Lucio Musto |
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| A mio avviso, semplicemente perché non serve più.
Il matrimonio era ricerca di una sicurezza. Economica e sociale da una parte, di servizio e di assistenza dall'altra.
Su queste due rocce, brutte da vedere quando consistenti di sostanza, si costruivano gi ornamenti dell'amore, della galanteria delle squisite emozioni dello stare insieme, la gentilezza dei moti dello spirito. Così il matrimonio diventava una cosa bella... Possiamo farci un'idea pensando alla struttura in legno massiccio di un solido divano atto a sostenerci, rivestito di morbide imbottiture e sericei rivestimenti per rendercelo comodo e voluttuoso.
Oggi che concettualmente quelle "rocce" sono sparite, la struttura matrimoniale diventa un guscio vuoto, il solido divano la poltrona di Fantozzi... e non ci si sta più su.
L'unico inghippo che rimane, sono i figli. Organizzata la collettività in modo che le sue strutture possano farsi carico completamente dei cuccioli sin dalla nascita, la collettività dell'uomo diventerà una "comune" e nessuno ci troverà nulla da ridire; l'adattabilità del branco alle condizioni ambientali avrà vinto ancora una volta.
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