui efficacia in molte malattie già un tempo Plinio decantò e ora han confermato Cotugno e Vairo. Anno del Signore 1787». emidav
view post Posted: 24/4/2022, 18:59 PENSIERO DEL GIORNO - PENSIERI E AFORISMI
“In teatro scoppiò un incendio dietro le quinte. Un clown uscì sul palcoscenico e avvisò il pubblico. Gli spettatori pensarono che si trattasse di uno scherzo e applaudirono. Il clown ripeté l’annuncio, con sempre maggior divertimento dei presenti. È così, immagino, che il mondo finirà distrutto: tra l’ilarità generale dei buontemponi, convinti che sia tutto un gioco.”

Søren Kierkegaard
view post Posted: 23/4/2022, 15:34 La nave spaziale - Foglietti sparsi
Questa non è una fiaba per bambini, è una storia vera, da matti.
Il diciotto agosto dell'ottantadue , appena uscito dall'ospedale, mi sono chiuso in camera, ho messo due armadi e un comodino davanti alla porta, poi mi sono disteso sul letto come un astronauta.
Da fuori della porta mi chiamavano tutti: "Esci! Esci!".

"No, no! Sono in volo nella nave spaziale, non disturbatemi, voi siete di un altro mondo"
E intanto passavano le ore... E io incrociavo stelle e galassie e uccelli strani.
Lo specchio faceva da oblò e il soffitto da firmamento. E da fuori, assai preoccupati: "Esci! Esci! Oh, Dio, è diventato matto!".

Io continuavo a volare, ancora duemila anni luce e sarei arrivato al sole. Le ombre sui muri diventavano meteoriti e i rumori delle automobili si trasformavano nel rombo del motore della nave spaziale.
E sono trascorsi due giorni "Esci! Esci! Non mangi?! Oh, Dio! E' matto! Buttiamo giù la porta!"

Ma la porta resisteva. E io in alto, più in alto!
E fuori tutta una gran confusione: "Esci! esci! Che cosa fai li' dentro? Su, da bravo! Oh, Dio, è matto".

"Lasciatemi in pace! Sono sulla nave spaziale.
Fuggo e il mondo lo vedo da lontano e gli uomini piccoli piccoli".
Sono trascorsi tre giorni. Hanno forzato la porta, hanno rovesciato gli armadi e il comodino.
Io li aspettavo nascosto sotto il letto: "Oh, Dio! Sono arrivati gli umani!".

La nave spaziale - Federico Tavan ✍
view post Posted: 23/4/2022, 15:26 PENSIERO DEL GIORNO - PENSIERI E AFORISMI
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.

Franz Kafka
view post Posted: 23/4/2022, 12:48 Riflessione( sulla morte) - Foglietti sparsi
RIFLESSIONE

Quando morirai, non preoccuparti del tuo corpo... i tuoi parenti faranno tutto il necessario secondo le loro possibilità.
Ti toglieranno i vestiti
Ti laveranno
Ti vestiranno
Ti porteranno via da casa e ti porteranno al tuo nuovo indirizzo.
Molti verranno al tuo funerale a ′′salutare". Alcuni cancelleranno gli impegni e mancheranno anche a lavoro per andare al tuo funerale.

I tuoi averi, ciò che non ti piaceva prestare, saranno venduti, regalati o bruciati.
Le tue chiavi, i tuoi strumenti, i tuoi libri, i tuoi cd, le tue scarpe, i tuoi vestiti...
E stai sicuro che il mondo non si fermerà a piangere per te.
L’economia continuerà.
Nel tuo lavoro, sarai sostituito. Qualcuno con le stesse o migliori capacità, assumerà il tuo posto.
I tuoi beni andranno ai tuoi eredi....
I tuoi amici sinceri piangeranno qualche ora o qualche giorno, ma poi torneranno a ridere.
I tuoi animali si abitueranno al nuovo padrone.
Le tue foto, per un po’ di tempo, rimarranno appese al muro o continueranno su qualche mobile, ma poi verranno messe in fondo a un cassetto.
Qualcun altro si siederà sul tuo divano e mangerà sulla tua tavola.
Il dolore profondo a casa tua durerà una settimana, due, un mese, due, un anno, due... Dopo sarai aggiunto ai ricordi e poi la tua storia sarà finita.

Finito tra le persone, finito qui, finito in questo mondo.
Ma inizierà la tua storia nella tua nuova realtà... nella tua vita dopo la morte.

