Le stronzate di Pulcinella

Pietro Maiellaro:un talento a metà

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view post Posted on 27/10/2016, 10:37
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Pietro Maiellaro nasce in Puglia, a Candela (FG) il 29 settembre del 1963 ed inizia a giocare a calcio nelle giovanili del Lucera, formazione pugliese dei campionati dilettantistici e si afferma come centrocampista offensivo dotato di ottima tecnica, esordisce in prima squadra nel 1980 realizzando anche 9 reti nel primo campionato di serie D, prestazioni che garantiscono alla formazione biancoazzurra la salvezza. Maiellaro si afferma come uno dei migliori numeri 10 del campionato, non ha nemmeno vent’anni e su di lui si posano gli occhi di diversi osservatori di squadre di categoria superiore, in particolar modo l’Avellino che milita in serie A, lo acquista e lo presta al Varese in serie B dove Maiellaro non gioca titolare ma riesce a farsi notare nelle presenze accumulate nel campionato cadetto, tanto che a fine stagione l’Avellino decide di non mandarlo a giocare altrove e lo tiene nell’organico che affronterà la serie A, ma Maiellaro è troppo giovane per strappare consensi anche in serie A, così torna in B e gioca un anno col Palermo prima del passaggio a Taranto, città nella quale il talentuoso centrocampista pugliese lascerà il cuore. Taranto accoglie Maiellaro con entusiasmo, il ragazzo ha fame e talento, la tifoseria tarantina è appassionato. Fara' benissimo , si fara' notare per i suoi dribbling, gli assist e i gol.
Ancora meglio fara' a Bari dove si trasferisce nel 1986. Quattro stagioni e tanti gol, diventando l'idolo della folla barese.
Il suo indiscutibile estro lo porta a giocare anche nella Fiorentina dove viene acquistato per 4,5 miliardi. Segnerà 4 gol in 25 partite.
Con i viola gioca solo per una stagione, chiudendo nel 1992 la sua avventura nella massima serie.

Durante l'estate del 1992 effettua il ritiro con l'ambiziosa Ternana, neopromossa in B; ben presto sarà però costretto a lasciare il ritiro, insieme ad altri giocatori del calibro di Sandro Tovalieri e Giuseppe Taglialatela, a causa di una crisi finanziaria della società umbra che non poté più permettersi i suddetti acquisti.
Si accorda quindi con il Venezia con cui gioca una stagione in Serie B. L'anno successivo lo ingaggia il Cosenza con cui firma 7 reti in 31 incontri tra i cadetti (memorabile un gol segnato alla Fiorentina dopo aver scartato mezza squadra avversaria). L'anno dopo cambia ancora casacca, ma mantiene sempre la categoria: gioca infatti con il Palermo dove realizza 9 gol in 30 partite. Segue poi la parentesi straniera che lo porterà a giocare in Messico, nel UANL Tigres. Al ritorno in Italia lo ingaggia il Benevento (che milita in Serie C2), per poi passare al Campobasso nei dilettanti dove chiude la sua carriera da calciatore e contemporaneamente si avvia a quella di allenatore ma con poco successo.




Edited by Pulcinella291 - 28/9/2023, 12:46
 
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