costanza pocechini |
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| SE FOSSE SOLO UN AFORISMA
Quando si fa buio fra amici, che si illuminavano, non cercare strade... non ci sono mai state.
Ionesco tergiversa: “Però il cadavere in qualche modo "vive ": gli crescono le unghie e la barba, ha gli occhi aperti che "brillano nel buio come fanali, e la moglie li va a chiudere. Ma non solo gli crescono le unghie, anche il corpo si allunga un tanto al giorno facendo tremare la casa.”
Io mi impunto: Ho buttato là un tema, l’Amicizia prima dell’Amore… e… d’accordo, non lo sono ma dico che sono d’accordo.
M’indosso: sono “La Cantatrice calva” "il soffitto è in alto, il pavimento in basso", "i giorni della settimana sono sette", “un medico coscienzioso dovrebbe morire insieme con il malato, se non possono guarire assieme”.
- E’ tutto ciò assurdo! - Assurdo è tutto ciò? - Ciò è assurdo! - E’ l’assurdo? - Eh!
Crepa quel colle se non scrolla la pioggia, sembrano piume rigonfie le nuvole, ma sono pregne di sale, di sfiati ovini, imbecilli meningi m’aggravano le spalle e volevo solo Amicizia,
da quale parte l’assurdo ha il péne e io dove ho perso il pudore, dove stanno gli addobbi di Natale, ah… non servono più, l’abete di plastica non mi piace.
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(N.d.A.: il virgolettato è tratto da testi teatrali di E. Ionesco)
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