Le stronzate di Pulcinella

La Bibbia: Meditazioni

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view post Posted on 21/3/2013, 13:42
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21 marzo 2013



Gesù disse: " Lacqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna".
Giovanni 4:14


Il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.
2 Corinzi 4:16

Chi può restare insensibile assistendo al rinnovamento della primavera? E' come un'esplosione di vita. Quando gli alberi da frutto si ricoprono di fiori, i prati rinverdiscono e gli uccelli cantano di primo mattino, siamo come afferrati da questa forza di vita che scaturisce dal creato.
Ebbene, un rinnovamento può prodursi anche nella nostra vita. Gesù parla di una nuova nascita per chi crede in Lui (Giovanni 3:7-16).
Dopo un lungo "inverno" senza Dio, possiamo gustare una pienezza di vita e di gioia.
Non si tratta evidentemente di una nuova vita fisica, ma di una vita spirituale, con desideri, motivazioni, pensieri differenti. Essa si produce quando siamo coscienti di essere peccatori davanti a Dio, " morti nei peccati" (Efesini 2:5), e che Dio vuole agire nelle nostre vite.
Questa vita nuova si sviluppa quando beviamo alla sorgente, cioè quando leggiamo la Bibbia. Per l'azione dello spirito santo, i nostri pensieri si armonizzano con quelli di Dio.
Tu, lettore, hai provato questo rinnovamento dello Spirito santo? (Tito 3:5-6).
Hai conosciuto Gesù? Lo ami?
Questo rinnovamento produce degli effetti visibili nella vita di una persona. A poco a poco, l'egoismo fa posto all'amore, l'ira alla pazienza, l'orgoglio all'umiltà...
La vita di Gesù si manifesta ed è una testimonianza per quelli che non lo conoscono ancora.
 
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view post Posted on 22/3/2013, 08:48
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22 marzo 2013



Ti ho supplicato con tutto il cuore "Abbi pietà di me, secondo la tua parola". Ho esaminato le mie vie e ho orientato i miei passi verso le tue testimonianze.
Salmo 119:58-59.

Fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.
Filippesi 4:6

Ezechia non fu riconoscente



Il re Ezechia, quando seppe che la sua malattia l'avrebbe portato alla morte, ebbe momenti di disperazione. In un'accorata preghiera ricordò a Dio le buone cose che aveva fatto, la propria fedeltà e saggezza. Egli pensava di meritare una lunga vita, secondo le promesse dell'Eterno al suo popolo e invece vedeva la sua vita come "una tela arrotolata", si sentiva "tagliato via dalla trama" (Isaia 38:12). Dio udì la sua preghiera ebbe pietà di lui e gli concesse altri quindici anni (Isaia 38:1-5). da quel momento, Ezechia poteva fare il conto esatto dei suoi giorni.
Quei quindici anni, che non erano tantissimi ma erano comunque un dono della grazia di Dio, avrebbe dovuto usarli con umiltà e riconoscenza . Purtroppo, invece, non seppe approfittare di quel prolungamento di vita. 2 Cronache 32:25 dice esplicitamente che "Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto". Agli inviati del re di Babilonia mostrò con orgoglio tutte le cose preziose del suo palazzo senza pensare che di lì a poco le avrebbe lasciate.
Anche noi potremmo essere tentati di avere lo stesso atteggiamento con ciò che possediamo!
Ringraziamo Dio dei giorni di vita che ci concede e approfittiamo per ascoltare ciò che Lui ha da dirci leggendo la Bibbia attraverso la quale Dio si fa conoscere e fa conoscere i suoi pensieri. Sarà Lui stesso a darci poi la saggezza, l'umità e la capacità per metterli in pratica.
 
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view post Posted on 23/3/2013, 09:26
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23 marzo 2013


" Beato l'uomo...il cui diletto è nella legge del Signore e su quella legge medita giorno e notte....Tutto quello che fa prospererà".
(Salmo 1:1-3)

La ruminazione



Secondo la legge data anticamente al popolo di Israele per mezzo di Mosè, c'era una distinzione da fare fra gli animali: i "puri" erano quelli che si potevano mangiare e offrire a Dio, gli "impuri" erano assolutamente da evitare (Levitico 11:1-23). Fra le caratteristiche che rendevanopuri i mammiferi erbivori, la ruminazione era più importante. La ruminazione è come una seconda digestione, un ripassare alimenti già utilizzati per trarne ulteriore nutrimento.
E' quello che dobbiamo fare con la Parola di Dio: "mangiarla" e assimilarla, come ha fatto il profeta Geremia che dice: "appena ho trovato le tue parole, io le ho divorate; e le tue parole sono state la mia gioia, la delizia del mio cuore" (15-16): e poi meditarla, ritornarci su,, approfondirne gli aspetti che possono essere passati inosservati, per trarre da essi il maggiore vantaggio possibile. Questo aiuta anche a memorizzare i testi biblici, il che ha la sua importanza sia per noi stessi sia quando parliamo ad altri del Signore.
Se poi verranno momenti tristi, come la malattia o il lutto, quello che avremo immagazinato della parola di Dio sarà in noi una sorgente incredibile di serenità e di forza.
"Questo mi è di conforto nell'afflizione, che la tua parola mi fa vivere"
( Salmo 119:50)

