Le stronzate di Pulcinella

LE STORIE PROIBITE DELL'UNITA' D'ITALIA(l'altra faccia del Risorgimento)

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proteus_13
view post Posted on 29/3/2011, 10:53 by: proteus_13




E' un "momento" storico molto complesso e difficile da interpretare per i vari aspetti ed interessi che erano in gioco. Certi fatti non li sapremo mai, come la contabilità che Garibaldi affidò a Ippolito Nievo, che imbarcatosi per rendere conto al governo piemontese, naufragò miseramente, per lo scoppio della caldaia, si dice. Incidente o premeditazione? I furti e gli sperperi del denaro del sud, operati da Garibaldi e dai suoi uomini, figuravano sui quei libri?
Ovviamente a conquista avvenuta, il governo piemontese, aveva tutta la convenienza a presentare quel momento storico in un certo modo, omettendo certi aspetti. A torto o a ragione. Come si sa, nessuno degli storici ufficiali scrive delle scuole chiuse in tutto il sud finchè è durata la guerra civile. Nessuno esprime pareri sulla nascita della Banca d'Italia ad opera di Cavour, di cui era socio e del suo amico ligure Bombrini. Nemmeno il sito ufficiale della Banca ne fa cenno.
Voglio dire infine, che se ancora oggi si parla della storia dell'unità, con le sue molteplici contradizioni, è solo in funzione al fatto che da quel momento Napoli e tutto il sud Italia non ha più avuto alcun progresso che il governo "liberal democratico", continuatore della politica savoiarda, non voglia. Diversamente forse ci sentiremmo più italiani. Da allora il cosidetto sud è sotto gli occhi del mondo intero e come si sà, non vi è più cieco di chi non vuol vedere.
Per completare vorrei precisare che Mazzini fu carbonaro, Garibaldi e Cavour massoni. Vittorio Emanuele II nè l'uno nè l'altro, a lui interessava l'allargamento dei propri confini e i quattrini del sud.
 
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25 replies since 21/3/2011, 10:22   13559 views
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