La criminalità organizzata in Toscana:ecco le mafie...

. Secondo la commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, la Toscana è infestata dalla criminalità organizzata. Sono 35 le organizzazioni che operano nella regione, che sono state censite grazie alle inchieste giudiziarie. Il dato affiora dall’indagine conoscitiva “Analisi dei fenomeni di criminalità organizzata in Toscana”, la prima mappatura ufficiale della Regione Toscana.
Secondo la stessa commissione , la Toscana sarebbe pure la regione dove si ricicla maggiormente" il denaro sporco" .
La relazione elenca la ragnatela di organizzazioni presenti. “La mafia siciliana in Toscana in questo momento è minoritaria”. La presenza più ingombrante rimane invece quella della “‘ndrangheta e della camorra”. Un capitolo a parte è dedicato alle organizzazioni criminali straniere, “la Toscana vede la presenza rilevante di quelle albanese, romena, dell’ex Urss e cinese”.

In Toscana è anche molto diffusa la tratta di esseri umani.
Le vittime sono donne straniere, per lo più rumene, di giovane età, a volte minorenni, vulnerabili a causa della povertà, della mancanza di istruzione o di lavoro. Nella maggior parte dei casi vengono sfruttate sessualmente, ma a volte anche per l'accattonaggio forzato o per la schiavitù domestica. La tratta di esseri umani è un fenomeno diffuso anche in Toscana, stando alla relazione della Direzione nazionale antimafia (Dna) per il periodo luglio 2013-giugno 2014: "Le indagini e i processi, assai numerosi, trattati negli ultimi anni dalla Dda - si legge nel documento - dimostrano che la tratta degli esseri umani, forma moderna di schiavitù, è abbastanza diffusa nel territorio toscano". Un fenomeno in cui sia vittime che imputati sono per lo più di nazionalità rumena, "generalmente provenienti dalla stessa città o zona della Romania". Le ragazze "vengono schiavizzate, sottoposti a continui controlli, private dei documenti di identità, di ogni capacità di autodeterminazione e di movimento e costrette a sottostare alle richieste degli sfruttatori che si appropriano quasi interamente dei guadagni derivanti dalla prostituzione o dall'accattonaggio, concedendo loro solo i minimi mezzi di sussistenza".

Anche il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo ha lanciato questo allarme.
Il Magistrato ha dichiarato:„"Con riferimento alla 'ndrangheta, possiamo dire che sul mercato toscano sono presenti vere e proprie imprese mafiose". Presenti anche organizzazioni criminali composte da non italiani, tra le più radicate quella cinese. Particolarmente preoccupante quella che viene definita "attività di impresa in forma indiretta", cioè attraverso la partecipazione in imprese sane. La Toscana, regione "ricca", al pari di tante altre regioni del centro nord è dunque sempre più nel mirino di mafia, camorra e 'ndrangheta, che si muovono guidate da un unico obiettivo: soldi. "Le mafie si infiltrano soprattutto creando Società a responsabilità limitata, le Srl - spiega Creazzo -, perché assicurano bassi costi ed elasticità operativa".

Tranquillo che non mi altero e poi con te, ma figurati. Qualcosina pero' vorrei dirtela. Conosco bene i difetti del Sud come ne conosco i pregi, ' m'incazzo, pero', terribilmente, quando lo si critica a prescindere, solo per il gusto di farlo o per una qualche provocazione gratuita, ben sapendo che gli stessi difetti esistono sia al Nord che al Sud.
Ma non sei il solo, caro Marco, tranquillo che sei in buona compagnia .Demolire il meridione o trovarne sempre il lato negativo è da sempre uno sport nazionale, non so, forse vi fa sentire migliori? Io non capisco. Davvero non capisco. Non è più ragionevole cercare e vedere il bello e il buono e cercare tutti assieme di risolvere i problemi che ci attanagliano? Perché sparare sentenze a tutti i costi anche non conoscendo come stanno le cose o non vivendole in prima persona?
Mi spiace molto, non te lo nascondo, soprattutto quando questi giudizi a scrocco vengono da persone che si ritiene siano intelligenti o raziocinanti.
Ti diro' di piu', sono proprie queste persone, assieme alla mediocre classe dirigente meridionale, che mi fanno odiare Garibaldi, i Mille , Vittorio Emanuele e l'Unità d'Italia e questa specie di pseudodemocrazia del cazzo.
E' vero, le mafie, chiamatele come volete (Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita), hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, mostrando i muscoli con i più deboli (la cosiddetta società civile) e andando a braccetto con intere flotte di politici corrotti e ora anche al Nord, dove, da sempre, si è vissuto di mazzette, concussioni, truffe, peculato e con personaggi ipocriti, subdoli e paralizzanti, si stanno accorgendo di cosa significa avere a che fare con questo tipo di organizzazioni e ora anche Voi, civilissima gente del Nord vi state accorgendo che è un problema affaristico-economico e politico oltre che criminale. Fino a pochi anni fa, il pizzo, le mazzette, gli appalti ve li dividevate fra di voi, ebbene ora dovete spartirli con queste persone.
Ora anche voi, civilissima gente del nord, da sempre abituati al peculato e alle concussioni, dovete prenderne atto e non dire come avete sempre fatto:" a nu palmo d'o culo mio chi fotte fotte!".
L'uomo è uguale al nord ed al sud, caro Caravaggio, quando gli è offerta la possibilità di arricchirsi illecitamente, non sempre, ma più di quanto si pensi, passa con grande disinvoltura la linea della illegalità abbagliato dall’idea di mettersi in tasca quattrini senza una sola goccia di sudore. Quindi non ammantiamoci del saio monastico e impariamo ad argomentare meglio le nostre denunce, il piu' delle volte sporte per il solo sfizio di farle o perchè ci sentiamo migliori degli altri, ergendoci su di un pulpito traballante.
Con osservanza, caro Marco , tanto ti dovevo!