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| Lettera al cervello
Caro motore di ricerca questa mia non è un elogio anzi ti devo ridurre a poltiglia. Quindi è inutile che ti senti offeso perché ti ho chiamato motore di ricerca. Il peggio deve ancora venire. Potresti spaziare tra una miriade di cose belle e invece no sei monotono, sterile e patetico. Sei intelligente come una rana in un fosso che non salta pur avendone la possibilità. Tu non sei di ultima generazione, sei alquanto datato, mi spieghi allora questo completamento automatico dove l'hai preso? Non è che mi dispiaccia intendiamoci ma usi sempre le stesse parole, aggiorna, modernizza anche il vocabolario! Siamo ad oggi se non te ne sei accorto, ieri non c'è più. Vorrei la smettessi di rimuginare, di analizzare, di rosicare le tue sinapsi che sono stanche di andare all'indietro come i gamberi. Caro cervello non so se c'è la farai a passare oltre, eppure sei napoletano dovresti conoscere quella canzone che fa: chi ha avuto, avuto, avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammece 'o passato simme' e Napule paisà.
Allora? Posso contare su di te?
Dai sforzati anche se sei rimbambito ce la puoi fare.
Spero di sì anche perché così facendo ti stai dimenticando di campare, sembri un viaggiatore che nonostante stia seduto accanto al finestrino del treno guarda lo schienale del passeggero seduto avanti. Che miseria! Guarda fuori non sei cieco e hai un bel finestrino.
Ciao cretino.
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