Le stronzate di Pulcinella

Il prossimo referendum senza quorum

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view post Posted on 11/5/2016, 18:05
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Vorrei tanto comprendere le ragioni e le motivazioni, argomentate, del voto SI e del voto NO al prossimo referendum, ricordandovi, tra l'altro, visto che noi italiani abbiamo la memoria 'corta' che nel 1987 tenemmo un altro referendum che ritenemmo IMPORTANTE.

Il tema era quello di sancire, o meno, la responsabilità oggettiva dei magistrati.
Lo sentimmo talmente nostro che fu uno dei pochi a raggiungere e superare agevolmente l'asticella del quorum e, con oltre l'80% dei voti, decidemmo democraticamente che i magistrati avrebbero dovuto essere direttamente responsabili del loro operato.

E' divenuta una legga dello stato italiano? Assolutamente NO!

Subito intervennero i parlamentari ad 'aggiustare' l'avaria causata dalla 'democrazia' promulgando la legge Vassalli che, di fatto, annullava l'esito e l'effetto del referendum.

Gli unici referendum che non siano stati annullati da decreti e leggi furbette sono stati quello sul divorzio e quello sull'aborto.
Infatti non solo quello citato, ma anche quello sul finanziamento dei partiti è stato raggirato, così come si accingono ad stravolgere quello sulla privatizzazione delle acque.
Il referendum di autunno è senza quorum e non è abrogativo ma conservativo.
Tuttavia sono sicuro che alla fine i politici faranno quello che vogliono!
 
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view post Posted on 13/5/2016, 14:42




Caro amico, l'apertura del commento, al quale mi apprestava a rispondere come convinto assetto re del NO, viene subito annullata dalla chiusura che mi sembra pessimistica, rinunciatari e socialmente negativa.
Vado quindi a ribattere a quest'ultima con un "allora"?
Non andremo a votare? Così questa materia delicatissima e fondamentale del nostro Stato verrà decisa da pochissimi?
I politici "che fanno quello che vogliono" li mettiamo noi li.!
Impariamo ad esercitare SEMPRE il nostro diritto al voto, impariamo a votare sulla base dell'operato e non sulla fede partitica (o peggio per pochi euro), impariamo a cambiare voto quando il politico si comporta male o non interpreta i nostri indirizzi.
Solo così potremo avere dei governi ed una classe politica selezionata che non ignori le indicazioni del popolo.
Poi se vuoi parliamo del SÌ e Del NO
 
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view post Posted on 13/5/2016, 16:52
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Così è tutto chiarissimo in pratica no. Chi si mette a fare politica? Per lo più gente che non sa o non vuol fare altro. Ricordo che l'attuale primo partito ha dall'origine la scuola di partito. Chi fa politica impara a fare quello e solo quello. Ma così se ne stanno anni luce lontani dal paese vero. Per questo un'istanza entra bianca ed esce almeno a righe.
E, inoltre, questo personalizzare anche scelte che dovrebbero essere importanti per tutti non è affatto positivo. È solo un modo per dividere e non far capire. Pro e contro, ma a questo o a quello. Divide et impera.
 
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2 replies since 11/5/2016, 18:05   39 views
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