Le stronzate di Pulcinella

ADRIANA RAME, MICHELA ROC, CLAUDIA RIVELLI (com'erano e come sono)

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Lucio Musto
view post Posted on 16/1/2014, 21:41 by: Lucio Musto
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Si... i favolosi anni '60!... parliamone...

e già mi si inumidiscono gli occhi perché, dicono, i vecchi sono emozionalmente fragili, ed hanno l'epifora senile... può darsi.

Ma gli anni sessanta furono per me, e per tantissimi altri come me davvero favolosi, e ci piace ricordarne il profumo, ci piace ricordare il rumore che faceva il cuore, all'epoca, quando andava fuori giri... ed era quasi sempre fuori giri, allora che il diltiazen ed i betabloccanti non li avevano ancora inventati, e si poteva palpitare liberamente, senza bisogno di controllo medico, e magari schiattare pure di esultanza senza l'ingerenza del 118!

Era perché avevamo vent'anni?... si, certo, anche per quello!... o perché eravamo ricchi?... No, per quello no. La stragrande maggiornza di noi era molto più povera di quanto lo sia adesso, di quanto lo siano i giovani di adesso.

Avevamo vent'anni, certo, ed avevamo altre due cose fondamentali, che oggi si sono completamente perse.

E delle due cose, una era vecchia, ereditata dal Fascismo ormai finito da quindici anni, ed una nuova, nata già da qualche tempo ed ora esuberante e vitale proprio come noi.

La cosa vecchia era la "Fiducia nelle Istituzioni". Non amo far politica e questa certo non è nemmeno la sede adatta. ma la Repubblica è nata da persone e per persone convinte (nel bene, nel male, con la persuasione, con la la forza... non ci frega!) convinte che lo "Stato" fosse dalla tua parte, che i Carabinieri fossero gli angeli del bene pronti a morire per difenderti, che il Postino sarebbe morto pur di portare a destinazione la tua lettera, che il Magistrato rappresentasse la Legge, e la Legge proteggesse!.... forse non era vero nemmeno allora. Ma noi ci credevamo, ci contavamo, e su questi punti fermi poggiavamo i piedi.

La cosa nuova era la consapevolezza (oggi malinconicamente direi l'illusione) di poter raggiungere qualsiasi obbiettivo ci fossimo prefissati. Che tutto fosse questione di tigna, di impegno, di preparazione. Anche di raccomandazioni, certo. Mica eravamo degli sprovveduti!... ma le raccomandazioni erano solo uno degli elementi, una specie di "titolo di merito", un vantaggio naturale, come la bellezza o la struttura fisica. Un elemento fra tanti, in mancanza di qualcuno dei quali nulla era compromesso. Si partiva solo da un gradino più indietro. Con un minimo di accanimento in più, e ce lo svantaggio veniva compensato.


Mi sa che ti ho abboffato di chiacchiere, amica Tipper; mi succede sempre di partire per la tangente, quando ricordo i favolosi anni '60, ma non riesco a fermarmi. Ma ho un'escamotage.

Dalla mia raccolta di ricordi "I tempi del byte" - "quando il byte già esisteva, ma non sapeva ancora di chiamarsi così" pubblicherò, per dedicarlo a te "Quant'era bello!" , un piccolo bozzetto autobiografico che forse può far intendere l'atmosfera di cui ti parlavo.

 
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14 replies since 9/9/2011, 09:19   101975 views
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