Edited by sefora1 - 26/3/2013, 11:04
 
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view post Posted on 26/3/2013, 11:34
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24 marzo 2013



Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova, e molta gente della città era con lei. Il Signore cedutala, ebbe pietà di lei e le disse: "non piangere!"

L'eccellenza di Cristo Gesù



In presenza della morte (Luca 7:11-16)

Du egruppi di persone si incontrarono nei pressi della città di Nain. Uno, che sta uscendo dalla città, è un lungo corteo funebre: si andava a seppellire il figlio unico di una vedova. L'altro che si stava avvicinando alla città, è composto da Gesù con i Suoi discepoli, e molta altra gente.
"La morte e colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo" (Ebrei 2:14) si trovano di fronte al " Principe della vita" (Atti 3:15), venuto sulla terre per vincere la morte e Satana.
Il racconto del vangelo ci dice che Gesù esprime anzitutto la Sua compassione per quella vedova, poi si avvicina, tocca lòa bara e si rivolge al morto: Ragazzo, dico a te, alzati!. Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. " E Gesù lo restituì a sua madre".
Pltre a predicare le esigenze della giustizia di Dio e il Suo amore per gli uominio, Gesù scacciava i demoni e risuscitava i morti dimostrando così che le potenze demoniache e la morte stessa erano rese impotenti già prima diessere da Lui vinte alla croce (esse saranno poi totalmente distrutte alla fine dei tempi).
E' scritto che "tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio dicendo: Un grande profeta è sorto fra noi.
Gesù non era soltanto un profeta, ma molto di più: era il Figlio di Dio che, come uomo, era venuto a donare la Sua vita sulla croce, e a uscire poi dalla morte, vittorioso, tramite la risurrezione.
Cristo "ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il Vangelo" (2 Timoteo 1:10).
 
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view post Posted on 26/3/2013, 12:10
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25 marzo 2013



Astenetevi da ogni specie di male
1 Tessalonicesi 5:22

Impegnatevi a cercare.....la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore.
Ebrei 12:4

Chiamati alla santità



Che significato ha la parola "santità"? Nella Chiesa Cattolica è un titolo onorifico che spetta alle cariche religiose più elevate oppure è il riconoscimento ufficiale attribuito a personaggi ritenuti meritevoli per una sorta di elevatezza spirituale o di potenzada essi raggiunta.
Ma nel pensiero di Dio le cose stanno diversamente.
Nella Bibbia vediamo che la santità è il fatto di essere legati, per mezzo della fede, al Signore Gesù, di appartenergli da ora e per sempre, di essere impegnati ad imitare il Suo cammino.
Questa santità si potrebbe definire "fondamentale". Ogni vero credente è reso "santo" perché Dio lo ha ricevuto come figlio, gli ha fatto la grazia di appartenere alla Sua famiglia. Paolo inizia la sua prima lettera ai Corinzi così: "Paolo...ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo".
C'è poi la santità pratica che è il modo di vivere del credente che cerca in ogni modo di evitare il male per glorificare il suo Signore e dare nell'ambiente dove vive una testimonianza coerente.
La santità pratica, ottenuta mediante l'azione dello Spirito santo non esclude la responsabilità personale: io devo vegliare su me stesso (Matteo 5:28), sulle mie parole (Efesini 4:29) e impegnarmi a custodire il mio cuore (Proverbi 4:23).
La santità che mi separa dal male mi rende più sensibile all'insegnamento della Parola di Dio. Essa mi libera dal potere del peccato e mi stimola a servire Dio e gli altri.
 
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view post Posted on 26/3/2013, 12:39
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26 marzo2013



In ogni cosa rendete grazie.
1 tessalonicesi 5:18

Ringraziato sia Dio per il Suo dono ineffabile!
2 Corinzi 9:15


Rendere grazie a Dio



Ringraziare dio per i Suoi doni è il privilegio del cristiano, in ogni circostanza (Romani 14:6).

