Le stronzate di Pulcinella

gli stupri di massa:foto atroci degli stupri commessi dai sovietici in Germania

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view post Posted on 6/2/2014, 09:08
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Pulcinella291 Forum

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<b>Il numero delle vittime e dellle violenze commesse dai soldati dell'Armata rossa quando entrarono ed occuparono la Germania nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale,si aggira tra le centinaia di migliaia e i due milioni.

L'ondata di violenza e di stupri cominciarono il 21 ottobre 1944, quando le truppe russe attraversarono il ponte di Angerapp, sfogando la rabbia nel massacro di Nemmersdorf piccolo borgo nella Prussia Orientale, nei confronti di civili tedeschi e prigionieri di guerra francesi e belgi.
Nemmersdorf fu la prima città tedesca a cadere sotto l'occupazione militare alleata durante il corso della guerra.Quando a metà gennaio il fronte della Prussia orientale crollò, la violenza e la distruzione messa in atto dalle truppe sovietiche superò qualsiasi sofferenza che i tedeschi avevano sofferto in precedenza. Gli abitanti della Prussia orientale furono i primi a fuggire in preda al panico più totale.Donne e bambini furono violentati, mutilati e uccisi indiscriminatamente, mentre gli anziani furono fucilati sul posto.
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Gli stupri dei vincitori

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I crimini dei nazisti erano stati di gran lunga peggiori, ma la sofferenza delle persone di etnia tedesca fu immensa. Piu' tardi durante l'occupazione del territorio tedesco l'armata rossa si lascio' andare a violenza di ogni genere tanto che le stime del numero di donne violentate dai soldati sovietici si aggira attorno alle decine di migliaia fino ai due milioni.I tedeschi andarono incontro ad un tragico destino, pagando con la vita e con la salute i crimini della Germania nazista. Furono braccati, umiliati, violentati, bastonati a morte, o portati via come schiavi. «Una tempesta di rappresaglie, vendette e odio travolse la terra», scrisse lo storico Klaus-Dietmar Henke.
Almeno 100 000 donne si pensa siano state stuprate solo a Berlino, in base al tasso di aborti riportati negli ospedali dell'epoca nei mesi successivi, causando dopo gli aborti la morte di circa 10 000 donne.
Le morti di donne in relazione con gli stupri in Germania sono stimati a circa 240 000. Antony Beevor descrisse tutto ciò come "il più grande fenomeno di stupro di massa nella storia" e concluse che almeno un milione e quattrocentomila donne furono violentate solamente nella Prussia orientale, Pomerania e Silesia.
Natalya Gesse afferma che i soldati russi violentarono donne tedesche dagli otto agli ottanta anni. Le donne russe non furono trattate con la stessa indiscriminata brutalità dai soldati tedeschi negli anni precedenti.Tuttavia, gli stupri continuarono fino all'inverno 1947-1948, quando le autorità sovietiche confinarono le truppe sovietiche in posti di guardia e baracche, separandoli completamente dalla popolazione civile.I soldati russi, spesso provenienti da paesini della Siberia, del Caucaso o della Mongolia, vogliono le donne, simbolo della loro vittoria sulla Germania hitleriana. Madri di famiglia, adolescenti, sessantenni... tutte corrispondono all’idea che gli «Ivan» - come li chiamano - hanno delle «deutsche Fräulein» che saranno strappate dalle loro topaie e trascinate negli angoli bui, negli androni, nelle scale, per essere violentate.Per decenni, le donne tedesche hanno per lo più taciuto riguardo al loro trauma. Ora, un ricercatore tedesco ha intrapreso il primo studio del genere sulle vittime di stupro tedesche.
Raramente le donne vittime di violenza raccontano volontariamente la loro esperienza: una reazione che gli esperti descrivono come “doppio trauma”. Parlandone, infatti, al dramma dell’episodio si aggiungerebbe quello della sua rievocazione, troppo dolorosa per moltissime di loro
Dopo un lungo silenzio, l'ottantatreenne Ruth Schumacher ha deciso quest'anno di raccontare la sua storia. Ricorda vividamente la ricerca di un rifugio dagli attacchi punitivi d'aria e d'artiglieria americana e sovietica. Aveva solo 18 anni quando si è rannicchiata, ferita, con dozzine d'altri civili immersa fino alle ginocchia nell'acqua fredda di una miniera abbandonata in Halle-Bruckdorf in Germania dell'est.
Schumacher racconta che non molto dopo che il bombardamento ebbe termine e le forze americane si spostarono oltre, i soldati dell'Armata rossa hanno iniziato ad assalire sessualmente le giovani donne del posto.
"Ho immediatamente subìto uno stupro di gruppo da parte di cinque soldati russi. Il ricordo torna e ritorna ancora; non puoi mai dimenticare una cosa del genere. A volte quando ne parlo, dormo alcune ore e poi mi sveglio urlando, piangendo. Non puoi mai e poi mai dimenticare", dice.
Schumacher ha scordato poco nei successivi 65 anni — le facce dei suoi assalitori, il dolore. Anche molte delle sue amiche sono state ripetutamente stuprate. Ma dice che non ne hanno praticamente mai parlato.
"Ho avvertito un'amica di non parlare nemmeno lei di cosa le era successo" dice Schumacher. "Nessuno ne parlava; il pericolo era troppo grande."Nella Germania dell'Est del dopoguerra, Schumacher ricorda di essere stata costretta a firmare una dichiarazione che di fatto negava che gli stupri fossero mai occorsi. Nei racconti ufficiali della Repubblica Democratica Tedesca, i sovietici erano liberatori - non liberatori che avevano commesso dei crimini.
Come risultato, per molte donne, la paura politica e l'imbarazzo — mescolate alla colpa per le atrocità naziste — hanno dato vita a una specie di codice del silenzio.





