perchè i giovani non si sposano piu'?

A mio avviso, semplicemente perché non serve più.

Il matrimonio era ricerca di una sicurezza. Economica e sociale da una parte, di servizio e di assistenza dall'altra.

Su queste due rocce, brutte da vedere quando consistenti di sostanza, si costruivano gi ornamenti dell'amore, della galanteria
delle squisite emozioni dello stare insieme, la gentilezza dei moti dello spirito.
Così il matrimonio diventava una cosa bella...
Possiamo farci un'idea pensando alla struttura in legno massiccio di un solido divano atto a sostenerci, rivestito di morbide imbottiture e sericei rivestimenti
per rendercelo comodo e voluttuoso.

Oggi che concettualmente quelle "rocce" sono sparite, la struttura matrimoniale diventa un guscio vuoto, il solido divano la poltrona di Fantozzi... e non ci si sta più su.

L'unico inghippo che rimane, sono i figli. Organizzata la collettività in modo che le sue strutture possano farsi carico completamente dei cuccioli sin dalla nascita,
la collettività dell'uomo diventerà una "comune" e nessuno ci troverà nulla da ridire; l'adattabilità del branco alle condizioni ambientali avrà vinto ancora una volta.

Io concordo nella sostanza con la posizione di Vomitoditopo, ma la vedo dall'altra parte.
Non è che una volta alla gente non piacesse divertirsi o amasse caricarsi di responsabilità!...
semplicemente non poteva fare altrimenti!

Una volta la società era strutturata sulla famiglia, come elemento fondamentale, ed occorreva che la famiglia
fosse solida, il più solida possibile per garantire robustezza alla collettività.
Ed ecco le "famiglie", i clan, i "matrimoni di interesse" e tutte le altre strategie.
Per motivi vari, soprattutto dovuti ad evoluzioni tecnologiche oggi la società si basa sempre più sull'individuo,
ed ecco che nel "villaggio globale" il concetto di famiglia perde sempre più significato, e già da piccolissimi
fra i riferimenti principali (una volta esclusivamente papà e mammà) rientrano la scuola, la palestra, la registrazione su Facebook. il blog.

Nulla da rammaricare e nulla da stupire; cambiano gli ambienti cambia il tipo di aggregazione.
Guardiamo solo all'oggi, ma facciamo così da centinaia di milioni di anni... quand'ancora c'era il Carbonifero...

francamente temo di no. Non ho statistiche attendibili, ma a naso, almeno delle mie parti, mi sembra che la convivenza sia diffusa soprattutto fra quelli che un lavoro ce l'hanno entrambi!. Sono questi che proprio ci pensano meno, al matrimonio!

Sono cose verissime quelle che dici, ma io continuo a non essere d'accordo. Il "due cuori ed una capanna" non lo abbiamo certo inventato oggi, e certo la vita non è oggi tanto dura quanto lo fosse ottanta o cento anni fa, quando si sposavano tutti; ed allora di stipendi in casa ne entrava uno solo, quando andava bene...

No. Io continuo nel mio convincimento che oggi non ci si sposa, o ci si sposa molto meno semplicemente perché il matrimonio, e la famiglia sono socialmente meno "essenziali" di un tempo e di conseguenza (ripeto "di conseguenza") meno inevitabile.

Se l'essere single è oggi una condizione "normale" mentre ieri era quasi degradante un qualche motivo ci deve essere, e non certo motivi di bigotteria o le spesso rinfacciate pressioni inquisitorie della Chiesa Cattolica. Quelle erano già finite da alcuni secoli con l'avvento dell'illuminismo, ed i non credenti e gli atei erano socialmente già tranquillamente accettati lo stesso. Ma ancora si sposavano, magari con rito civile.
Semplicemente era la struttura culturale della società che ancora non era pronta, e l'infamante "Figlio di NN" sui certificati (civili) di nascita pesava grandemente sul groppone degli sventurati nati fuori del matrimonio. Ma questo mica in parrocchia!... nella vita di tutti i giorni.
La dicitura fu abolita solo nel 1975 grazie alla senatrice Merlin (questa fu la cosa buona che fece, forse sperando di compensare quell'altra, disastrosa!)