- Per quelli che hanno creduto, i quali, quando erano "schiavi del peccato", hanno "ubbidito di cuore" all'insegnamento del Vangelo (Romani 6:17), il primo motivo per rendere grazie è il fatto di essere salvati per grazia, mediante la fede. Infatti, il motivo principale di ogni ringraziamento è il dono supremo del Figlio di Dio, il Salvatore del mondo: "Ringraziato sie Dio per il suo dono ineffabile!" (2 Corinzi 9:15).

- Il credente è liberato da potere del peccato sul quale è vincitore: per questo è scritto: Ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo" (1 Corinzi 15:57).

- Il credente ama e segue il suo Signore, lo serve e combatte "il buon combattimento della fede" (1 Timoteo 6:12), non con armi umane, ma con la parola di Dio. Egli ringrazia per le vittorie, a volte sofferte, che Dio fli concede. "Grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo" (2 Corinzi 2:14).

- Ma chi può produrre lo zelo per il Signore e la devozione per compiere il bene, se non Dio stesso?. Questo è un altro motivo di riconoscenza: "Ringraziato sia Dio - scriveva l'apostolo Paolo - che ha messo in cuore a Tito lo stesso zelo per voi" (2Corinzi 8:16).
Ringraziamo Dio per l'energia e la prontezza che dà ai Suoi figli per annunciare nel mondo la buona notizia del vangelo e per aiutare i loro fratelli e sorelle nella fede!
 
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view post Posted on 27/3/2013, 12:40
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27 marzo2013



Cristo con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini.
Efesini 2:17

Siate riconciliati con Dio



Valentina, la giovane segretaria dell'ufficio, è sempre più triste. Cerco di parlarle. Esitando, mi racconta la sua sventura. le chiedo: "i suoi genitori non possono aiutarla?"
- No, li ho lasciati quando avevo 17 anni.
- Ma non potrebbe ritornare da loro?
- No, mi dice con voce triste, non è più possibile.
- Lei sa che la Bibbia ci insegna che Dio può ristabilire le relazioni spezzate? egli è un Dio di pace e di riconciliazione!" Valentina ha preso coraggio ed è tornata dai suoi.

Riallacciare delle relazioni interrotte a volte sembra impossibile. Ma Dio è il Dio dell'impossibile ed è pronto ad aiutarci, a condizione che siamo anzitutto riconciliati con Lui. Sovente in noi c'è indifferenza o ostilità nei suoi confronti, e questo è alla sorgente di tutte le nostre miserie. Se gli chiediamo perdono dei nostri peccati e crediamo in Lui e nel sacrificio del Suo figlio, Dio ci riconcilia con Sè.
Le religioni pensano di dover placare l'ira dei loro falsi déi e conquistarne il favore. all'opposto, la Bibbia ci rivela che Dio, il solo vero Dio, odia il peccato ma non è nostro nemico. Dio ci ama!

"Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo, nel nome di Cristo, siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato (Gesù), Egli (Dio) lo ha fatto diventare peccato per noi affinché noi diventassimo giustizia di Dio in Lui" (2Corinzi 5:20)
 
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view post Posted on 28/3/2013, 13:43
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28 marzo2013



Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche. E la pace di Dio..custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
Filippesi 4:6-7


In mezzo alla tempesta
(Vangelo di Matteo 14:24-33)



E' notte. Il mare di Galilea è agitato a causa del forte vento, e la barca, già lontana da terra, è sbattuta dalle onde. I discepoli faticano a remare. Ed ecco che Gesù arriva camminando sul mare. Pietro si tranquillizza vedendolo, ma vuole qualcosa di più. Vuole vivere un miracolo, fare un'esperienza straordinaria, toccare con mano la potenza e la gloria di Dio. Allora chiede a Gesù di poterlo raggiungere camminando anche lui fra le onde.
Era un grande atto di fiducia nel Signore, certamente, ma anche di fiducia in se stesso, nella propria fede. "Vieni", gli dice Gesù, e Pietro cammina sull'acqua! Peccato che poi, vedendo il vento si spaventa e comincia ad affondare. E' vero che Gesù lo prende per la mano e lo salva, ma se Pietro avesse avuto fede solo in Lui non sarebbe affondato.
Anche tu, se Gli racconti le tue difficoltà, se metti il Signore al centro della tua vita, dei tuoi interessi, delle tue aspettative, farai delle esperienze meravigliose, e dalla Sua potenza riceverai così tanta forza da sormontare vittoriosamente il mare agitato delle difficoltà e dei tuoi problemi.
Uomo di poca fede, perché hai dubitato?" dice il Signore a Pietro. E "quando furono saliti sulla barca il vento si calmò"!
 
