Le stronzate di Pulcinella

coloni e conquistadores -lo sterminio fisico dei nativi

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Pulcinella291
view post Posted on 14/3/2014, 08:49 by: Pulcinella291
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Qui parleremo di un genocidio, senza dubbio il piu' vasto, completamente rimosso dalla coscienza comune oppure, ancor peggio, giustificato in vario modo, quello dei nativi americani e sud americani.
Secondo la definizione adottata dall'ONU, «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso». Anche la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica sia culturale, totale o parziale, è di solito inclusa nella definizione di genocidio.
E' uno dei peggiori crimini che l'uomo possa commettere perché comporta la morte di migliaia, a volte milioni, di persone e la perdita di patrimoni culturali immensi. È pertanto definito dalla giurisprudenza un crimine contro l'umanità.
Ebbene i motivi per cui lo sterminio dei nativi americani sia passato in secondo piano è assolutamente ingiustificabile.
Per nativi americani (chiamati anche Indiani, Americani originari, Indiani d'America, Indigeni americani, Pellerossa e Popoli precolombiani,si intendono i diversi popoli indigeni, dalla lontanissima origine asiatico-mongoloide, stanziati in America del Nord, in America centrale e America del Sud prima della colonizzazione degli europei, attuata nel Centro e Sud America dagli spagnoli e dai portoghesi a partire dal secolo XVI, nel Nord America dagli inglesi, francesi e olandesi, a partire dal secolo XVIII ma più decisamente nel secolo XIX, ad opera degli anglosassoni statunitensi.

Il massacro iniziò praticamente pochi anni dopo la scoperta del continente americano e si concluse alla soglia della Prima Guerra Mondiale, quindi si sviluppò lungo un periodo di tempo molto vasto e difficilmente delimitabile. Le modalità del genocidio poi sono state molte, dall’eccidio vero e proprio di intere comunità sterminate sistematicamente con le armi da eserciti regolari o da soldataglie criminali assoldate alla bisogna per mantenere pulita l’immagine dei governi ufficiali, alla diffusione intenzionale di malattie endemiche come il vaiolo.
Se molti si opposero con azioni di guerra all'arrivo dei bianchi, moltissimi, ad esempio come alcune tribù amazzoniche, erano assolutamente inermi e pacifici: tuttavia prevalse tra gli europei la linea dell'iniziale schiavizzazione, poi dell'assimilazione e/o dello sterminio fisico dei nativi, ignorando, soprattutto in Nordamerica, ogni tentativo di conciliazione pacifica. Nel corso della colonizzazione e delle guerre indiane, la maggioranza dei nativi del nord venne sterminata, comprese donne e bambini. I pochi superstiti vennero chiusi nelle riserve indiane, mentre nel centro e sud America, nonostante le stragi dei conquistadores ai danni di Incas e Aztechi e la maggioranza dei morti, l'annientamento delle culture indigene fu meno incisivo in quanto perpetrato più a lungo nel tempo ma solo in determinati periodi. Il genocidio dei nativi provocò tra i 18 milioni e i 90 milioni di morti in quattro secoli (c'è chi parla di 100 milioni) - 45.000-53.000 tra il 1775 e il 1890 negli Stati Uniti (ma si arriva quasi a 1 milione dal 1600 in poi) - e per lungo tempo fu rimosso dalla memoria collettiva, riferendosi ad esso come una semplice guerra
.


29 Dicembre 1890: il massacro di Wounded Knee

Gli Europei ,nelle varie guerre e azioni di pulizia etnica,distrussero anche le loro culture, prevalentemente orali, nonché l'habitat naturale dove vivevano,decimandoli anche con malattie portate da loro stessi .
Uno sterminio pianificato che rappresenta uno dei capitoli più bui della storia, una macchia sia per il Vecchio Continente sia per il Nuovo.
 
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