Vi faccio un po di premessa storica per farvi capire come si e' scelta la citta di spezia per costruire l arsenale e le restanti fortezze
Ci troviamo all'inizio del secolo XVII periodo tale in cui il territorio del golfo della spezia cominciò ad acquistare il ruolo di interesse militare che a tutt oggi riveste
Genova in quel periodo per contrapporsi alle mire espansionistiche spagnole, vedeva nella Spezia una base d'appoggio per raggiungere il centro Europa e a tal scopo mise a punto un progetto per ampliarnee la difesa del golfo dove già si trovavano i castelli di Lerici, Portovenere, Spezia e il forte di Santa Maria.
Con il decreto napoleonico del 1808 si dichiarava il Golfo porto militare e cosi Spezia divenne sede di Prefettura degli Appennini, ma il progetto napoleonico più che al sito della Spezia mirava al seno della Castagna, dove intendeva realizzare una città e un porto militare.
Nel 1815 la Liguria fu annessa al regno di Sardegna e Spezia divenne capoluogo di "intendenza del Levante". Ad essa erano soggetti i mandamenti di Levanto, Godano, Vezzano, Lerici e Sarzana che coprivano quasi tutta l’attuale provincia.
Nel 1823 si aprì la strada di collegamento fra Piemonte e Toscana che aggirò il colle dei Cappuccini. La città divenne sede del soggiorno dei reali piemontesi e con una legge fatta approvare dal Cavour nel luglio 1857, per il trasferimento della Marina nel golfo della Spezia si finanziò anche le opere a difesa dell’arsenale stesso. Nel 1860 il genio militare indicò La Spezia (non più quindi Le grazie) come sito idoneo all'arsenale stesso.
Inizia qui il periodo di espansione della città collegato alla costruzione dell'Arsenale.
L arsenale fu opera di Domenico Chiodo che porto' con sé anche un potenziamento dell'apparato difensivo collinare e, con esso, il sistema impositivo delle servitù militari. Nel 1889 venne costruita la cinta di sicurezza che ancora oggi si individua sulle colline poste a nord e ad oriente della città. Nello stesso periodo fu potenziato anche il sistema di difesa territoriale che, dal secolo XVII, aveva iniziato a proteggere il Golfo.
.
Nacquerò così il Forte Palmaria, sulla vetta dell’isola (1859-1861, conosciuto anche come "forte Cavour"), le Batterie della Castagna e del Varignano.
Nel decennio dal 1870 al 1880 vengono progettati i Forti del Muzzerone , del Pezzino Alto, le Batterie di Santa Teresa Alta e di Falconara, il Forte Canarbino, le Batterie dei Cappuccini e del Mulino a Vento.
A queste fortezze si aggiunsero: il forte di San Gerolamo, fra Cadimare e Marola (1606); la torre di sant'Andrea del Pezzino, fra il seno di Panigaglia e il seno delle Grazie (1606/1607); la torre di san Giovanni sullo scoglio della Scola; il forte dell' Ocapelata sul promontorio di Santa Teresa presso la bocca orientale del Golfo, dove, nel 1720, sarà costruito il lazzareto. Di fatto le tre sporgenze di Santa Maria, del Varignano e del Pezzino, contrapposte alla punta di Santa Teresa, formavano uno sbarramento formidabile per chi vo-lesse accedere al golfo, difeso dalla Spezia, con il castello di San Giorgio. Tale sistema fu ancora potenziato nel secolo XVII, quando vennero costruite una batteria sotto la seicentesca torre del Pezzino e sotto il forte di santa Teresa, in modo che potessero incrociare quelle del forte dirimpettaio di santa Maria, impedendo l'accesso delle navi alle acque interne.
Oggi, quella linea, si materializza nella la scogliera della diga foranea costruita sul finire dell'800 per consentire al golfo di accogliere i vascelli. Ciò accadeva già dal secolo XVI quando la flotta francese (1533,1538) e la flotta imperiale spagnola (1541) vi trovarono riparo. L'interesse di forti-ficare la piazzaforte della Spezia continuò nel 1794 (costruzione della batteria di san Bartolomeo, di Maralunga, di san Pietro e san Francesco a Portovenere, di Pozzale e Scola alla Palmaria) nel 1798 (fu costruita la nuova batteria dei Cappuccini, sul promontorio che divide la Spezia dalla piana di Migliarina).
Le opere minori poi, a corredo infrastrutturale di queste principali e per la connessione tra esse, fanno del golfo spezzino una realtà quasi unica in europa per densita di opere militari
Oggi vi parlo della palmaria isola dove trascorro 3 mesi estivi all anno in quanto vi e' lo stabilimento balneare per noi facenti parte della Marina Militare
L altro giorno facendo una passeggiata ci siamo trovati a visitare la torre corazzata Umberto I erroneamente chiamata fortezza della palmaria ..le hanno cambiato il nome ma non si
La Batteria Umberto I sull'isola Palmaria fu realizzata su progetto del Direttore delle Fortificazioni della Marina Militare, Tenente Colonnello Ferdinando Spegazzini tra 1887 ed il 1889. Il tessuto murario del complesso architettonico E' Caratterizzato dall'impiego massiccio della pietra in calcare nero di ottima qualità ampiamente disponibile nelle cave dell'Isola, lavorata con straordinaria accuratezza da cui derivano aspetti espressivi di notevole eleganza.