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view post Posted on 29/3/2013, 12:03
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29 marzo2013



Gesù gridò a gran voce: "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?"
Matteo 27:46

Gesù Cristo abbandonato da Dio



Cosa dev'essere stato per Dio abbandonare il proprio Figlio! Distogliere il suo volto da Lui che era il perfetto servitore, che era venuto per fare la Sua volontà e l'aveva pienamente fatta (Ebrei 10:9, Salmo 40:8).

Un giorno Dio, per provare la fede di Abraamo, gli chiese di offrirgli il proprio figlio, l suo "unico", colui che amava, ma poi era intervenuto perché non mettesse la mano "contro il ragazzo" e non gli facesse alcun male (Genesi 22:1-18, Luca 22:43). Mistero inscrutabile! Qui, alla croce Dio deve distogliere il suo volto dal proprio figlio. Dio "ha voluto stroncarlo con i patimenti" (Isaia 53:10).

Ciò che ha reso quel momento così doloroso per il Signore è il fatto di essere abbandonato da Dio. Lui, innocente, pagava per noi peccatori! " Tu mi hai messo nella fossa più profonda, in luoghi tenebrosi, negli abissi.....Io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito" (Salmo 88:6-15). Le sofferenze fisiche, pure grandissime, erano poca cosa in confronto all'angoscia di quelle ore supreme!

Alla fine della sua vita davide aveva scritto:" Non ho mai visto il giusto abbandonato" (Salmo 37:25); ma il Signore ha doluto gridare: non allontanarti da me, perché l'angoscia è vicina e non c'è alcuno che m'aiuti" (Salmo 22:11).
Che scena impressionante! Il solo giusto che sia mai esistito è abbandonato da Dio in un momento di terribile angoscia.

segue
 
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view post Posted on 17/4/2013, 08:58
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SEFORA NONOSTANTE TT IO NON RIESCO AD AVERE UNA FEDE FORTE COME LA TUA ANCHE SE PROVE TANGIBILI NELLA MIA VITA NE HO AVUTE E ANCHE ADESSO IN QUESTI GIORNI CHE MIA FIGLIA DEVE AVERE UNA OPERAZIONE USCITA DA SOTTO TERRA PERCHE' NN CONTINUO AD AVERE QUELLA FEDE FORTE A SCACCIARE VIA LE MIE PAURE??
 
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Impression Project
view post Posted on 2/5/2013, 03:59




che versi...
 
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view post Posted on 6/5/2013, 12:57
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30 marzo 2013



" Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo...imparate da me...e voi troverete riposo alle anime vostre".
(Matteo11:28-29)

La malattia dell'anima



Un libro di medicina riporta: " Secondo le stime più recenti, un quinto dell'umanità, oggi, sarebbe minacciato dalla depressione". L'autore si stupisce del silenzio che avvolge un tale flagello e si chiede: "Perché un solo depresso su quattro consulra un medico?. "Questa realtà non è forse dovuta alla consapevolezza, più o meno cosciente, che ci si trova di fronte a un male profondo, di cui l'uomo non possiede la chiave, e la cui guarigione non dipende sempre dall'arte medica e dai farmaci? Certo la fatica nervosa, lo stress, i conflitti familiari e le difficoltà della vita moderna spiegano, in parte, questa specie di epidemima. A volte, disgraziatamente, anche qualche credente cade nel vortice della depressione.
Eppure in molti casi, la depressione appare come una sorta di misteriosa malattia dell'anima: la mancanza di pace interiore, d'equilibrio morale, di serenità...I nostri contemporanei provano nel fondo di loro stessi dei bisogni che non riescono a soddisfare. Dov'è la fine di questo incubo?
Guardiamo a Gesù Cristo. Egli ci dice: "Vi do la mia pace...Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti" (Giovanni 14:27). Smettiamo di dibatterci e aggrappiamoci alle promesse del Signore con la fiducia che un bambino ha verso suo padre. Sperimenteremo, in prima persona, che Lui non ci lascerà e non ci abbandonerà e che risolverà il nostro problema in modo eccellente: "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo"

