Siccome di questo brano, nato per violino, sembra più conosciuta la versione per piano, volevo ricordarne il vero autore, che spesso viene ignorato. E credo sia una cosa normale che la versione per pianoforte sia stata fatta da Listz, in fondo molto simile al compositore originario.
Il concerto per violino e orchestra n. 2 in si minore (op. 7, MS 48) è stato composto da Niccolò Paganini nel 1826.
In questa composizione Paganini frena il virtuosismo a favore di una maggiore individualità nello stile melodico. Il concerto si articola in tre movimenti:
Allegro maestoso Adagio Rondo à la clochette Il secondo movimento di questo concerto è ispirato al movimento lento del Concerto n. 24 in si minore di Giovan Battista Viotti composto una trentina d'anni prima: in particolare esso inizia con un breve solo dei corni, in maniera quasi identica al concerto del compositore piemontese.
Il terzo movimento del concerto è conosciuto come "La Campanella", a causa della presenza di una campanella, prescritta dall'autore per presagire le ricorrenze del tema nel rondò. Il suono della campana è imitato dall'orchestra e, in alcuni passaggi, dal solista (con l'uso di armonici artificiali). Tale movimento è stato ripreso successivamente da altri compositori, come Franz Liszt (nel suo Étude S. 140 n. 3 "La campanella") e Johann Strauss padre (nel suo Walzer à la Paganini Op. 11).