Le stronzate di Pulcinella

STORIA DEL CALCIO NAPOLI-ANEDDOTI, CURIOSITA', INTRIGHI E MISTERI

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Pulcinella291
view post Posted on 3/6/2013, 16:44 by: Pulcinella291
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LA STORIA DEL TIFO ORGANIZZATO A NAPOLI.

Le origini del tifo organizzato a Napoli risalgono agli anni sessanta. Nel 1972 nacque il gruppo degli Ultras della Curva B (poi CUCB, Commando Ultras Curva B), fondato da Gennaro Montuori; questi ultimi furono i primi a realizzare imponenti scenografie all'interno dello stadio San Paolo. Successivamente diedero alle stampe un proprio giornale e produssero una trasmissione televisiva dedicata al Napoli che viene tuttora trasmessa sulle emittenti locali partenopee; nel corso degli anni, inoltre, diedero vita a diverse iniziative contro la violenza negli stadi, tra le quali l'esposizione dello striscione «La violenza ci divide, il tifo ci affratella». Nel 1986 gli ultras della Curva B fondarono un gruppo di tifose, le Ultrà Girls.[ Negli anni ottanta nacque anche un altro gruppo di tifose, denominato Ladies Napoli, formato per lo più da docenti.[ A partire dagli anni '90, il tifo in curva B è profondamente cambiato: Gennaro Montuori (detto Palummella), forse a causa della morte del fratello, lasciò il mondo del tifo causando lo scioglimento del suo gruppo (il CUCB) e dei gruppi minori ad esso collegati. Attualmente i maggiori gruppi della curva B sono i Fedayn E.A.M. 1979 e gli Ultras Napoli. I Fedayn, fondati nel 1979, condividono la mentalità dei tifosi della curva A: proprio per questa comunanza di ideali ci sono stati dei tentativi da parte dei gruppi della curva A di convincere i Fedayn a traslocare nella loro curva. Il loro slogan è E.A.M. (Estranei Alla Massa). Gli Ultras Napoli sono invece formati per lo più da tifosi che non facevano parte del CUCB in quanto non ne condividevano l'ideologia filosocietaria.[ Oltre a questi, sono presenti i Tifosi del nostro ideale (ex Masseria Cardone) e gli Area Nord (prima entrambi nella A).
La Curva A è invece occupata da numerosi gruppi: Mastiffs, Vecchi Lions, Teste Matte (formata per lo più da tifosi provenienti dai Quartieri Spagnoli), Sud, Bronx, Brigata Carolina, Rione Sanità, Fossato Flegreo. La curva A è quella maggiormente violenta e contestatrice; per questo non è in buoni rapporti con la curva B, più pacifica e folkloristica. Tentativi di riconciliazione tra le due curve sono falliti.



SAVOLDI, LO SCANDALO E LA MONNEZZA

Nell’estate del 1975 Savoldi viene ceduto dal Bologna al Napoli in cambio di 1440 milioni, Clerici e la comproprietà di Rampanti. La valutazione è di due miliardi. L’Italia grida allo scandalo: una città con i problemi di Napoli non può spendere tanto per un calciatore. Il trasferimento fece scalpore: c’era già il problema dei rifiuti, e ci fu l’indignazione generale. ma come al posto di risolvere il problema della monnezza pensano a comprare Savoldi , si disse.Come se i problemi della citta' avesse dovuto risolverli Ferlaino. E più si sale al nord, più cresce l’indignazione. La voce fuori dal coro è quella di Enzo Biagi, che sul Corriere della Sera, approva l’affare Savoldi: “L’ingegnere Ferlaino non è né un dissipatore né un Pulcinella: è un freddo manager che si adegua alla realtà. Fa il suo mestiere molto bene. Non tocca a lui risolvere le secolari questioni sociali, realizzare le riforme e la giustizia: spaghetti, casa, un moderato lavoro, ma il suo compito è organizzare la migliore formazione degli “azzurri”. Non ha offeso la miseria, caso mai l’ha consolata. E poi, siamo onesti: Napoli non va male perché hanno comperato Savoldi, ma perché non possono vendere i Gava”. Comunque l’acquisto di Savoldi si rivelò un affare per il Napoli: gli abbonati saranno 70.405, record nella storia della società. Nemmeno Maradona è riuscito a superarlo.


1984:ARRIVA IL PIBE
Dopo Savoldi , un altro acquisto clamoroso si stava preparando quello di Diego Maradona, il calciatore piu' forte del pianeta. Se ne parlava da tempo , e la citta' era in trepida attesa. 50 giorni di trattative, «Quelli del Barcellona alzavano sempre il tiro e la cifra». Corrado Ferlaino e Antonio Juliano, presidente e direttore generale del Napoli appena scampato alla retrocessione in B, non si amavano troppo però ce la misero tutta per vincere il braccio di ferro e acquistare Diego Armando Maradona, il fuoriclasse argentino che aveva rotto con il Barca dopo due campionati, l`infortunio, le polemiche con i dirigenti e i tifosi. Cinquanta giorni di aspri colloqui nella sede del Camp Nou e nell`ufficio del vice presidente Gaspare, al piano più alto dell`Hotel Princesa Sofia. E poi l`annuncio, arrivato il 30 giugno 1984.

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. E' l'ultimo giorno di mercato quando il sottopancia della trasmissione Number one in onda su canale 34 da' la notizia:è fatta il Napoli ha acquistato Maradona.La notizia che fece il giro del mondo e impazzire la città . I napoletani si riversarono sulle strade a migliaia , caroselli di auto, uomini e donne impazziti di felicita':una festa che duro' un'intera notte.

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Prima c'è la conferenza stampa-sauna in una palestra sotterranea degli spogliatoi, con giornalisti, operatori

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dopo poco esce fuori a seppellirsi sotto l'urlo incredibile d'una folla incredibile. Cinquantamila napoletani hanno pagato un simbolico biglietto (imposto dalle autorità di polizia per motivi di ordine pubblico, con incasso devoluto in beneficenza).

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Dieguito chiede il microfono, e tutto d'un tratto la montagna inintelligibile di suoni assordanti si sbriciola al suolo come d'incanto, mentre cala un irreale silenzio, quasi qualcuno avesse spento un invisibile interruttore.

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«Buonasera, napoletani - squilla il campione - Io sono molto felice di essere con voi». Nel boato che si riaccende incontenibile prende un pallone, accenna un palleggio, poi calcia altissimo di sinistro a campanile. «Forza Napoli», conclude mentre il tripudio si leva assordante come un bombardamento di voci. Il più forte calciatore del mondo ora è di Napoli, di un'intera città impazzita. Tra pochi istanti sparirà inghiottito dal sottopassaggio, e la festa, pur così povera per inspiegabile volere della società, dilagherà come un fiume in piena per ogni strada di Napoli

continua sotto

Edited by Pulcinella291 - 4/6/2013, 18:20
 
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