|  Sono in tanti a ritenere la loro una semplice amicizia ma da quando la BBC ha rivelata l'esistenza di un enorme carteggio tra papa Wojtyla con una donna, Anna Teresa Tymieniecka, filosofa americana di origini polacche morta nel 2014, si sono fatte le ipotesi piu' disparate,anche se, ad onor del vero, il curatore del documentario, Edward Stourton, ci ha tenuto a precisare che i due sarebbero stai piu' che amici, ma meno che amanti.
L’amicizia fra i due inizia nel 1973, quando la donna cerca il cardinale dagli Usa e poi gli fa visita a Cracovia e per una decina d’anni collabora con lui in vista dell’edizione definitiva di uno dei testi filosofici di Karol Wojtyla.
Da qui seguiranno incontri e numerose lettere anche durante il pontificato.
Anche History channel ha trattato l'argomento accennando ad uno scambio epistolare trentennale, portando alla luce a storia di un sentimento forte.
Attraverso l’accesso esclusivo al carteggio e a foto inedite, emerge un aspetto quasi totalmente sconosciuto della vita privata del Sommo Pontefice: un’amicizia nata per caso, nel 1973, che col passare degli anni si è fatta sempre più confidenziale, come è dimostrato dalle tantissime lettere scambiate, le diverse vacanze trascorse insieme in Polonia e negli USA, le visite compiute da Anna Teresa in Vaticano. Nelle oltre quattrocento lettere ritrovate, i due si confidano, esprimono i propri sentimenti, stati d’animo, riflessioni. “Come è il tuo Dio, Teresa?”, domanda Karol Wojtyla, non ancora eletto Papa. “Hai parlato di amore. È stato allora che ho taciuto. Non ho tentato di spiegare in che modo capisco l’amore e la presenza di Dio nell’amore. Penso di non averti detto abbastanza sul mio Dio. Forse lo farò, un giorno”. Che cosa rappresentava Anna Teresa Tymieniecka per il Papa? Che tipo di relazione lo legava alla donna la cui amicizia scrive di “avere accettato come un dono dal cielo”?
il documentario , attraverso, interviste di giornalisti ed amici della filosofa polacca, lascia qualche dubbio, dubbi sempre fugati dalla Chiesa che continua a ritenere il carteggio una cosa normale, considerando che da sempre Wojtyla ha intrattenuto rapporti epistolari con vecchi e nuovi amici, incluse donne. Come la psichiatra di Cracovia, Wanda Poltawska, a cui era legato da una profonda amicizia al punto di chiamarsi reciprocamente “fratello e sorella”, come lei stessa rivelava nel volume Diario di un’amicizia, pubblicato dopo la morte del Papa.
Qualcuno ritiene le prime lettere , quando Wojtyla era già arcivescovo di Cracovia, e risultano più “formali”; poi, con gli anni – l’ultima porta la data del 2005, pochi mesi prima della morte del Papa – sono divenute sempre più confidenziali. “Mia cara Teresa tu parli di essere separati, ma io non so trovare risposta a queste parole”, si legge ad esempio in una di queste carte.
O in quella del 1978, anno della sua elezione al soglio petrino, è scritto: “Ti scrivo dopo l’evento, in modo che la corrispondenza tra di noi possa continuare. Prometto che ricorderò tutto in questa nuova tappa del mio viaggio”. E ancora in una lettera del 1976, Wojtyla dice: “Già l’anno scorso stavo cercando una risposta a queste parole ‘io ti appartengo’, e finalmente, prima di lasciare la Polonia, ho trovato il modo, uno scapolare”, quale segno della “dimensione in cui ti accetto e ti sento dappertutto e in ogni genere di situazione, quando sei vicina e quando sei lontana”.
Frasi che se, mal interpretate, possono dare spazio a malizie e ambiguità.
Tutto questo, incluso il carteggio, erano noti al Vaticano, come riferito all’Ansa dal relatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, padre Daniel Ols. In tutte le biografie autorizzate su Giovanni Paolo II risulta esserci infatti il nome della Tymieniecka.
Da parte sua il Vicariato di Roma, invece, a ZENIT dichiara: “Tutto ciò che è previsto dal Diritto Canonico in materia è stato osservato scrupolosamente. Nel caso specifico, all’inizio del processo di beatificazione e canonizzazione di san Giovanni Paolo II tutti i possessori privati di scritti attribuiti al Servo di Dio sono stati invitati, attraverso un Editto e pubblicazioni varie, a trasmettere tali scritti al Tribunale competente, qualora non li avessero già recapitati alla Postulazione, e tutti quelli consegnati sono stati vagliati nel corso del processo”.Edited by Pulcinella291 - 4/5/2021, 18:30 |