La letteratura russa

Da allora sono passati tanti anni. Ogni famiglia tedesca porta questo dramma impresso nella memoria. Nessuno però ha mai osato parlarne (soprattutto all’Est, dov’era proibito criticare il «grande fratello» russo). Troppo forti l’umiliazione, la vergogna, il dolore. Il tabù sembrava insuperabile. Tanto più che, rispetto ai crimini commessi dai nazisti, un tacito divieto impediva ai tedeschi di evocare le proprie sofferenze: sarebbero stati accusati di revisionismo. Oggi però la parola sembra essersi liberata delle catene, tanto che la stessa letteratura russa ne ha parlato.
Aleksandr Solzhenitsyn prese parte all'invasione della Germania e scrisse un poema sull'argomento, "Notti prussiane"; "22 Hoeringstrasse. Non è stata bruciata, appena saccheggiata, segnata. Un gemito dalle mura, per metà soffocato: la madre è ferita, mezza morta. La figlia piccola è sul materasso, morta. Quanti sono stati su di lei? Un plotone, una compagnia forse? Una ragazza è stata trasformata in una donna, una donna trasformata in un cadavere... La madre supplica, "Soldato, uccidimi!"
Svetlana Alexievich pubblicò un libro che include le memorie di veterani sovietici della guerra in Germania. Secondo un ex-ufficiale dell'esercito,

« Eravamo giovani, forti e da quattro anni senza donne. Così cercammo di avere delle donne tedesche e... dieci uomini violentarono una ragazza. Non c'erano tuttavia donne; la popolazione intera fuggiva dall'Armata sovietica. Perciò dovremmo prenderle giovani, di dodici o tredici anni. Se le piangeva, le infilavamo qualcosa in bocca. Pensavamo fosse divertente. Ora non riesco a capire come potei farlo. Un ragazzo di buona famiglia... ma ero questo io.
Un operatore del telefono dell'Armata sovietica ricordò che

« Quando occupavamo ogni paese, i primi tre giorni saccheggiavamo e stupravamo. Era ufficioso ovviamente. Tuttavia dopo tre giorni si poteva essere condotti alla corte marziale per questo... Ricordo una donna tedesca violentata stesa nuda con una granata tra le gambe. Ora mi vergogno ma all'epoca no... Pensate fosse facile dimenticare [i tedeschi]? Noi odiavamo vedere le loro case bianche intatte. Con le rose. Volevo che soffrissero. Volevo vedere le loro lacrime. ...Ci sono voluti decenni prima che cominciassi ad avere pietà di loro.In questa prospettiva lo stupro inquina la purezza e disonora famiglia, comunità e stato, mentre le donne appaiono non come individui indipendenti ma “proprietà” degli uomini: la violenza sessuale in guerra trae origine dallo squilibrio delle relazioni di genere nella vita quotidiana e viene
amplificata dall’istituzionalizzazione dei rapporti patriarcali e gerarchici all’interno dell’istituzione militare. La violenza sessuale è quindi volta ad imporre il dominio e il proprio controllo sul nemico. Lo stupro viene quindi interpretato come un mezzo per umiliare l’altro e distruggere “l’integrità culturale, tradizionale e
religiosa”. In questa prospettiva, nel caso tedesco le donne vengono stuprate non solo perchè donne ma anche perchè sono “donne tedesche”. Lo stupro è uno degli strumenti per distruggere “il loro orgoglio nazionale, umanità e onore.

Edited by Pulcinella291 - 10/10/2019, 18:02
 
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