Nella tua nuova vita avrai solo bisogno del tuo spirito. E il valore di cui lo hai arricchito qui, sarà l'unica fortuna su cui conterai lì.
Questa fortuna è l'unica cosa che ti porterai via e si costruisce per tutto il tempo che stai qui. Quando vivi una vita d'amore verso gli altri e in pace con il prossimo, stai costruendo la tua fortuna spirituale.

Ecco perché prova a vivere pienamente e sii felice mentre sei qui perché, come ha detto nostro Signore Io sono la Via,la Verità e la Vita. ′′Da qui non ti porterai via quello che hai. Prenderai solo quello che hai dato.′′
view post Posted: 27/3/2022, 21:52 BARZELLETTE BREVI - L' ANGOLO DELLA RISATA
La Domestica


Nella villa di una famiglia nobile, la domestica dopo tre mesi di lavoro chiese un aumento alla padrona di casa.
La signora, si irritò molto a sentire quella richiesta, e cominciò così a fare delle domande alla domestica per capire come mai fosse così impertinente da richiedere già un aumento:
– Dimmi Carmen, perché dovrei concederti un aumento? Lavori qui solo da tre mesi, per quale motivo fai certe richieste?
La domestica rispose:
– Signora lo faccio per 3 motivi.
– Ah sì? – disse ancora più stizzita la padrona di casa – e quali sarebbero?
– Per prima cosa io stiro meglio di lei!
– Cosa? E chi gliel’ha detto?
– Me l’ha detto suo marito. Inoltre so cucinare meglio di lei.
– Che sciocchezze, e anche questo te l’ha detto mio marito?
– Sì signora. E infine… anche a letto sono meglio di lei!
– Ma… come ti permetti!!?? E questo chi te l’ha detto, sempre mio marito??
– No, signora, me l’ha detto Alvaro, l’autista!
– Quanto hai detto che vuoi di aumento cara?
view post Posted: 27/3/2022, 20:30 Succede a Londra - EVENTI E NOTIZIE
A Londra c'è una donna che si reca ogni giorno dentro la metropolitana e resta seduta sulla banchina solo per ascoltare l'annuncio registrato dal marito nel lontano 1950.

Margaret McCollum dopo che è morto il suo Oswald Laurence, si siede sulla panchina e aspetta di sentire quella registrazione divenuta uno dei più celebri "Mind the gap" (attenzione allo spazio tra il treno e la banchina) di Londra.

Nel 2003 Oswald è morto lasciando un grande vuoto nel cuore di Margaret. Così da quel momento Margaret ha trovato il modo di sentire la sua presenza più vicina.

Ma da un giorno all'altro, dopo oltre mezzo secolo, quella voce è stata sostituita da una fredda e vuota registrazione elettronica.

Presa dallo sconforto Margaret ha fatto richiesta di quel nastro all'azienda dei trasporti della metropolitana londinese, per continuare ad ascoltare la voce di suo marito a casa sua.

Ma, venuta a conoscenza dell'emozionante storia, l'azienda ha deciso di ripristinare l'annuncio nell'unica fermata in prossimità della casa dove vive la donna, precisamente alla fermata di Embankment della Northern Line, dove oggi tutti i passeggeri possono ascoltare la voce di Oswald Laurence e pensare che l'amore eterno esiste davvero.
Dal Web
view post Posted: 22/2/2022, 15:44 Analogia indiscutibile. - Foglietti sparsi
*AMO QUESTA ANALOGIA*

- Quando *DIO* volle creare *pesci*, parlò al *mare*.
- Quando *DIO* volle creare *alberi*, parlò alla *terra*.
- Ma quando *DIO* ha voluto creare *l'uomo*, si è rivolto a *SE STESSO*.
- Allora *DIO* disse: *"Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza"*.

Nota:
- Se prendi un *pesce fuori dall'acqua, morirà*; e quando *togli un albero da terra* , muore anche lui.
- Allo stesso modo, *quando l'uomo si disconnette da DIO, muore.*
- *DIO* è il nostro *ambiente naturale*. Siamo stati creati per *vivere alla SUA presenza*
- Dobbiamo essere connessi con *Lui* perché solo con *Lui* esiste la *Vita* .
- Restiamo *in contatto con DIO*.
- Ricordiamo che *l'acqua senza pesce è pur sempre acqua*, ma *il pesce senza acqua non è niente*.
- Il *terreno senza l'albero è pur sempre suolo*, ma *l'albero senza suolo non è niente...*
- *Dio* senza *l'uomo è ancora Dio*, ma *l'uomo senza DIO non è niente*.
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