Le stronzate di Pulcinella

La valle del Giovenco:una bellezza quasi spopolata

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view post Posted on 29/9/2016, 10:38
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Pulcinella291 Forum

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La Valle del Giovenco è un'area abruzzese di circa 405 km² situata nella Marsica, in provincia dell'Aquila.La valle prende il nome dal fiume Giovenco la cui sorgente si trova sul monte Pietra Gentile, ad un'altitudine di 1250 metri slm nel territorio del parco nazionale d'Abruzzo, Molise e Lazio.
Questo peculiare angolo di natura, caratterizzato dall'intervento millenario dell'uomo con attività agro-silvo-pastorali, rischia di andare perduto a causa della spopolamento e dell'esodo patologico protrattosi per tutto lo scorso secolo.
Questo territorio cuscinetto tra le 2 delle realtà naturalistiche abruzzesi, è attraversato dal fiume Giovenco, con acque di I Categoria tra le più pregiate della regione, ammantato da una vegetazione magnifica nell'alto corso del fiume, con boschi di faggio e querce, popolati da animali selvatici unici, come l'orso Bruno marsicano ed il Camoscio d'Abruzzo .
L'aria incontaminata, le acque pulite, una terra non maltrattata da impatti antropici pesanti, i caratteristici borghi medioevali scampati alla distruzione del terremoto e del II conflitto mondiale, ne fanno un paesaggio agrario che sa di antico, dove l'agricoltura industrializzata ha fatto, solo, capolino, senza stravolgere le pratiche agronomiche e le tecniche colturali tradizionali.
Anche la popolazione è singolare, provenendo da una serie di migrazioni di genti balcaniche, avvenuta a più riprese, in epoca rinascimentale che, ne caratterizzano usi, costumi, religiosità e tradizioni etnico-culturali.
I Comuni principali della valle sono :
Pescina , un paese di circa cinquemila abitanti, che sorge a nord - est del prosciugato lago del Fucino, a 750 metri dal livello del mare.Elevato a città con Decreto del presidente della Repubblica nel 2001[A 1], fa parte del club dei Borghi autentici d'Italia

Abitato fin dai tempi remotissimi della preistoria (numerosi i ritrovamenti), ha vissuto tutte le fasi della storia, subendo varie dominazioni, da quella dei Romani a quella dei Borboni; grandi rivolgimenti fisici e climatici, dal lago del Fucino alla pianura del Fucino; rivolgimenti sociali, da Fucino feudo dei Torlonia a Fucino assegnato ai contadini con la riforma agraria del 1951 - '52 ; mutamenti economici, da paese prettamente agricolo a paese in cui predomina il settore terziario.
Una volta sede della Diocesi dei Marsi, di un seminario e del monastero delle Clarisse, Pescina s'imponeva per importanza a tutti gli altri paesi della Marsica.
Oggi si impone per i suoi aspetti culturali e per il prestigio che gli deriva da nomi illustri della storia, dell'arte e della letteratura.

La parte più suggestiva è costituita dal centro storico dove, in un ambiente medievale, è riunito un complesso che comprende attualmente la chiesa di Sant'Antonio, già Chiesa dell'Annunziata e successivamente di San Francesco(si dice che nel 1225 il Santo abbia soggiornato per quattro mesi in Pescina ) e il teatro San Francesco, una volta monastero, più tardi carceri, dopo il terremoto abitazione civile, oggi maestosa struttura restaurata, in cui si trovano il Teatro e la Sala Conferenze, che ospita il Premio Internazionale Ignazio Silone, giunto alla sua XIV Edizione.
Possiamo dire che tutto il suggestivo centro storico è caratterizzato da edifici e monumenti di pregio,

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All’imbocco della Valle del Giovenco, tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, di cui è una delle principali porte d’accesso, e il Parco Regionale Sirente-Velino, il piccolo centro della Marsica è dominato dai resti del castello medievale Piccolomini, che con l’imponente torre, ancora ben conservata, domina sulla zona. Qui sono ancora visibili resti di antiche mura ciclopiche che fanno pensare alla presenza dell’uomo sin dalla preistoria.
In un suggestivo scenario montano, il fiume Giovenco bagna il paese che, da nord, appare selvaggio, aspro, roccioso, a strapiombo sul corso d’acqua e imponente nella loggetta, resto dell’antica casa di Mazzarino e delle due torri, quella del castello medievale e quella del campanile di San Berardo. A valle si distende dolcemente, biforcandosi dalla piazza in due lunghe strade ai cui fianchi si innalzano diversi caseggiati. Passeggiando in questa cittadina, si rintraccia un’eredità del passato che arricchisce il visitatore, infondendo cultura e spiritualità.

Ortona dei Marsi

E'comune di 548 abitanti che sorge su un'altura della valle del Giovenco a quota 1003 metri slm, mentre le vette delle montagne che lo circondano arrivano fino a 1800 metri di altitudine.
Nel territorio di Ortona, tra le frazioni di Cesoli e Rivoli sarebbe collocata l'antica fortezza marsa di Milonia (detta anche Milionia). Qui si rifugiarono i Sanniti, alleati dei Marsi, durante la Terza guerra sannitica. I romani guidati da Lucio Postumio e Marco Atilio Regolo riuscirono ad espugnarare la città

Nell'area di Ortona ebbe origine la Gens Poppedia, il cui esponente più importante fu Quinto Poppedio Silone, comandante degli italici nella Guerra sociale (91-88 a.C.).


BISEGNA

E' situato a 1210 metri di altitudine, è raggiungibile con la strada provinciale n.17 che lo collega con Pescina e Pescasseroli. Insieme alla frazione di S.Sebastiano conta circa 400 abitanti. Il territorio comunale è compreso nei confini del Parco Nazionale d'Abruzzo, è presente un ufficio di zona del Parco e sui pendii della montagna sovrastante il paese è stata realizzata "l'Area Faunistica del Camoscio.
Il paese di Bisegna, di antichissime origini, è posto su uno sperone roccioso all'inizio della Valle del Giovenco, dove il fiume omonimo ha le sue sorgenti, in posizione strategica per l'osservazione ed il controllo della valle, che da sempre ha rappresentato una delle più importanti vie di penetrazione verso la Marsica interna .
Il Vicus più importante, che sostanzialmente dette origine al paese, è quello situato in località Bisegna Vecchia. In tale località, posta poco al di sotto dell'attuale insediamento, lungo la strada che conduce al fondovalle, il terreno presenta diversi terrazzamenti su cui sono visibili resti di muri realizzati con pietre poste a secco e dove sono stati ritrovati numerosi frammenti di terracotta (tegoloni, mattoni, ceramica dipinta e non) ,che confermano l'esistenza di un villaggio, Vicus, che si è protratta fino all'epoca dell'incastellamento
 
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