Le stronzate di Pulcinella

LE STORIE PROIBITE DELL'UNITA' D'ITALIA(l'altra faccia del Risorgimento)

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proteus_13
view post Posted on 23/3/2011, 11:34 by: proteus_13




Eh caro Pulcinella....ce ne sono di cose che la storia ufficiale tace, non solo Bronte, con il suo tribunale militare dai processi sommari (quando c'erano).
In questi giorni leggo da più parte della morte di Cavour, avvenuta per malaria. Mi scappa da ridere.
A detta, sempre di Lorenzo Del Boca, che ci mette la faccia, Cavour sarebbe morto di lue, ossìa di sifilide.
Una domanda sorge spontanea, avrebbe detto un famoso giornalista napoletano. Se Cavour è considerato il padre della patria...ma chi sarebbe la mamma? Una donnina allegra poco pulita?
Se cercate su emule la storia di Bronte la trovate, è abbastanza fedele. Non bisogna dimenticare che in quel periodo, quando i contadini siciliani capirono che per loro non sarebbe cambiato niente, poveri erano e tali sarebbero rimasti, se la presero con tutti i fiancheggiatori dei piemontesi che trovarono a Bronte. Non per giustificarli, ma la loro rabbia era legittima.
Sull'italianità delle altre regioni annesse, basterebbe leggere ciò che scrive Curletti, agente segreto di Cavour, dalla Svizzera, il quale rivela che la corte di Sardegna, dava ai suoi carabinieri in borghese, ordini precisi: mescolarsi alla gente e suscitare le rivolte contro il potere legittimo. Sistema che funziona ancora oggi. urletti scrive dalla Svizzera, dove si era rifugiato, temendo per la propria vita.
A Napoli invece ci pensò Tore 'e Criscienzo, camorrista noto, a proteggere Garibaldi quando scese dal treno a Salerno.
Dunque Garibaldi si servì della mafia siciliana e della camorra napoletana per "fare" l'Italia. Sono fatti che piano piano cominciano ad essere ammessi dagli storiografi ufficiali. Ed era ora aggiungo io. Non sarò meno italiano per questo, ma la verità, anche se dolorosa è sempre meglio delle frottole ufficiali e del logorroico tam tam ufficiale con tutti i suoi aspetti patetici.
Anche Genova, tramite l'associazione MIL ha le sue rivendicazioni, la trovate a quest'indirizzo:
www.francobampi.it/liguria/sacco/targa/targa_foto.htm.
Quando a Genova arrivò il principe di Napoli, qualche anno fa, sì quello delle slot machine e dell'isola di cavallo, riverito dai funzionari comunali, ero presente alla manifestazione del MIL con un cartello con su scritto:
Quì si fa l'Italia o si muore. L'Italia non è stata ancora fatta, mò vulite murì?
Ciao...vai avanti così Pulcinella.
 
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25 replies since 21/3/2011, 10:22   13559 views
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