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| INTEGRO E NON INTEGRALE:
Facciamo chiarezza!
È oramai tristemente risaputo quanto le farine raffinate siano dannose per il nostro organismo.
Alterano la microflora intestinale infiammandola, scatenando la produzione di interleuchine, aumentando la crescita di batteri e funghi patogeni (fra cui la Candida) e creando leptino-resistenza (ciò riduce il controllo sulle cellule adipose).
Ha un altissimo indice glicemico (decisamente sfavorevole per diabetici, cardiopatici e soggetti in sovrappeso) e non appena arrivata nell'intestino forma inoltre, una sorta di colla che attecchisce sulle pareti, denominata "muco".
La soluzione sarebbe utilizzare una farina integrale...
Ma attenzione, non sono tutte uguali, la farina integrale che utilizziamo giornalmente è raffinata!! Avete letto benissimo, è raffinata!
State pensando che tutto questo sia fuorilegge? Niente affatto è tutto perfettamente legale e autorizzato dalla legge n.187 del 9 febbraio 2001 secondo cui una farina può definirsi integrale quando il tasso di minerali è compreso tra 1,30 e 1,70 su cento parti di sostanza secca.
L'unica, VERA, soluzione è utilizzare una farina INTEGRA.
La differenza è sostanziale.
La farina integra (che per legge può definirsi integrale) deve essere macinata a pietra e contiene TUTTE le componenti della cariosside (seme del grano): la cuticola esterna (crusca), l'endosperma (amidi) e il germe di grano (parte essenziale di grande nutrimento).
Come riuscire a capire se il pane che stiamo acquistando è integrale o integro?
Basta guardarlo.
Se è chiaro con i puntini scuri è senz'altro integrale (raffinato con aggiunta di cruschello), se è tutto scuro è macinato INTEGRALMENTE!😉
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