Oggi la batteria è stata completamente ristrutturata mantenendo la qualità architettonica primitiva, ma attenuando l'aspetto militare per lasciare spazio ad aspetti funzionali ed estetici. Ospita il Laboratorio di Ecologia Marina ed il Centro Ricerche diArcheologia Subacquea ed è polo di attività artistiche e culturali. La Fortezza è stata restaurata con finanziamenti europei a cura della Provincia della Spezia, inizialmente gestita dalla Fondazione MareNostrum, oggi è parte del Circuito dei Beni Culturali del Comune di Portovenere.
La torre corazzata Umberto I
Una torre corazzata girevole avrebbe potuto difendere il golfo della Spezia senza subire il tiro d'infilata nemico.
Per armarla furono ordinati alla Krupp di Essen due cannoni a retrocarica
La cupola corazzata fu realizzata dalla Gruson-Werke di Magdeburg: composta da elementi di ghisa indurita,fusi separatamente ed assemblati sul posto, pesava circa 1.40o t ed e' qui che e' nata la ghisa indurita
L’affusto dei cannoni e tutti gli apparati idraulici necessari al funzionamento della torre vennero invece forniti dalla britannica Armstrong.La stessa che aveva progettato il meccanismo del ponte a londra il Tower bridge e questo l ho scoperto ora visitando la Torre in palmaria mi e' venuto in mente quello che la guida a londra ci disse che in italia in una isola avevano usato lo stesso ingegno che gli inglesi avevano usato per progettare il ponte e sono gli unici due progetti esistenti al mondo La punta dell'isola fu scavata in modo che la struttura muraria, che si estende per circa 3.000 mq, non emergesse dal profilo della costa restando protetta dall'offesa nemica alla quale era esposto solo il profilo basso e sfuggente della cupola. Iniziata nel 1886, la batteria fu operativa nel 1889.
La torre ruotava su 360° con un settore di tiro orizzontale utile di 270° (da punta Mariella a Porto Venere) ed uno verticale da +13° a -5° e poteva sparare un colpo ogni cinque minuti.
La rotazione della torre, il caricamento e il puntamento dei cannoni avvenivano idraulicamente: l'acqua era contenuta in due accumulatori riempiti e messi in pressione da pompe a vapore alimentate da quattro caldaie; in caso di necessità le manovre potevano essere effettuate anche con pompe a mano azionate da 16 uomini; un condensatore ad acqua di mare recuperava il vapore esausto ritrasformandolo in acqua distillata.
La Torre è un edificio imponente, massiccio, compatto. L’unica variante sono dei doccioni (gli scarichi della grondaia) zoomorfi in metallo che testimoniano dell’eclettismo del progettista di cui si ignora l'identità. Altre condutture convogliavano in cisterne le acque piovane per alimentare la caldaie che muovevano la cupola. Per meglio sopportare la temperatura elevatissima dell'interno, era stato predisposto un accuratissimo sistema di aerazione per mezzo di condotti che percorrono in verticale la struttura fino alla sommità.
Nonostante si usassero come mano d’opera dei detenuti, i costi di costruzione raggiunsero una cifra spropositata che non fu affatto giustificata dall'uso. Presto chiusa, la torre fu utilizzata in parte nella prima guerra mondiale, usata per mettervi gli antifascisti della Riviera, dopo il 1945 i cannoni furono smantellati. Adibita negli anni '50 a carcere militare vi ci portarono ai lavori forzati coloro che avevao perpretato reati gravi e ai quali venne poi dedicata la strada dei condannati costretti a salire su per la montagna con annessi due palle di acciaio attaccate ai piedi..... questa strada l ho percorsa nei giorni scorsi fatta come camminata e potete vedere le foto , venne abbandonata a incuria e degrado da cui la recuperò una bella iniziativa di Provincia e Comune di Porto Venere che ne fecero un pregevole monumento ricco di speranze e progetti che fino ad ora non si sono però compiutamente realizzati. Ma speriamo in un futuro diverso perché il monumento lo merita
sotterranei di 7 km lunghi che portano al mareESTERNO DELLA TORRE IN SUPERFICIE
PRIGIONE
ESEMPIO DI MACCHINARIO USATO ALL EPOCA DAI PALOMBARI
TESTIMONIANZA DELLE BOCCHETTE PER EVITARE SCINTILLE NEI LOCALI DOVE VENIVA DEPOSITATA LA POLVERE DA SPARO
CHI MI TRASPORTA IN QUESTI STUDI STORICI
LA STRADA DEI CONDANNATI DA ME PERCORSA VI ASSICURO PESANTE
UNO SPETTACOLO PER POCHI AVVENTURIERI
Edited by aurora663 - 14/1/2018, 03:47