Le stronzate di Pulcinella

Ricordi napoletani flash

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view post Posted on 26/10/2016, 15:48
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L'evoluzione, il progresso, hanno creato dei cambiamenti, ma anche il sentire nuove esigenze hanno determinato delle variazioni notevoli nella nostra città e nella nostra vita. Mi piace ricordarne alcune come tanti piccoli aneddoti.

Salita magnacavallo via Francesco Girardi, la strada che da via Toledo, dov'è l'uscita di sicurezza dell'ex Rinascente, sale al cosro V.E. intersecandosi con via Pasquale Scura, passando davanti l'ex ospedale militare, si chiama ancora cosi in vernacolo perchè, essendo molto, molto ripida faceva stramazzare i cavalli meno robusti.

Parcheggi : in vua Guglielmo Sanfelice ed al corso Umberto I si parcheggiavano le auto al centro delle larghe carreggiate, a spina di pesce, fino al 1959-60, di certo il traffico automobilistico privato era assai ridotto.
Al centro c'errano due grossi parcheggi fino alla fine del secolo scorso, uno a piazza Plebiscito, dove c'era anche lo stazionamento degli autobus urbani e l'altro a piazza Trieste e Trento (S.Ferdinando) di fianco al S.Carlo.
Anche piazza Garibaldi era un immenso parcheggio all'aperto prima dell'avvento della nuova metropolitana.

Il tratto di lungomare che da piazza Vittoria va verso il porto da tantissimo tempo è dedicato a Partenope, ma noi napoletani continuiamo a chiamarla, come il primo tratto da Mergellina alla Vittoria : via Caracciolo. Fino agli inizi anni 70 era una strada a doppio senso e c'erano allocati numerosi bar (Vittoria, Rosso & Nero, Caflish, Gabbiano) con tavolini sul marciapiedi ed erano sempre frequentati dai numerosi commerciamti d'automobili, assai numerosi in zona, pronti a concludere l'affare davanti ad una tazzina di caffè, od altro.

Tante strade, anche nel centro di Napoli, sono nate nei primissimi anni 50', adesempio via Michelangelo Schipa, strada che dal 'vecchio' ospedale Loreto congiunge il corso V.E. fu edificata in quell'epoca. Anche via Petrarca è nata negli anni 50'.

All'incirca nel 1964 condussi mia nonna a fare una passeggiata in autosalendo da Agnano a Cappella dei Cangiani, passando per quella che oggi viene definita 'zona ospedaliera' (il nuovo Policlinico era in embrione) e si stava 'allargando' il Vomero 'alto' neo costruito... Mua nonna rimase impressionata di come si era 'allargata' Napoli, cominciando sa Fuorigrotta, era cpminciata, inarrestabile, l'urbanizzazione, oggi assistiamo al fenomeno inverso e si vanno intensamente popolando i centri vicini.

Piazza Giovanni Leone, dov'era la vecchia Pretura era anche lo stazionamento delle tranvie provinciali di Napoli. Erano dei tram molto potenti e robusti, infatti ogni motrice trainava dei vagoni a rimorchio, fino a 3. Erano di colore marrone scuro, un pò come i vagini delle F.S., ma molti vagoni non avevano vetri ai finestrini, solo delle robuste tendine e quando pioveva... Man mano, con gli anni, le tranvie sono state sostituite con mezzi gommati, sia filobus che autobus.

Chiudo qui, nostrandovi alcune foto di come erano le tranvie provinciali di Napoli







 
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