Le stronzate di Pulcinella

Puttanesimo e rinascimento

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view post Posted on 25/6/2017, 11:20
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Pulcinella291 Forum

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Quando si accenna alla “professione più antica del mondo” tutti capiscono che si sta riferendo alla prostituzione.
Le prostitute nei lupanari dell’antica Roma, le etere, libere e ricche, ad Atene (ma solo per gli aristocratici, il popolo si dedicava alle pornai chiuse nei bordelli) e poi via via, si arriva fino alla naditu babilonese. Le condizioni di vita e di interpretazione morale variano di epoca in epoca: in Grecia andare nei bordelli era cosa buona e giusta, e così a Roma.
Ma nel Medio Evo, a parte le prostitute di strada che vivevano in condizioni e abitazioni squallide emerse anche la cortigiana , la cosiddetta "puttana di lusso". Per differenziarle dalle prime, venivano chiamate anche ‘’cortigiane oneste’’. Erano molto diverse dalle prostitute da strada, in quanto dotate di una cultura in grado di avvicinarle a personaggi molto influenti e facoltosi, disposti per loro a pagare cifre elevatissime. Buona parte della loro giovinezza era così dedicata all’istruzione e all’insegnamento delle buone maniere, fondamentali per la futura scalata sociale.
Erano, insomma, le dame di corte che vivevano appunto a palazzo accanto ai regnanti o a ricchi titolati.
Esse, spesso, si servivano della loro avvenenza per ammaliare uomini importanti e utilizzarne, a proprio vantaggio, il potere.
La loro vita era molto variegata, per molte di esse la giornata trascorreva tra frivolezze e piaceri. La maggiore libertà che le veniva concessa era quella di praticare vita sociale, di dedicarsi alla lettura e alle discussioni nei salotti, di frequentare teatri e sale da ballo. Il teatro soprattutto era luogo di cultura ma è anche l’ambiente mondano per eccellenza, dove fare sfoggio non solo della propria bellezza ma anche del lusso. Alle dame piaceva ricoprirsi di drappi ricamati d’oro e d’argento, di pellicce e di costosi gioielli.
Il compito della dama di palazzo, però, non era semplice. La sua era una vita fatta di finzione, intenta nel suo ruolo di assecondare l’uomo e nella funzione principale di intrattenere gli ospiti a palazzo.
Doveva mostrarsi, quindi, docile, ma non troppo, pudica, prudente e umana, arguta e, quando l’uomo le parlava, doveva ascoltarlo con un po’ di rossore e vergogna. In altre parole :un'attrice.
Essendo le corti un ambiente raffinato, la cortigiana, coltivando gli studi, doveva fare sfoggio di cultura e saper intrattenere gli ospiti con gli argomenti piu' disparati.
Era un giudizio di merito sulla capacità di una cortigiana di rendersi gradevole in società grazie alla sua avvenenza, alla sua cultura, alle sue buone maniere.
Come non ricordare qui alcune di loro:

Tullia D'Aragona
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Figlia della cortigiana ferrarese Giulia Campana (diceva di essere figlia di Luigi d'Aragona, nipote del re Alfonso II di Napoli), trascorse la sua prima giovinezza tra Firenze e Siena, ricevendo un'educazione raffinata e colta. In seguito la madre, intuendone le qualità artistico-letterarie, la riportò a Roma. Visse anche, e per un lungo periodo, a Ferrara.
Fu anche a Firenze nella casa dei medici. Di lei si ricordano numerose raccolte poetiche.

Veronica Franco
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una celebre cortigiana di origine borghese del ‘500, famosa per i suoi sonetti e le sue poesie .

Gaspara Stampa
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che in laguna venne accolta dalla raffinata ed istruita società veneziana; al suo interno condusse una vita elegante e spregiudicata, segnalandosi per la sua bellezza e per le sue qualità. Fu difatti cantante e suonatrice di liuto, oltre che poetessa.


Edited by Pulcinella291 - 2/12/2019, 19:40
 
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