| Articolo di eccellenza della cartoleria è stato ed è il biglietto d'auguri, sia esso spiritoso, per una ricorrenza singola/personale quale compleanno, onomastico, laurea etc., sia per il Natale, Pasqua, nuovo anno etc.
Un articolo divenuto introvabile è la letterina che noi bambini scrivevamo per Natale..... Si andava con la mamma ad acquistarla in cartoleria, quindi LEI sapeva..., e c'era un assortimento vastissimo con scenette, apllicazioni ed altro che rendevano queste letterine dei capolavori artistici. A scuole (elementari, ovviamente) le scrivevamo con l'aiuto dei maestri e la sera oppure il giorno di Natale, si 'nascondeva' la letterina sotto il piatto di "papà" il quale, fingendo il massimo stupore e meraviglia, l'apriva e leggeva ad alta voce le nostre promesse e proponimenti, immancabili. Si, è vero, recitavamo anche una poesiola, in genere a carattere religioso cattolico....
Carta da lettere, biglietti da visita, biglietti d'auguri, letterine e.... la regina della corrispondenza : la cartolina illustrata
La cartolina illustrata era un must della corrispondenza, oggi divenuta desueta. In genere venivano esposte su appositi mobili/vetrina girevoli, al fine di impilare più soggetti fotografici o disegni, possibili. C'era la veduta panoramica, quella aerea, quella che evidenziava il tal monumento o il tal paesaggio ed il rito della scelta di quelle da inviare a parenti ed amici era da rispettare e prevedeva anche il 'consulto' per l'approvazione di tutti per l'invio di quel soggetto a zia Maria, mentre al cugino andava bene la veduta della piazza e via di seguito.
Era il modo che si adottava anche per far invidia ai destinari, facendo sapere loro ch'eravamo stati in quella città, al mare, in montagna o li dove fossimo andati. Oggi, con gli smartphone che inviano i nostri selfie da dove ci troviamo e vogliamo farlo sapere al destinatario, tutto questo non esiste più, eppure c'erano taccolte di cartoline da tutto il mondo, con le diciture più strane, con i francobolli multicolori, anche questo è solo in ricordo.
Molti mittenti e moltissimi destinatari di cartoline illustrate eranoi i militari di leva, con soggetti anche ironici oppure 'soft', ma oggi, anche il sservizio militare di leva, è divenuto un ricordo del passato.
Ricordo mio padre, anche lui inviava le cartoline quando era in viaggio, ma non partecipava al rito della scelta delle cartoline, perchè, diceva che i destinatari erano diversi tra loro, quindi era sufficiente lo stesso soggetto per tutti ed era il Duomo se proveniva da Milano, la torre Eiffel se era proveniente da Parigi, e magari il Coilosseo nel caso fosse Roma.
L'estate era la stagione regina della cartolina illustrata, che poi per l'immancabile disservizio postale ti giungeva anche con un paio di mesi di ritardo, cosi sapevi che Gennaro era stato ad Ischia, a Capri o a Sorrento. Anche nelle festività natalizie giungevano da stazioni climatiche invernali, ma erano pochi quei napoletani che si concedevano le vacanze di natale sulla neve.
L'invio della cartolina illustrata dalla località visitata o l'acquisto della stessa come souvenir, non è una cosa nata dopo l'avvento della fotografia...... Preesisteva questa usanza con effettuare i gouache (letteralmente : guazzo) che venivano acquistati dagli autori. Erano veri e propri piccoli quadri (anche non tanto piccoli) che riproducevano scene di vita e paesaggi delle città e Napoli era uno dei principali soggetti. Oggi, questi gouaches d'epoca, hanno molto mercato, sono assai richiesti ed hanno alte quotazioni di mercato.
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