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| Caterina, una ragazza dei quartieri spagnoli si fidanza con un giovane di buona famiglia e viene il fatidico giorno in cui la famiglia di lui si deve presentare a casa della futura sposa. Fervono i preparativi e le raccomandazioni. Caterina chiama i fratelli e i genitori :" mo' m'arraccumanne, cercate e parlà meno napulitano possibile, a furchetta se dice forchetta, 'o cucchiare se dice cucchiaio, a butteglia se dice bottiglia , ma soprattutto nun ghiastemmate, se vi scappa quacche cazzo , dicite cavolo, o cavolo... e che cavolo. Arrivano i genitori del fidanzato, dopo le presentazioni di rito si mettono al tavola, e nessuno parla per paura di sbagliare , quando Pasquale ,il padre di Caterina chiama la moglie: -"Concetta , per favore porta la pirofila" - e la moglie:"c'aggia purtà? -la pirofila cara , porta la pirofila -e che d'è sta pirofila? -ma Concetta dove si mette il pesce -cavolo Pasca', tu l'è sempe chiammata pucchiacca!
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