Edited by sefora1 - 7/5/2013, 13:00
 
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view post Posted on 6/5/2013, 18:14
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quanto e' vero cio che scrivi il male di questa epoca credo sia solo la solitudine che spesso evolve in depressione e magari e' in questi momenti che nn vi e' cura medica ma per curare lo spirito ci si ricorre a Lui e soltanto lui......ultimamente ho ritrovato un po' del mio equilibrio ritornando dai miei frati francescani .....sara' il convento sara' l aria che tira quando ascolto le preghiere sara' il senso di pacatezza che provo quando aiuto gli altri che forse mi sento piu a contatto con Dio lo stesso verso il quale per una volta nella mia vita ho peccato di poca fede......la stessa fede che oggi mi fa sentire bene e che mi porta a riflettere che se le cose succedono magari e' perche' cosi che deve andare e noi esseri umani non abbiamo quella chiave magica per aprire il nostro cuore alla paura.....
mia figlia Federica deve essere operata ad una spalla e rischia di rimanere con un difetto per la sidrome dello scaleno .....ho avuto un momento in cui non credevo che qualcosa di brutto dovesse sfiorare anche me anche la mia famiglia...ma ho capito che non posso affrontare per forza tutto al 100 per cento ma magari avendo la fede in Lui riesco a sopportare ecco il verbo giusto a sopportare questa paura che mi invade l animo...........
Grazie Seforaa dei tuoi scritti grz per essere perseverante a proporre sempre Luie soltanto Lui.....
 
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view post Posted on 7/5/2013, 11:59
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31 marzo 2013



"Distretta e tribolazione mi hanno colto, ma i tuoi comandamenti sono il mio diletto."
(Salmo 119:143)


La bibbia del detenuto



Martin Niemoeller, oppositore del nazismo ed internato in un campo di concentramento dal 1937 al 1945, l'uomo che Hitler chiamava "il suo prigioniero particolare", ci ha lasciato questa testimonianza: " Non posso esprimere ciò che la Bibbia ha significato per me durante i miei lunghi anni di prigionia e soprattuttu negli ultimi quattro anni che ho passato in una cella di Dachau. La parola di Dio fu per me consolazione, forza, guida, speranza, padrona delle mie giornate, compagna delle mie notti, il pane che mi nutriva e l'acqua che mi rinfrescava l'anima. La mia finestra era troppo alta perché potessi guardare fuori ma non troppo alta per chiamare chi passava per strada e dargli qualche incoraggiamento tratto dalla Bibbia, come granelli di frumento seminati dall'alto della mia finestra e afferrati dai passanti. In seguito, quando mi fu permesso di passeggiare un'ora al giorno nel cortile, trovai altre finestre per inviare il messaggio della parola di Dio a qualche fratello prigioniero. "La parola di Dio non è incatenata" (2 Timoteo 2:9).
Oggi siamo posti continuamente in mezzo a un mondo che aspetta la pace di Dio. Il nostro compito è quello di far conoscere all'uomo queste pagine meravigliose della Parola di Dio e di annunciare all'umanità sofferente il messaggio dell'amore di Dio. Noi tutti possediamo un libro dato da Dio, la Bibbia. Apriamolo, leggiamolo e condividiamo con altri i tesori che esso di volta in volta ci rivela.

Edited by sefora1 - 7/5/2013, 13:26
 
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view post Posted on 7/5/2013, 12:24
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1 aprile 2013



"Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo che tu ne abbia memoria? E il figliuol dell'uomo che tu te ne prenda cura?
(Salo 8:3-4)


PICCOLI MA PREZIOSI



Nel 1969 per la prima volta l'uomo ha posato il piede sulla luna, il mondo intero ha assistito a quell'evento, attraverso i mass-media con il fiato sospeso, emozionandosi con gli astronautiche vivevano in prima persona l'esperienza. L'universo continua ad appassionare la mente dell'uomo che per studiarlo continua a costruire macchine che ne permessano l'osservazione e qualche volta, in alcune zone, la perlustrazione. Diverse sonde inviate dalla terra sono addirittura, attraverso i mezzi fotografici, a darci notizie dei pianeti più lontani della nostra galassia. Tutto ci parla della bellezza del Creatore che ha lasciato che ha lasciato una firma in ogni opera da Lui compiuta, ma sono pochi quelli che se ne rendono conto. Anche il salmista, pur non possedendo i mezzi oggi a nostra disposizione, osservando a occhio nudo il cielo che lo sovrastava, ne restava meravigliato; di giorno il sole era straordinario da osservare e di notte la luna e le stelle lo lasciavano senza fiato. L'uomo che si esprime in questo salmo, si sente piccolo e vivo "guardando in alto", è diverso da quello moderno che sembra vivere a testa bassa concentrato sui suoi bisogni materiali. Il salmista alza spesso la testa per contemplare il cielo e in esso scopre la bellezza e la grandezza del creatore e realizza sempre più la sua piccolezza, si chiede: " che cos'è l'uomo che Dio ne abbia memoria? E il figliuolo dell'uomo che se ne prenda cura? Si sente piccolo ma realizza di essere prezioso agli occhi di Dio, anche noi "siamo piccoli ma preziosi agli occhi di Dio"
 
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